09 marzo 2013

Telegrammi via radio: Voice of America usa le onde corte come modem

Presto Voice of America, voce ufficiale dell'amministrazione americana, comincerà a trasmettere via onde corte dei veri e propri "radiogrammi digitali", messaggi di testo che gli ascoltatori potranno decodificare con il personal computer. L'obiettivo è fare arrivare questi contenuti anche là dove le normali trasmissioni vengono regolarmente disturbate, o sono difficili da ricevere. sfruttando tecniche che oltre a essere più vicine alle abitudini di un target ormai affezionato al Web, assicurano la possibilità di veicolare un maggior volume di informazioni rispetto a un testo letto al microfono. La scelta di Voice of America relative alle modalità di trasmissione non è caduta su tecniche di trasmissione audio evolute come il Digital Radio Mondiale, ma su sistemi molto più leggeri, che pur necessitando di un personal computer per la decodifica, non comportano troppe difficoltà per i destinatari dei radiogrammi.
La trasmissione di contenuti audio digitali ad alta fedeltà in onde corte in modalità DRM ha finora fallito nei suoi obiettivi originari. L'intenzione era di ridare vita a un mezzo - la programmazione radiofonica internazionale - che vive ormai in larga misura di ricordi tramandati da qualche migliaio di hobbysti superstiti. Le onde corte vengono utilizzate ancora, ma in modo sempre più mirato e limitato ad alcune aree di crisi politica e bellica, mentre quelli che furono i grandi broadcaster governativi (ad eccezione ormai della sola Cina) devono fronteggiare ingenti tagli ai loro bilanci e lo fanno concentrando la loro azione sulla disseminazione di contenuti multimediali via Internet.  L'insuccesso di Digital Radio Mondiale è legato soprattutto alla mancata cooperazione da parte dell'industria dei componenti e dei ricevitori, che finora non ha creduto per niente in questa tecnologia. Chi ribatte che il DRM si può ricevere facilmente collegando il computer alla radio, trascura spesso di aggiungere che per l'ascolto occorrono accorgimenti che vanno comunque adottati per poter riversare nel computer un segnale non modulato compatibile e che rappresentano un serio ostacolo alla diffusione di massa. Bisognerà vedere adesso con quelli che dovrebbero essere, sulla carta, i progetti formalmente approvati a livello parlamentare in grandi nazioni come India e, forse, Russia. 
Nel frattempo però c'è chi ha cominciato a sperimentare la trasmissione di contenuti diversi dall'audio. L'idea è utilizzare modalità trasmissive numeriche nate nell'ambito delle comunità radioamatoriali per lo scambio di messaggi testuali e grafici. Questi esperimenti non richiedono particolare impegno per chi li riceve tramite software. Le trasmissioni avvengono direttamente nella banda audio trasmessa in modulazione di ampiezza e diversamente dal DRM non richiedono modifiche dei ricevitori: in teoria basta un cavetto audio dall'altoparlante alla presa mic della scheda audio del pc. Il principio di funzionamento di questi modi è esattamente quello che anni fa ci permetteva di accedere alle BBS e poi a Internet con la normale linea telefonica attraverso i cosiddetti accoppiatori acustici e che ancora adesso serve per l'ormai desueto telefax: le informazioni digitali vengono convertite in un segnale audio in grado di viaggiare sui cavi telefonici in virtù del fatto che il segnale così generato va a occupare una larghezza di banda molto limitata.
I primi a sperimentare queste tecniche, radioamatori a parte, sono state le stazioni pirata in onde corte, le quali in genere utilizzano modalità come la SSTV, la televisione a scansione lenta usata nei collegamenti radioamatoriali. La trasmissione di una fotografia a bassa risoluzione richiede una manciata di minuti e in genere serve alla radio pirata per inviare, direttamente via etere, una cartolina di conferma da conservare a testimonianza dell'avvenuta ricezione. Poi qualche mese fa l'emittente musicale KBC, che affitta le frequenze degli impianti in onde corte della ex-Radio Bulgaria, ha cominciato a trasmettere messaggi di testo in modalità PSK (modulazione a spostamento di fase), una tecnica radioamatoriale molto efficiente perché consente di trasmettere informazioni in difficili condizioni di propagazione e pulizia del segnale grazie alla banda audio molto ristretta occupata. 
Sono proprio le frequenze della KBC a essere state utilizzate per i primi VOA "Radiogram", che per il momento restano sperimentali. Ma oltre ai ripetitori bulgari VOA ha già registrato degli slot dagli impianti di Greenville negli Stati Uniti e da Nauen in Germania. Queste per esempio sono le frequenze registrate per Greenville:


0230-0300 on 5745 GB 080 kW / 190 deg to NEAm various languages
1300-1330 on 6095 GB 080 kW / 190 deg to NEAm various languages
1600-1630 on 15670 GB 080 kW / 045 deg to WeEu various languages
1600-1630 on 17860 GB 080 kW / 045 deg to WeEu various languages

Gli annunci relativi a questi test sono disponibili sul sito Voaradiogram.net. In queste ore per esempio è in corso un test dal trasmettitore dell'emittente privata WRMI di Miami, sulla frequenza di 9995 kHz e tra l'una e le tre del mattino di questa domenica (tra le 00 e 02 UTC di domani) ci si può sintonizzare su KBC, dalla Germania, sui 7375 kHz. Di che tipo di software bisogna disporre per poter decodificare i radiogrammi? Il programma di riferimento si chiama FLDIGI, un modem software sviluppato da David Freese per le tre piattaforme Windows, Linux e MacOS X. Le modalità utilizzate per le trasmissioni di questo finesettimana dovrebbero essere MFSK64, MFSK32 (per le immagini) e MT63-2000 (long interleave), basati sulla modulazione di frequenze audio fisse (FSK) o sulla multiplazione di fasi (MT63, basato sulla modulazione BPSK). Quest'ultimo per esempio è teoricamente in grado di trasmettere 20 caratteri ASCII al secondo, per cui una cartella di testo richiederebbe un minuto e mezzo. 


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