Una petizione depositata da un radioamatore americano presso la FCC e in discussione fino al 1 gennaio 2008, potrebbe avere delle conseguenze negative sulla sperimentazione dei nuovi modi di trasmissione digitali, molti dei quali a controllo automatico (cioè in cui la precisa modalità di emissione viene decisa da un algoritmo incorporato nello stesso protocollo di emissione, non dall'operatore). Almeno questo è quello che afferma una contropetizione diffusa in queste ore dall'operatrice americana Bonnie Crystal. La discussione si inserisce nel più ampio contesto della cosiddetta controversa tra regulation by bandwidth e regulation by mode. Nel resto del mondo in genere le porzioni di spettro assegnate ai radioamatori non vengono sottoripartite se non per convenzione dei radioamatori stessi. Non c'è insomma una regola che dice che nei 20 metri, poniamo, le frequenze più basse sono occupate dalle trasmissioni in CW e così via. Sono le federazioni amatoriali a concorare l'uso delle sotto-bande. Quelle in vigore nella Regione 1 (Europa, Africa) e Regione 2 della IARU (la federazione mondiale delle associazioni nazionali) si trovano qui e qui (nella IARU Region 2 il piano entra in vigore il 1 gennaio 2008).
Negli Stati Uniti le sottobande vengono assegnate dalla FCC in base alla modalità di emissione ma una trentina di anni fa il regolatore cercò di far passare piuttosto una ripartizione basata sulla larghezza di banda dei segnali utilizzati nelle varie porzioni, in modo da distinguere così tra trasmissioni vocali (banda più larga) e telegrafiche (bande più strette). Nel 2004 la associazione dei radioamatori americani, ARRL, che aveva fino ad allora osteggiato la regulation by bandwidth, cambia idea e comincia a sviluppare una proposta in tal senso, che nel 2005 viene depositata presso la FCC con la petizione RM-11306. Nell'aprile di quest'anno, nuovo colpo di scena. La petizione che chiedeva la regulation by bandwidth viene ritirata a causa delle discussioni interne all'associazione, che decide a questo punto di riformularla meglio. La motivazione di questo ritiro è contenuta in questo comunicato, mentre qui si trova un recente commento sulla questione "larghezza di banda Versus modo di emissione" uscito proprio a proposito dell'approvazione del nuovo band plan della regione 2.
Che succede nel frattempo? Che un altro radiomatore, Mark Miller N5RFX, presenta nel marzo del 2007 alla FCC un'altra petizione, la RM-11392, che invita la FCC a riconsiderare l'uso delle nuove emissioni digitali e a imporre un limite alla larghezza di banda occupata, per evitare interferenze. La petizione è entrata nella fase di discussione che dura 30 giorni lo scorso 18 dicembre. Il limite di 1,5 kHz richiesto per le trasmissioni in narrow-band-telegraphy, rischia, secondo Bonnie Crystal, di attuare il divieto de facto dell'impiego di modi digitali nuovi, come Olivia o ALE, all'interno delle sottobande che la FCC assegna ai radioamatori che sperimentano le varie forme di telegrafia e altre tecniche non vocali. In teoria, dicono i fautori della petizione, l'ALE potrebbe essere utilizzato nella porzione assegnata ai servizi vocali ma solo per scopi di segnalamento (cioè per stabilire un collegamento radio in modalità semi-automatica) mentre gli altri modi a larga banda potrebbero servire per inviare immagini e fax là dove oggi vengono utilizzati sistemi di slow scan tv. Sempre secondo la Crystal, uno dei bersagli della petizione è il sistema di posta elettronica via HF Winlink 2000, che si basa su connessioni PACTOR (fino alla versione III) e ha permesso di costruire una rete di comunicazioni in grado di operare anche durante gli eventi più catastrofici.
