30 marzo 2011

Il disastro nucleare blocca il radioorologio atomico JJY

La grave crisi del reattore di Fukushima ha avuto un effetto collaterale imprevisto. Ne ha dato notizia oggi PC World ma trattandosi di una notizia di quasi venti giorni fa i media giapponesi sono stati più pronti (la traduzione è possibile con Google). Proprio all'interno dell'area di evacuazione intorno alla centrale nucleare si trova infatti una delle due antenne LF di JJY, l'istituzione nazionale giapponese che dissemina, anche via radio a beneficio di tanti orologi radiocontrollati, il segnale orario esatto. L'impianto che i tecnici hanno dovuto spegnere e abbandonare è quello del monte Otakadoya, un colle di 800 metri sul livello del mare che si erge a 16 kilometri dal luogo del disastro di Fukushima (vedi cartina Gmaps qui sotto, dove l'antenna è indicata dalla freccia verde). La stazione operava sui 40 Hz, l'altra rimasta attiva trasmette invece su 60 Hz. Le conseguenze potrebbero farsi sentire sulla precisione degli orologi e degli altri segnali orari diffusi in Giappone. Esistono anche dei dispositivi utilizzati per sincronizzare su JJY l'ora fornita dai server NTP su Internet.
Il tracciato che vedete a sinistra è stato realizzato in occasione della ricezione di JJY/40 Hz da parte di Marco Bruno, qui in Italia (una distanza niente male per una ricezione LF). L'annuncio della sospensione a tempo indeterminato delle operazioni viene dato ufficialmente sulla pagina in inglese del Japan Standard Time Project.
L'articolo di PC World parla di analoghi servizi radiodiffusi in nazioni come la Finlandia, il Kyrgyzstan, la Spagna e l'Argentina. In Argentina non credo proprio che la stazione LOL sia ancora attiva. O se è per questo mi risulta altrettanto non operativa la stazione spagnola ECB che un tempo, se non ricordo male, utilizzava alcune frequenze in banda marittima. Francamente non ho neppure idea di quali possano essere le fonti che hanno indotto l'estensore a citare la Finlandia, il Kyrgyzstan e la Bielorussia.

Nuclear Crisis Stopped Time in Japan
By Martyn Williams, IDG News Mar 29, 2011 3:50 pm

The problems at Japan's Fukushima-1 nuclear plant have had an unexpected impact on the country's ability to keep time: a transmitter that sends the national time signal to many thousands of clocks and watches has been forced offline making the timepieces a little less reliable than usual.
The transmitter is on top of Mount Otakadoya in Fukushima prefecture, about 790 meters above sea level and 16 kilometers from the stricken Fukushima-1 power station. The radio station, called JJY, sends a signal that reaches most of Japan including the capital, Tokyo.
The site is well within a government-mandated 20-kilometer evacuation zone and engineers were forced to abandon it on the evening of March 12 (at 7:46 p.m. JST to be precise -- they were keeping time).
As they left, they powered down the transmitter and that left some devices without a reference time signal. The devices, which include things like watches, traffic signals, and taxi meters, have internal clocks that keep running in the absence of the radio signal, but the ability of some to auto correct has been lost.
A second transmitter exists in western Japan on the island of Kyushu. Its signal also covers most of Japan, but it transmits on a different frequency. Some devices don't have a tuner for the second frequency while others might be hampered by the signal, which is weaker in Tokyo and east Japan.
The National Institute of Information and Communications and Technology that runs the transmitter sites said it doesn't know when JJY service from Fukushima will resume. The evacuation zone around the Fukushima-1 plant remains in place as work continues to bring the plant under control. Airborne radiation levels have been steadily dropping over the last few days, but the situation at the plant remains serious.
It could be some time before engineers are allowed back to the station and JJY returns to the air. Japan is not alone in broadcasting national time over radio. The U.S. national time is delivered via WWV in Fort Collins, Colorado, and WWVH in Kekaha, Hawaii; and dedicated radio services also exist in Argentina, Belarus, Brazil, Canada, China, Ecuador, Finland, Germany, South Korea, Kyrgyzstan, Russia, Spain and Venezuela. In France and the U.K., the time signal is encoded alongside longwave radio broadcast stations.


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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Andrea, a dire il vero la Finlandia una stazione per la disseminazione del tempo, per quanto concepita su scala locale, ce l'ha. E' il Mikes, ad Espoo, e trasmette sui 25 MHz. La ricezione, in Italia, è legata alle aperture della banda, quindi tutt'altro che quotidiana, ma esiste chi è andato a log con successo e ha ricevuto anche conferma dalla stazione (che trasmette con un'antenna CB modificata!). Quanto alle due Repubbliche ex-Sovietiche, a meno che il riferimento fosse a sistemi non "pubblici", nemmeno io vedo la ragione per l'inserimento nel pezzo.

73,
Chris

Andrea Lawendel ha detto...

Sì, certo, la tua memoria è migliore della mia, e pensare che avevo dato notizia del Mikes già nel 2007. Segnalazioni su questa stazione sono apparse fino a all'autunno scorso. Non vorrei che nel caso bielorusso ci si riferisse a qualche stazione di origine militare riportata in passato, mentre sul Kyrgyzstan resto perplesso.