Sto provando in questi giorni, da casa mia a Milano, un "tuner" Sony XDR-F1HD, quello con la media frequenza filtrata digitalmente. Un lettore di RP ricercatore in fisica dello stato solido e molto interessato ai componenti avanzati ha letto giorni fa il mio post su questo ricevitore AM/FM/HD sviluppato da Sony America con chipset NXP e mi ha proposto un acquisto congiunto, in modo da poter provare l'apparecchio in due condizioni d'ascolto diverse (due grandi città in ogni caso) e magari cercare di capire meglio come è fatto dentro. Questo ricevitore sta raccogliendo pareri entusiastici tra gli appassionati di FM DX grazie ai suoi filtri DSP applicati alla demodulazione dei segnali analogici.
Ho trovato su eBay un commerciante americano che non si spaventa all'idea incollare sul pacco un'etichetta con su scritto "Milan, Italy" (per le radioline cinesi bloccate dalla nostra dogana per assenza di marchio CE ormai mi sono rassegnato a utilizzare i miei contatti di lavoro in Svizzera, vi saprò dire come è andata) e ho quindi ordinato il Sony XDR- F1HD per un totale di 102 euro, spese di spedizione incluse. In meno di dieci giorni mi è arrivato un pacchetto molto ben confezionato che ho sdoganato pagando al postino "soli" 32 euro in più. Vi chiederete se questo ricevitore, rigorosamente Made in China, rechi il fatidico marchio di conformità con le severe normative europee. La risposta è no. In pratica stessa provenienza dei Degen, stessa mancanza di marchio, ma in dogana non hanno battuto ciglio. Due pesi e due misure.
In attesa di reinstradare il tuner Sony verso il mio socio dell'estemporaneo microgruppo di acquisto (se vi fidate posso coordinarne altri, fatevi vivi), in questi giorni mi sono divertito a giocarci un poco. Prove come sempre di poche pretese, non sono bravo come gli autentici cultori dell'hands on e non ho gli strumenti e le competenze tecniche per delle misure di laboratorio. Per la prova ho utilizzato il dipolo filare fornito col Sony, che ho reso orientabile con una listella di legno, e come confronto lo messo accanto al tuner di casa, un vecchio Kenwood con RDS di qualità non eccelsa ma direi sufficiente per i miei scopi (essenzialmente ascoltare Radio 3 e Auditorium a Milano)
Il tuner Sony HD è uno scatolotto di plastica nera robusto ma abbastanza elegante e "salottiero" ed è delle dimensioni giuste per essere utilizzato insieme al computer portatile. L'unica uscita è la line out, niente finale amplificato, niente presa cuffia. Basta però un cavetto per farlo entrare nell'ampli di casa o nel MacBook (che ho utilizzato per le registrazioni). Niente manopole ma una fila di pulsantini per la regolazione della frequenza, della banda da selezionare, dello scanning. Tutto sommato una buona ergonomia.
Il vero difetto è che è una radio troppo americana. I passi di sintonia sono di 100 kHz e vi assicuro che con i filtri DSP che ha il Sony, 100 kHz non sono abbastanza fini qui in Italia, dove per sfuggire alle interferenze i trasmettitori vengono sintonizzati su frequenze tutt'altro che europee (ma si può?). Altro difetto non indifferente, niente alimentazione a batteria, perché dopotutto si tratta di un tuner "companion", ci vuole qualcosa per amplificarlo. In compenso la spina americana necessita di un riduttore da 220 a 110 volts. Ho dovuto acquistare anche quello e per la fretta mi sono dovuto anche qui rassegnare a un trasformatore di alta qualità (intorno ai 20 euro), anche perché quello da pochi euro che avevo è qui in ufficio attaccato alla GE SuperRadio analogica che mi serve anche lei per Auditorium. Il trasformatore a 110 eroga fino a 100 Watt e non mi sono pentito perché il Sony ha un discreto assorbimento a giudicare dal calore prodotto (comunque non eccessivo). Il Sony visualizza le informazioni RDS ma non è un fulmine di guerra nel decodificare quelle dei segnali deboli e disturbati. Dispone di soli 20 canali di memoria e viene fornito con telecomando, antennino loop per AM (passi di 10 kHz, inutilizzabili o quasi a meno di improbabili modifiche del software).
Come funziona? Diciamo subito che il confronto sul canale di Auditorium (102.2) il confronto Sony Kenwood è vinto da quest'ultimo, la musica suona sicuramente meglio, più ricca di toni alti e bassi, con un timbro decisamente più orchestrale e meno ovattato. Va detto che a casa ho una buona ricezione dei 102.2 senza troppi splatter.
Le cose cambiano quando si tratta di sintonizzare le frequenze prossime alle powerhouse più potenti, che a Milano, vi assicuro, SONO potenti. Il filtro digitale del Sony si adatta molto meglio. Tra i tanti esempi possibili ho preso quello dei 93 MHz dove a Milano con qualche difficoltà con il Degen 1103 e i filtri a 53 kHz riuscito a sintonizzare il canale svizzero tedesco ritrasmesso da Castel San Pietro. Utilizzando sul Kenwood e sul Sony la stessa antenna, potete sentire i due risultati. Nel primo file (Kenwood), parto da 93.1, mi sintonizzo su 93 (dove si sentono solo splatter), mi sposto poi su 92.9 e ritorno sui 93. Con il Sony faccio lo stesso per registrare il secondo file, ma arrivato su 93, anche se con parecchia distorsione, DSR1 si sente benino (non tanto da far scattare l'RDS). Per registrare il terzo file ho posizionato meglio l'antenna e DSR1 è ancora più convincente (ma sempre senza RDS).
Non mi sembra un ricevitore in grado di affrontare l'etere italiano, troppo irregolare nelle sue anarchiche frequenze non standard. Ma sicuramente mi piacerebbe metterlo alla prova con una antenna FM come si deve e in condizioni di tropo o e-sporadico estivo, su canali distanti e intervallati a 100 kHz. Sensibilità dell'RDS a parte, l'XDR-F1HD sembra anche piuttosto sensibile. Il sound delle onde medie (i 900 li ho potuti sintonizzare ovviamente) è discreto. Non ho avuto ovviamente modo di provare la ricezione HD Radio.
Il funzionamento dei filtri DSP mi sembra dimostrare che l'approccio alla qualità del segnale focalizzato sul lato client (cioè sulla componentisitica di qualità e il trattamento digitale delle medie frequenze) piuttosto che sul lato server (modulazioni digitali) può dare risultati molto significativi. I chipset NPX sono evidentemente disponibili in volumi sufficienti e garantiscono margini di costo interessanti per i costruttori (a meno di non pensare che Sony lavori in perdita per generare consensi). Davvero interessante, questo tuner ibrido analogico-digitale. Chissà se un giorno ne vedremo una versione con DAB+, T-DMB e DRM+...
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