Chi ha ragione? E come devono essere regolate le sottobande radioamatoriali per evitare interferenze tra i vari servizi? Non è una questione facile da risolvere, anche se tendenzialmente la tecnologia sembra in grado di evolvere verso una sostanziale autoregolamentazione in tempo reale dello spettro RF. La petizione di Miller è però molto ben documentata e permette di farsi un'idea di una questione diventata assai spinosa con l'introduzione di modalità digitali che usano la compressione, fanno distinzione tra bit e symbol rate e usano una quantità di sottoportanti (per esempio la modulazione OFDM rispetta i limiti di larghezza di banda sulle singole sottoportanti ma occupa una estensione molto ampia con tutte le sue sottoportanti teoriche messe insieme). Insomma, il dibattito è molto interessante. Un elemento di discussione fornito da Miller riguarda la cosiddetta RF Footprint cioè l'occupazione complessiva di una modulazione digitale espressa come larghezza di banda del segnale utilizzato per il tempo necessario per inviare correttamente il messaggio. Per esempio un messaggio da un kilobyte trasmesso in 15 secondi con una larghezza di banda da 2 kHz ha una occupazione totale (footprint) pari a 30 kHz al secondo per kilobyte. Miller allega al testo della sua petizione il documento RF Fooprints di Donald Felgenhauer. Ho estratto da questo documento il grafico che illustra l'occupazione totale di alcune delle nuove modalità digitali usate dai radioamatori (in ordinata l'occupazione in kilohertz al secondo). Per seguire il dibattito sulla petizione vi suggerisco di consultare il gruppo Yahoo Digitalradio. Qui di seguito, nel testo della contropetizione di Bonnie, trovate i riferimenti alla petizione di Miller.
Negli Stati Uniti le sottobande vengono assegnate dalla FCC in base alla modalità di emissione ma una trentina di anni fa il regolatore cercò di far passare piuttosto una ripartizione basata sulla larghezza di banda dei segnali utilizzati nelle varie porzioni, in modo da distinguere così tra trasmissioni vocali (banda più larga) e telegrafiche (bande più strette). Nel 2004 la associazione dei radioamatori americani, ARRL, che aveva fino ad allora osteggiato la regulation by bandwidth, cambia idea e comincia a sviluppare una proposta in tal senso, che nel 2005 viene depositata presso la FCC con la petizione RM-11306. Nell'aprile di quest'anno, nuovo colpo di scena. La petizione che chiedeva la regulation by bandwidth viene ritirata a causa delle discussioni interne all'associazione, che decide a questo punto di riformularla meglio. La motivazione di questo ritiro è contenuta in questo comunicato, mentre qui si trova un recente commento sulla questione "larghezza di banda Versus modo di emissione" uscito proprio a proposito dell'approvazione del nuovo band plan della regione 2.
Che succede nel frattempo? Che un altro radiomatore, Mark Miller N5RFX, presenta nel marzo del 2007 alla FCC un'altra petizione, la RM-11392, che invita la FCC a riconsiderare l'uso delle nuove emissioni digitali e a imporre un limite alla larghezza di banda occupata, per evitare interferenze. La petizione è entrata nella fase di discussione che dura 30 giorni lo scorso 18 dicembre. Il limite di 1,5 kHz richiesto per le trasmissioni in narrow-band-telegraphy, rischia, secondo Bonnie Crystal, di attuare il divieto de facto dell'impiego di modi digitali nuovi, come Olivia o ALE, all'interno delle sottobande che la FCC assegna ai radioamatori che sperimentano le varie forme di telegrafia e altre tecniche non vocali. In teoria, dicono i fautori della petizione, l'ALE potrebbe essere utilizzato nella porzione assegnata ai servizi vocali ma solo per scopi di segnalamento (cioè per stabilire un collegamento radio in modalità semi-automatica) mentre gli altri modi a larga banda potrebbero servire per inviare immagini e fax là dove oggi vengono utilizzati sistemi di slow scan tv. Sempre secondo la Crystal, uno dei bersagli della petizione è il sistema di posta elettronica via HF Winlink 2000, che si basa su connessioni PACTOR (fino alla versione III) e ha permesso di costruire una rete di comunicazioni in grado di operare anche durante gli eventi più catastrofici.
