14 maggio 2010

Alta letteratura. Emons Italia mette i libri in mp3

Tra mille novità librarie convenzionali e primi timidi passi mossi dal libro in formato digitale, ha trovato un piccolo spazio al Salone di Torino anche l'audiolibro, un genere colpevolmente trascurato in Italia. Una nazione che come ammette Flavia Gentili, di Emons Italia, fatica certamente a leggere ma ancora di più ad "audioléggere".
Flavia mi ha raccontato di aver fondato Emonsitalia tre anni fa, dopo aver accumulato una lunga esperienza come libraia (un altro mestiere da eroi, da queste parti). In questo breve arco di tempo l'audioeditore ha costruito un catalogo di una trentina di titoli. Inizialmente il formato utilizzato era il tradizionale Cd audio. Ma un'opera come Caos calmo, letto dall'autore Sandro Veronesi, occupava dodici dischi. Oggi i nuovi titoli escono direttamente in formato mp3. Ho chiesto a Flavia di concedermi un po' di tempo per una estemporanea intervista e la ringrazio molto. Non ho usato un microfono direzionale e purtroppo il rumore di fondo è piuttosto elevato, ma credo che le parole dell'intervistata siano abbastanza chiare. E sono parole rivelatrici, che fanno emergere tutte le potenzialità, anche commerciali perché no, della lettura ad alta voce.


Flavia sembra essere abbastanza ottimista sulle prospettive del genere che ha portato a Torino. Forse non si arriverà a disporre dei ricchi cataloghi che troviamo in nazioni come la Germania o gli Stati Uniti. Ma l'idea sta gradualmente prendendo piede e Emonsitalia spera di poter coinvolgere, oltre ai soliti "lettori forti", qualche fruitore in più. Magari tra i giovani, chissà. In genere, quando ha a che fare con autori contemporanei, Flavia e i suoi collaboratori puntano a coinvolgere, come voci narranti, gli stessi autori dei testi. I quali ammettono a volte di imparare molto dalla lettura ad alta voce del proprio lavoro. Autori che non ci sono più o che proprio non si lasciano convincere a mettere il loro libro sul leggìo vengono invece sostitui da famosi attori. I libri non vengono né drammatizzati, né popolati di effetti sonori: a chi ascolta non piacciono certe distrazioni. Al massimo qualche breve stacco musicale. Si tratta soprattutto di letture: "normali" non enfatizzate, come se l'eccessiva impostazione potesse provocare un incolmabile distacco.
Da qualche tempo, con altre case editrici specializzati, Emons è entrata a far parte della Associazione editori audiolibri, un'idea concepita dal pioniere del genere Il Narratore: un modo per fare numero e condividere iniziative e risorse. Lunedì 17, giornata conclusiva del Salone, a mezzogiorno presso lo standa E17 del Padiglione 1, i membri dell'associazione si riuniscono per parlare di "L’audiolibro e il lettore. Il valore di una voce sapiente."
Avremo mai un settore dell'audiolibro all'altezza delle aspettative dei non pochi fan della parola pronunciata? Da queste parti e a fronte delle statistiche relative alla lettura silente, certe domande è meglio non porsele mai, ma chissà che la ritrovata atmosfera crossmediale non diventi un inatteso fattore abilitante.

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