27 dicembre 2009

Music server, Internet Radio, Personal Media Server

Media server, music server, ripping server: una nuova generazione di apparati che fanno corona intorno all'impianto Hi-Fi di casa popola gli scaffali e i negozi online di un'epoca che sta relegando i supporti fisici (audiocassette ormai fossili e dischi di vario tipo) agli scaffali dei musei. Al posto del tradizionale giradischi, tape deck e lettore, ecco i music server capaci di archiviare centinaia se non migliaia di CD ma anche di aggregare i file musicali del personal computer e di Internet e di ridistribuire tutti questi contenuti verso un qualsiasi apparato di produzione audio: lo stesso impianto stereo, il televisore digitale, l'iPod, il PC, o un dispositivo portatile. Nella maggior parte dei casi music e media server integrano - essendo comunque basati su interfacce di rete - la possibilità di sintonizzarsi sui flussi delle stazioni radio su Web e quindi di sostituirsi completamente ai vecchi tuner.

Oggi vorrei parlare di una marca di music server, Olive, fondata cinque anni fa da una coppia di ingegneri americani, Oliver Bergmann e Robert Altmann (non il regista). L'ultimo nato di questa azienda si chiama Olive 4 (disponibile anche in versione 4 HD con riproduzione audio a 24 bit, ad alta risoluzione). Il music server Olive 4 incorpora un disco fisso e il supporto di quattro codifiche diverse: wav per l'audio non compresso, FLAC per la compressione not-lossy, AAC e vecchio MP3. A seconda delle dimensioni del disco montato a bordo e del formato di compressione, si possono salvare anche diverse migliaia di singoli CD. In più Olive 4 funge anche da ricevitore Internet, anche se non è del tutto chiaro quali sono i formati supportati. Sicuramente MP3 e AAC (estensioni dei file di stream, .pls e .m3u). Olive 4 è dotato di porta Ethernet e stazione base Wi-Fi e può inviare i contenuti archiviati o ricevuti in streaming verso i "player" Wi-Fi che la stessa Olive propone a pendant del server. Idealmente è possibile dotare ciascun ambiente della casa con un player che riceve la musica da Olive 4. Interessante è anche la disponibilità di una applicazione per iPhone che trasforma il telefonino in un telecomando.
Non è un mondo semplice quello che si sta spalancando agli occhi sgranati del frastornato consumatore con l'avvento di apparecchiature di questo tipo. Olive, relativamente aggressiva sui prezzi (ma neanche tanto, su Amazon la versione 4 con disco da un tera costa sempre 1.600 dollari), si sta mettendo in diretta competizione con marchi come

Roku (video oriented)
Squeezebox (Logitech, ex-Slim Devices)

E sono solo i nomi principali, cui per essere completi dovremmo aggiungere le varie marche di Internet Radio (Pure, Revo, Noxon TerraTec, Sangean, Tangent Audio, Teac, Tivoli Audio e moltissimi altri che ogni tanto cito qui su Radiopassioni) prive di hard disk e quindi non in grado di rippare intere collezioni di CD ma quasi sempre capaci di ricevere via Wi-Fi stream generati dal PC di casa. A queste due famiglie di apparecchi - media/music/ripping servers e Internet radio - si affianca poi una terza categoria di prodotto, interamente software, che permette di trasformare il pc in media server, aggregando e gestendo i vari contenuti. La lista di "personal media server" per i tre principali sistemi operativi, Win, Mac, Linux - in genere basati su protocolli come UPnP - si allunga ogni giorno così come la lista di dispositivi Web enable supportati: oggi ci sono software di media serving che indirizzano gli stream verso la PSP o i telefonini iPhone.  Spesso si tratta di progetti open source, a volte si deve versare un piccolo contributo. Wikipedia ne elenca decine, ma non si fatica a trovarne altri come Sockso o Locura Media Server. Questi prodotti possono servire anche per impiantare una stazione radio su Web perché lo streaming può essere indirizzato verso il Web.
Nel mondo PC esiste anche una tipologia di media server stand alone che fungono da sistema di archiviazione NAS (network attached storage) con funzionalità di media serving. Abbiamo quindi una realtà davvero estremamente variegata che potrei cercare di riassumere ulteriormente così:

1) Music/ripping server di classe Hi-Fi. Sono quelli da cui è partita questa breve analisi. Dispositivi concepiti nell'ambito del comparto della consumer elettronica Hi-Fi, per ampliare le possibilità di riproduzione musicale da supporti non fisici e di tipo streaming, come le Internet radio. Si distinguono quasi sempre per l'elevata qualità della musica generata, spesso con l'impiego di moduli DAC (digital/analog converter) di buon livello. Se dotati di disco fisso possono servire per archiviare le proprie raccolte di CD e DVD. Il costo di questi apparecchi può essere piuttosto elevato e anche per questo motivo questi prodotti si rivolgono in primo luogo agli amatori.


2) Internet Radio con eventuali funzioni di media serving da PC. Gli ormai classici (le prime sono apparse cinque anni fa) apparecchi radiofonici per la "sintonia" di flussi audio dalle stazioni che operano su Internet. A volte sono equipaggiate anche di un tuner per l'FM (e per il DAB) e possono fungere da player per contenuti diffusi - dal PC - con il protocollo UPnP. Il vantaggio principale di questi prodotti sta nella praticità di una alternativa alla ricezione delle Web radio con PC. Lo svantaggio sta nella minore flessibilità rispetto al PC, soprattutto per quanto riguarda la compatibilità nei confronti dei diversi codec utilizzati dalle Web Radio. Il principale punto debole è di solito il mancato supporto del formato Real Audio, ancora piuttosto diffuso (per esempio da Radio RAI). Le Internet Radio appoggiate su servizi di directory Reciva in genere possono ricevere Web radio Real Media. In altri casi la compatibilità può essere integrata successivamente tramite estensioni o moduli plug-in. Un esempio tra tutti, quello della piattaforma software estendibile prevista per SqueezeBox Radio, lo SqueezeBox Server, che prevede moduli come AlienBBC o mplayer. 

3) Piattaforme software di media serving, Personal Media Server - Prodotti software nati per aggregare/ridistribuire contenuti audio su personal computer, in ambienti operativi misti Win Mac o Linux. I flussi possono essere riprodotti su dispositivi UPnP compatibili (come le Internet Radio) e sui dispositivi Web enabled come la PSP e iPhone. Queste soluzioni software fanno leva sulla principale dote del personal computer, la flessibilità. Grazie alla presenza sul mercato dei nuovi, economici netbook, è possibile costruirsi da solo un mediaserver molto performante investendo poche centinaia di euro, garantendosi al tempo stesso una ampia compatibilità con tutti i formati audio statici o in streaming. Sull'altro piatto della bilancia c'è naturalmente la difficoltà di impostare e gestire tutto il software necessario. Molti, tra i meno esperti, potrebbero apprezzare la semplicità di dispositvi dedicati come i music server e le Internet radio stand alone.

4) Sistemi di storage/NAS con funzioni di media serving integrate - Una classe di prodotto concettualmente simile al music/ripping server ma in genere progettati e commercializzati da aziende di matrice informatica e come estensione di una rete informatica, non di un impianto Hi-Fi. Sono soluzioni molto interessanti per chi possiede vaste collezioni di file multimediali e ha necessità di concentrare tutto su un sistema di archiviazione capiente.


1 commento:

Anonimo ha detto...

salve, desidero sapere come faccio ad ascoltare i tre canali rai su squeezebox radio.
perfavore mi risponda alla mail
hobart2on@yahoo.it
distinti saluti
antonio