Chi ha ragione? E come devono essere regolate le sottobande radioamatoriali per evitare interferenze tra i vari servizi? Non è una questione facile da risolvere, anche se tendenzialmente la tecnologia sembra in grado di evolvere verso una sostanziale autoregolamentazione in tempo reale dello spettro RF. La petizione di Miller è però molto ben documentata e permette di farsi un'idea di una questione diventata assai spinosa con l'introduzione di modalità digitali che usano la compressione, fanno distinzione tra bit e symbol rate e usano una quantità di sottoportanti (per esempio la modulazione OFDM rispetta i limiti di larghezza di banda sulle singole sottoportanti ma occupa una estensione molto ampia con tutte le sue sottoportanti teoriche messe insieme). Insomma, il dibattito è molto interessante. Un elemento di discussione fornito da Miller riguarda la cosiddetta RF Footprint cioè l'occupazione complessiva di una modulazione digitale espressa come larghezza di banda del segnale utilizzato per il tempo necessario per inviare correttamente il messaggio. Per esempio un messaggio da un kilobyte trasmesso in 15 secondi con una larghezza di banda da 2 kHz ha una occupazione totale (footprint) pari a 30 kHz al secondo per kilobyte. Miller allega al testo della sua petizione il documento RF Fooprints di Donald Felgenhauer. Ho estratto da questo documento il grafico che illustra l'occupazione totale di alcune delle nuove modalità digitali usate dai radioamatori (in ordinata l'occupazione in kilohertz al secondo). Per seguire il dibattito sulla petizione vi suggerisco di consultare il gruppo Yahoo Digitalradio. Qui di seguito, nel testo della contropetizione di Bonnie, trovate i riferimenti alla petizione di Miller.
A terrible petition now at FCC USA seeks to eliminate all advanced ham radio digital data modes such as Olivia, MT63, OFDM, fast PSK, ALE, PACTOR, MFSK and others.
We only have a few days, by January 1, to respond and kill it.
Only you can save the future of digital radio, by your comments to FCC.
It only takes a few minutes on the web.
Click here, enter proceeding, RM-11392 and your commments:
http://fjallfoss.fcc.gov/prod/ecfs/upload_v2.cgi
Fill in the appropriate parts of the form, then write your comments in the lower part "Send a Brief Comment to FCC (typed-in)"
Here are suggested examples of comments, below.
Don't let FCC kill digital data on ham radio...
Don't allow USA hams to fall further behind the rest of the world.
73 Bonnie KQ6XA
===============
Feel free to copy and paste any (or all) of these into your comments.
1. I oppose the RM-11392 petition by Mark A. Miller seeking to change Amateur Radio Service automatically controlled data stations and narrower bandwidths on HF.
2. The RM-11392 petition is very bad for the Amateur Radio Service.
3. The RM-11392 petition seeks to destroy 21st century digital data technology advancement in the Amateur Radio Service. Please do not turn back the clock on digital data to the 20th century.
4. The RM-11392 petition's proposed 1.5kHz bandwidth limit on data emission is too narrow for established international standard transmissions and equipment bandwidths used by the Amateur Radio Service.
5. The RM-11392 petition is an attempt to kill innovation, technology advancement, and emergency data communications in the Amateur Radio Service. Please do not let this happen.
6. The FCC Amateur Radio Service's automatically controlled data sub-bands are already too narrow for the huge volume of traffic that runs on them. If a limit of 1.5kHz bandwidth is applied, it will severely hamper the ability of amateur radio operators to share these small band segments efficiently through rapid data time division methods.
7. There is a huge installed base of Amateur Radio Equipment, and millions of dollars of monetary investment by thousands of Amateur Radio Operators that use HF digital data systems with more than 1.5kHz bandwidths. This investment by FCC-licensed operators would be taken away or rendered useless if the objectives of the RM-11392 petition were to be adopted.
8. Several of the primary established HF emergency communications networks currently in service and utilized by thousands of Amateur Radio Operators in USA would be totally eliminated or hobbled if the objectives of the RM-11392 petition were to be adopted.
9. The Amateur Radio Service relies upon international communications standards. Many of the present digital data communications standards require bandwidths in excess of 1.5kHz. The normal amateur radio service bandwidth limit by governments of other countries is 6kHz or more.
10. Thousands of licensed Amateur Radio Operators would be disenfranchised if the objectives of RM-11392 were to be adopted.
11. The RM-11392 petition is comparitively similar to an Analog Cellular Phone service entity trying to eliminate newer Digital Cellular Phone service. The fact is, Amateur Radio is now using faster time-multiplexing digital methods to enable more stations to efficiently use the same frequency channels simultaneously or in rapid succession. These time division techniques require at least 3kHz of bandwidth.
12. RM-11392 petition has not presented a compelling need to change the rules for Automatically Controlled Data Stations on the HF bands.
Read the petition:
http://fjallfoss.fcc.gov/prod/ecfs/retrieve.cgi?native_or_pdf=pdf&id_document=65\
19008574
RM-11392 part 1
and
http://fjallfoss.fcc.gov/prod/ecfs/retrieve.cgi?native_or_pdf=pdf&id_document=65\
19008575
RM-11392 part 2.
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