01 maggio 2007

The voice of the Voice of Peace

Abie Nathan, pacifista israeliano diventato famoso con la sua stazione pirata offshore, Voice of Peace, ha compiuto 80 anni e la stazione israeliana 100FM gli ha dedicato una trasmissione speciale rievocativa. Voice of Peace ha vissuto una storia fantastica, quella di una stazione illegale che si batteva, a colpi di musica, per la pace tra Israele e Palestina. Nathan era un personaggio sopra le righe, abituato ai colpi mediatici e alle polemiche interne. Voice of Peace venne acquistata a New York e ancorata al largo di Tel Aviv nel 1973; la stazione operò, per vent'anni, tra alterne vicende, mandati d'arresto per l'armatore, comparsate dei DJ pirati di Caroline , accuse di tradimento (Nathan si incontrava con Arafat quando la cosa poteva comportare un processo per complicità col terrorismo). La frequenza originale di VOP, 1540 kHz, era davvero proibitiva da noi, infatti non ricordo se fossi mai riuscita a sentirla. Ma a un certo punto Voice of Peace trasmise via satellite e su onde corte, ovviamente nei 48 metri. Una vicenda incredibile, che intreccia i turbolenti scenari del Medio Oriente con la storia della radiofonia pirata europea.
Purtroppo ho letto troppo tardi la notizia apparsa su Offshore Radio Guide e cosi ho perso il link alla diretta di 100FM. Sul sito della radio si trova un link a un archivio di Voice of Peace, ma non sono riuscito ad ascoltare i file. Offshore Guide pubblica una dettagliata pagina con una cronistoria dell'emittente pirata ma per avere qualche dettaglio in più bisogna scavare nell'Internet Archive, dove fortunatamente è ancora custodita la voce su Voice of Peace dai CD-ROM della Encyclpedia of Offshore Radio di Jim Parkes.
Ho trovato anche un link a un sito che potrebbe essere di Abie Nathan e comunque contiene numerose fotografie di una mostra di pittura che evidentemente lo riguarda. Ho chiesto anche ad Andrea Fiano, mio caro amico giornalista a New York, di mandarmi qualche suo ricordo personale degli anni in cui studiava a Gerusalemme. Spero che mi accontenti, mi ha già detto che alla fine degli anni Settanta chi abitava in Israele non poteva non conoscere Abie Nathan.

2 commenti:

arial ha detto...

spero di non averti creato problemi,ma ho segnalato questa notizia qui :http://oknotizie.alice.it/all

E' così raro trovare una buona notizia che aiuti a costruire ponti che vorrei riportarla anche sul mio blog..naturalmente citando il tuo

Andrea Lawendel ha detto...

Non c'è neanche bisogno di chiederlo, il logo Creative Commons parla chiaro. Su Abe Nathan suggerisco qualche link di approfondimento, a partire da Soundscapes.info, che pubblica ampli stralci del libro curato da Hans Knot per un editore olandese. Per una serie davvero straordinaria di ricordi su Voice of Peace:
http://www.icce.rug.nl/~soundscapes/DATABASES/VOP/vop_all.shtml

Lo stesso testo della lunga biografia di Abe, ebreo persiano (ma il padre era yemenita) che combatté come pilota bombardiere nella guerra di Indipendenza di Israele del 1948, con molte foto e soprattutto un lungo spezzone audio in cui Abe in persona racconta in inglese la storia della sua emittente:
http://www.offshore-radio.de/HansKnot/abenathan.htm

Per ulteriori notizie sul libro di Hans Knot:
http://www.offshore-radio.de/HansKnot/vop-boek.htm e sull'editore Stichting Media Communicatie http://www.offshore-radio.de/smc.htm