17 novembre 2006

Tanti auguri, Radiopop

Con poche eccezioni, tra l'altro oggetto di dispute e gare a cronometro, il fenomeno delle radio commerciali private in Italia è scoppiato trent'anni fa, diciamo tra la fine del 1974 e il 1976. Un fenomeno sociale, culturale, giornalistico, legale, tecnico su cui è stato versato un fiume di inchiostro (magari non sempre all'altezza delle aspettative) in passato. Ora, giustamente, è arrivato il momento delle celebrazioni e Radiopassioni ha già dato spazio ad alcuni libri dedicati a questo importante compleanno della modulazione di frequenza. Io c'ero, avevo già preso il virus e sentivo il debole segnale di Radio Milano International su una radio-giradischi valvolare Blaupunkt che aveva una sezione FM ferma poco sopra i 102 MHz. A Milano c'è una radio molto speciale per i milanesi e, non lo nascondo, per il sottoscritto che è da sempre un fedele ascoltatore. E domani mattina, sabato 18 novembre, alle 11.30, questa stazione, Radio Popolare, apre l'auditorium della sua recente sede (di via Ollearo 5) per presentare due libri dedicati a questa formidabile esperienza radiofonica. Qui sotto trovate le schede dei due editori, Kowalski e Garnzanti. La mia è una visione di parte, di ascoltatore quasi sempre contento. Ma di radio, intesa come programmazione, me ne intendo un poco e quella di Radiopop è coi controfiocchi, non solo nell'asfittico contesto italiota (nel paesi dei ciechi ogni guercio...) bensì in quello internazionale, ben più ricco di casi di eccellenza. Prevedo che ci sarà una certa ressa, ma cercherò di esserci per raccontare come è andata. Fino ad allora, ecco qualche spunto per ricordare i bei tempi:

Radio Jurassico
Musica e Memoria
RadioStory

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Sergio Ferrentino con Tiziano Bonini e Luca Gattuso
"Vedi alla voce Radio Popolare"
Garzanti, Saggi
€ 25,00

La fisica dimostra che il calabrone non potrebbe volare: è così pesante e goffo, con le ali troppo piccole. Nel panorama dell’informazione e della politica italiane, lo sviluppo di Radio Popolare equivale al volo del calabrone: perché è un’emittente libera e «contro », perché è finanziata in buona parte dagli ascoltatori, perché ha inventato diversi format di successo, perché nei suoi studi sono passate generazioni di giornalisti e uomini di spettacolo, da Gad Lerner alla Gialappa’s, da Michele Cucuzza a Ninì Briglia, da Gino e Michele a Biagio Longo, da Pino Corrias ad Alessandro Robecchi, solo per citarne alcuni.
Nel 2006 Radio Popolare compie trent’anni: provocati, inseguiti, stuzzicati da Sergio Ferrentino (con Luca Gattuso e Tiziano Bonini) gli artefici della storia dell’emittente milanese (dai direttori ai redattori, dai tecnici agli ascoltatori più o meno eccellenti) raccontano questa avventura in forma di enciclopedia. Non mancano gli scoop (l’intervista in diretta a Renato Vallanzasca latitante) e gli episodi drammatici (gli anni del terrorismo, l’omicidio di Fausto e Iaio), le curiosità e i retroscena.
Perché Radiopop è stata un modo diverso di fare informazione, cultura, politica, pubblicità, comunicazione. Così sono molti i fili da seguire, lungo questi trent’anni sempre in diretta sulla strada e sulla fabbrica, sulla scuola e sul carcere: le vicissitudini della sinistra (con i suoi vizi e le sue virtù) ma anche l’evoluzione dei gusti musicali, l’onda lunga degli anni Sessanta e Settanta (il rapporto con il sindacato, la voce delle donne, le prime trasmissioni gay…) e l’impatto dell’immigrazione. Vedi alla voce Radio Popolare sono decine e decine di percorsi individuali che si raccontano, con le loro individualità, passioni e ingenuità. Nel loro insieme narrano un grande sogno collettivo che per una volta è diventato realtà.
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"Ma libera veramente. Trent'anni di Radio Popolare: voci, parole e immagini"
Kowalski
pp. 208 € 17,00

Un libro sui trent'anni di Radio Popolare, una raccolta di suoni evocativi e, visto che c'eravamo, anche un po' di foto. Provateci voi: come si possono selezionare pochi fotogrammi di un film corale iniziato nel 1976?

Il libro
La prima biografia collettiva e autorizzata di Radio Popolare. Trent'anni raccontati da premi Nobel, calciatori filosofi, presidi canterini, femministe libertarie, navigatori solitari, cantanti girovaghi...

Il cd audio
Dalla Cina che piange Mao alle manganellate di Genova, dai litigi dei microfoni aperti alle interviste più clamorose: oltre 60 minuti di brani direttamente dall'archivio di Radio Popolare.

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