Si è sbloccata la situazione del DAB+ in Germania, dopo che la KEF, la commissione che sorveglia la ridistribuzione dei soldi raccolti con il canone dai contribuenti, ha dato l'OK all'esborso di circa 37 milioni di euro per il potenziamento della rete che porterà i canali radiofonici digitali ARD e Deutschlandsradio allo standard DAB+. La Commissione aveva imposto una unica condizione: un accordo tra l'ARD, cioè l'ente radiotelevisivo nazionale, e il provider privato di infrastrutture Media Broadcast per un contratto a condizioni favorevoli. Le trattative si sono protratte fino allo scorso dicembre.
Ora l'ARD conta di partire con la sua offerta il primo di agosto 2011, in modo da portare a termine la prima fase della radio digitale pubblica nazionale entro l'inizio del 2013.
Contemporaneamente arrivano le prime notizie di attivazione di servizi DAB+ da parte dei broadcaster regionali. Bayerischer Rundfunk ha attivato il DAB+ sul canale 11D per la regione di Franconia, Bassa Baviera, Palatinato e Svevia. E soprattutto si stanno muovendo anche i privati, anche se le emittenti commerciali hanno chiesto un aiuto finanziario a una "parte interessata" come Frontier Silicon, il produttore britannico di chipset per le radio digitali. L'industria del silicio ha capito che oltre a metterci componenti e ricevitori deve anche impegnarsi in prima persona per creare un mercato dei contenuti e dei servizi. Helmut G. Bauer, amministratore delegato di Digitalradio Deutschland GmbH, consorzio formato tra i titolati della licenza per il multiplex DAB+ diffuso a livello nazionale, e Anthony Sethill, Ceo di Frontier Silicon, hanno siglato un accordo pochi giorni fa. Anche in questo caso il consorzio punta alla data di lancio del primo di agosto, in modo da poter arrivare alla prossima edizione della fiera IFA di Berlino con i multiplex nazionali pubblici e privati già attivi.
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