23 marzo 2011

Le micro Web TV italiane ricordano Mohammad Nabous

Il Web piange la scomparsa di Mohammad "Mo" Nabous, il fondatore della Web TV "Libia Libera" (Libya al-Hurra), ucciso da un cecchino a Bengasi (qui la sua ultima corrispondenza in diretta telefonica):



Democracy Now! il programma di Amy Goodman e Juan Gonzalez prodotto per il circuito americano liberal Pacifica lo aveva intervistato il 26 febbraio. Nel suo programma del 17 marzo Democracy Now! ha anche trasmesso una bella corrispondenza di Anjali Kamat (minuto 47:35 del video raggiungibile qui) dal "Media Center" a cui fa riferimento la radiofonica Voce della Libia Libera.
Mo Nabous verrà ricordato venerdì anche dalle microWebTv italiane del circuito Altratv.tv e mi preme segnalare questo evento perché dell'uccisione di questo reporter, avvenuta sabato, non si è parlato molto. In questo momento la sinistra pacifista sta assumendo nei confronti degli insorti della Cirenaica un atteggiamento che trovo abbastanza ambiguo e inutilmente pro-gheddaffiano. Sul versante opposto i fautori delle azioni militari sembrano avere come primo obiettivo la cacciata del Raìs. Insomma, quelli che hanno preso le armi a febbraio, hanno catturato gli ormai famosi trasmettitori in onde medie e forse stanno cercando di mettere insieme una possibile alternativa politica per il futuro della Libia, al momento si beccano una pioggia di piombo e granate e godono di pessima stampa. Va bene che la situazione è confusa e che la componente tribale, "di clan", nel conflitto libico prima dell'attacco occidentale era evidente. Ma è possibile che di colpo nessuno abbia più voglia di dar credito a coloro che hanno osato sfidare lo status quo imposto dal colonnello?

Venerdì 25 marzo alle ore 15, in diretta su Altratv.tv e sulle micro web tv
LA RETE RICORDA “MO” E RIFLETTE SULLA RIVOLUZIONE ARABA (DIGITALE)

Diretta “a rete unificata” ricordando Mohammad Nabous detto “Mo” La rete rende omaggio al blogger-fondatore della prima web tv di Bengasi. La rivoluzione araba vissuta anche attraverso i social network e la rete. In studio Carmen Lasorella, collegamenti con blogger di tutto il mondo.

Roma, 23.03.2011 - Tutta la rete piange in queste ore il blogger libico Mohammad Nabous detto Mo, freddato da un cecchino perché impegnato a denunciare sul web il regime di Gheddafi. Mo, 30 anni con moglie incinta, è stato ucciso in diretta streaming a Bengasi da un colpo d’arma da fuoco sparato alla testa da un difensore del raìs. Fondatore di Lybia Alhurra, la prima web tv di Bengasi, Mo stava raccogliendo prove contro le false dichiarazioni del cessate il fuoco da parte del regime del rais. Ora la battaglia di Mo resta nei video, nei post, nei tweet. E nell'eredità che lascia alla rete.
Così a poche ore dalla sua morte proprio la rete intende omaggiarlo e ripercorrere i passaggi di una rivoluzione che si è rafforzata anche grazie a Internet. In soli tre mesi, dalla Tunisia alla Libia passando per l'Egitto, donne e giovani sono scesi in prima fila in strada e sul web. Twitter, foto e video si sono diffusi. Nonostante l'accesso limitato ad Internet, i media digitali e i dispositivi mobili hanno fornito alle rivoluzioni per la democrazia nel nord-Africa la possibilità di esprimersi liberamente, lontani dal potere di controllo del governo sui media tradizionali.
Secondo uno studio di Al Jazeera ad oggi i post twittati in Libia sono stati quasi 95.000, in Egitto 43.300; più staccati, Bahrain con 15.000 tweet e Yemen con quasi 9.000. Il 40% dei quali scambiati grazie a dispositivi mobili.
Venerdì 25 marzo dalle ore 15 alle ore 18 su Altratv.tv e sulle micro web tv italiane andrà online una nuova puntata di "Academy", il workshop formativo mensile, stavolta dedicato tutto a Mo e alla rivoluzione araba digitale. Una diretta per capire cosa sta accadendo nel nord-Africa e per comprendere meglio se e come i social network abbiano influito nella rivoluzione araba digitale. Focus anche all'Italia per mostrare come la rete dal basso sia per gli stranieri un punto di riferimento assoluto. In trasmissione esperti della rete, giornalisti, professori, blogger e videomaker. Ci collegheremo con le “antenne” del web che ora dopo ora dal Maghreb mantengono accesa l'informazione in rete. In studio a Bologna ci saranno molti ospiti, tra cui Carmen Lasorella, giornalista corrispondente di cronaca estera nelle aree più in guerra del mondo e oggi a capo di San Marino RTV.
Se hai una micro web tv, una web radio, un micromedia iperlocale o un sito personale puoi rilanciare la diretta embeddando il player sulla tua home page. Per richiedere il codice puoi scrivere a info (at) altratv (dot) tv

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