Un paesino della sponda piemontese del Ticino, una abitazione storica, ma elegante, in una tranquilla piazzetta di chiara origine agricola. Nelle stanze, diverse librerie con circa cento anni di libri che la gentile padrona di casa invita cortesemente a scegliere, come souvenir di una piacevole giornata fuoriporta nell'estate di San Martino. L'abitazione sta per essere messa in vendita, i libri rischierebbero di essere dispersi ed è meglio saperli in mani amiche, dice. Da uno scaffale di vecchi volumetti francesi, in brossura, spunta un ricettario di specialità regionali dal curioso occhiello: Les Sans-filistes Gastronomes, i gastronomi radiofonici, Flammarion, ottobre del 1929. Forse una rubrica culinaria diffusa in Francia quasi ottanta anni fa? Meglio ancora. I curatori raccontano di aver concepito l'idea di un ricettario basato sui suggerimenti, sui segreti di famiglia delle massaie francesi, autentiche custodi della cucina tradizionale. Bisognava dunque fare appello a queste massaie sparse per tutta la nazione, in modo che potessero inviare le loro ricette per posta. «Et nous avon fait appel à la T.S.F. qui mieux que tout autre moyen, pouvait, parce qu'elle pénètre jusque dans les moindres bourgades où l'on ne lit guère les journaux de Paris, nous amener les réponses qui nous étaient nécessaires. C'est ainsi que la dernière née des inventions modernes vint apporter son appui à cette œuvre de tradition. Pendant plusieurs semaines, le poste Radio-Paris pria ses auditrices d'envoyer leurs meilleures recettes, telles qu'elles les exécutent, en choisissant de préférence celles qui présentent un carctère local. Son appel fut entendu: des milliers de recettes nous parvinrent...» Per essere selezionati da una giuria che comprende l'immenso Escoffier e, come segretario della giuria, Philéas Gilbert, due cuochi leggendari.
Che storia incredibile. Radio-Paris nel 1929 ha cinque anni di vita. Era nata nel 1923 - e successivamente ribattezzata - come Radiola, una delle prime emittenti commerciali della capitale francese, la prima a diffondere il radiogiornale. Trasmetteva su 1780 metri, 168 kHz. Nel 1940, occupata dalle truppe naziste, inizia una campagna propagandista che spinge i francesi ad aggrapparsi a Radio Londra. Una canzoncina dell'epoca recitava, sulle note della Cucaracha, Radio Paris ment, Radio Paris ment, Radio Paris est allemande (Radio Paris mente, Radio Paris è tedesca). Ma nel '29 Radio Paris mon mentiva ancora e la genuinità delle ricette dei "senzafilisti" gastronomi neppure. Bon appetit.
Che storia incredibile. Radio-Paris nel 1929 ha cinque anni di vita. Era nata nel 1923 - e successivamente ribattezzata - come Radiola, una delle prime emittenti commerciali della capitale francese, la prima a diffondere il radiogiornale. Trasmetteva su 1780 metri, 168 kHz. Nel 1940, occupata dalle truppe naziste, inizia una campagna propagandista che spinge i francesi ad aggrapparsi a Radio Londra. Una canzoncina dell'epoca recitava, sulle note della Cucaracha, Radio Paris ment, Radio Paris ment, Radio Paris est allemande (Radio Paris mente, Radio Paris è tedesca). Ma nel '29 Radio Paris mon mentiva ancora e la genuinità delle ricette dei "senzafilisti" gastronomi neppure. Bon appetit.
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