13 marzo 2013

Tecnologie e autismo, una discussione dal festival SXSW di Austin

Il libro di Gianluca Nicoletti sulla storia del suo essere padre di un ragazzo autistico ("Una notte ho sognato che parlavi"), ha contribuito a innalzare il livello di attenzione nei confronti di una patologia dalle forti implicazioni sociali, il cui peso, come troppo spesso accade dalle nostre parti, viene frettolosamente scaricato sulle spalle delle famiglie e della cerchia immediata dei terapisti, come se non fosse un problema di tutti.
Un esempio interessante di come si parla di autismo in altri contesti ci arriva in questi giorni da Austin, nel Texas, dove si è concluso il festival SXSW, l'evento a mio parere più bello e stimolante sull'interattività nell'espressione artistica e tecnologica. La sessione "Apps for autism"ha visto la partecipazione di tre esperti locali chiamati a intervenire, sotto la moderazione di Jennifer Miller, giornalista della testata culturale online Culture Map, sulla questione delle "tecnologie assistive" applicate a una forma di disordine neurologico che negli Stati Uniti, secondo il CDC di Atlanta, colpisce un americano su 88 con forme e varianti che ricadono nel cosiddetto "Autism Spectrum Disorder", o ASD. Gli ospiti di questo seminario, tenutosi domenica 10 marzo, sono stati:

Betsy Furler
Training and Therapy Coordinator


Dr Melissa, "Missy" Olive

e


Sami Rahman
Co-Founder BridgingApps.org

In teoria il sito ufficiale del festival dovrebbe riproporre la registrazione audio dell'incontro, ma ci deve essere stato un inghippo perché gli organizzatori hanno caricato quello riferito a un incontro con Joy Ito e John Perry Barlow ("The new serendipity"). In compenso sono riuscito a trovare sul sito di Bridging Apps, insieme a un breve resoconto dell'incontro, un pdf con le presentazioni, sperando che l'audio giusto venga inserito dopo la mia segnalazione. Sami Rahman è anche autore di un libro, "Ipad for special needs", che si può consultare gratuitamente online previa registrazione sul sito omonimo. La stessa organizzazione ha preparato una lunga lista di app rivolte alla problematica dell'autismo.

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