11 marzo 2013

Radiodays Europe, un continente studia la nuova radiofonia (anche senza radio)

Finalmente un convegno che non privilegia solo la via tecnologica (digitale) al cambiamento della radio. Un "cambiamento" che in Europa, visti gli orizzonti sempre più ristretti in cui l'emittenza pubblica deve ormai navigare, viene spesso e volentieri tradotto con "sopravvivenza". Comincia domenica prossima a Berlino la manifestazione Radiodays Europe, una vetrina di casi di studio ma soprattutto l'occasione per confrontare/confrontarsi e cercare di ricavarne una valida strategia di rinnovamento dei contenuti. La cosa di cui in questo momento la radio, almeno in Italia, ha più bisogno, schiacciata com'è tra un'offerta pubblica insufficiente dal punto di vista della ricchezza tematica e dell'informazione e un mondo dell'emittenza privata troppo legato a stili e linguaggi ormai desueti. Le stazioni al cento per cento musicali sembrano essere le meno attrezzate per affrontare la concorrenza di Spotify, Rdio e tutti i servizi di discovery e condivisione via Web: il loro è un puro arroccamento su posizioni più demografiche che contenutistiche, che non possono avere un lungo futuro. Non parliamo poi dell'incertezza sulle cifre dell'audience determinata dal fallimento di Audiradio e compensata solo in parte dalla nascita di iniziative private, ma non del tutto condivise, come Radiomonitor di GFK Eurisko. Senza contenuti la radio muore e quelli che si ascoltano oggi tendono a essere vecchi e inconsistenti.
Trattandosi di una platea continentale, Radiodays funziona sul principio della selezione dei casi più interessanti, portata avanti da consulenti che operano nelle diverse nazioni europee. Per l'Italia le storie selezionate sono due e una non è neppure radiofonica in senso stretto. A rappresentare la radio vera e propria ci sarà Alessio Bertallot con il suo programma Raitunes, in onda dal lunedì al venerdì su Radio 2 alle 22.40. Un'ora e venti minuti di esplorazione che non è solo musicale (Bertallot, aostano, membro della band Aeroplanitaliani, è in grado di parlarne in modo non banale) ma è anche molto aperta alle contaminazioni cross-mediali, soprattutto con il mondo delle arti visuali. Del resto il manifesto della trasmissione è abbastanza esplicito. Scrive infatti Bertallot: «mai mi sarei aspettato di riuscire ad accostare alla musica anche altre culture ma l’avvento di internet ha cambiato tutto. Sapere che c’è qualcosa oltre l’orizzonte ed essere uno dei primi ad andare a vedere mi fa avere sempre entusiasmo. La mia visione è questa: una radio nuova che sfruttando le innovazioni annulli le distanze fra i soggetti che, contaminando immagini e suoni, espanda i suoi argomenti all’arte e alle nuove culture, che si rivolga a degli ascolt-autori. Una radio d’avanguardia, una radio 2.0.» 

Insieme a Bertallot, a Berlino ascolteremo il contributo di Andrea Di Silvestri di Fonderia Mercury, la casa di produzione di Sergio Ferrentino che ha al centro l'articolato progetto di produzione e rappresentazione di audiodrammi Autorevole. Lo slot in cui il progetto verrà inserito a Berlino si intitola Outside the box, un cappello appropriato per raccontare due storie provenienti da esperienze "altre" rispetto alle tradizionali emittenti radiofoniche (co-relatore con Di Silvestri sarà Andrey Knyshev, una sorta di Monty Python russo, produttore della web-radio satirica e del sito Web "Chiplduk"). I lettori di questo blog conoscono già l'iniziativa di Ferrentino: l'idea è di far rientrare dalle finestre del teatro, del Web, persino dei libri il genere del radiodramma, quasi completamente dimenticato dalla radio italiana - che pure vantava una certa tradizione in materia. Fonderia Mercury parte da un innovativo concetto di "spettacolarizzazione" della fase produttiva di un radiodramma e dopo aver reclutato un gruppo di grandi firme letterarie - tra cui Carlo Lucarelli, Pino Corrias, Massimo Carlotto - ha messo letteralmente in scena (in questo caso al teatro Elfo Puccini di Milano), davanti agli spettatori, "audiodrammi" che lontano dalla ribalta diventano lo spunto per una ulteriore diffusione del contenuto via podcast a pagamento, mobile app, o in forma di script pubblicato dall'editore Feltrinelli. Proprio questo discorso di adattamento, travestimento di un modello antico come il radiodramma deve aver convinto gli organizzatori di Radiodays a dare spazio a un esempio di come, di fatto, la radio riesce a riaffermarsi negando sé stessa attraverso il potere di suggestione della parola declamata nel buio, senza effetti di luce, senza movimenti e gestualità degli attori. 

Per la sua partecipazione a Radiodays Europe Fonderia Mercury ha preparato un video che verrà proiettato nel corso della relazione, durante Outside the box. Video con cui ho collaborato per la sottotitolazione inglese e che spero di pubblicare qui a breve. Intanto ecco il comunicato che ho ricevuto in data 13 marzo:

Autorevole a Berlino


Selezionato come progetto di radiofonia sperimentale per la sezione “Outside the box” all'European Meeting Point of Radio


“AutoreVole: audiodrammi in teatro”, prodotto da Fonderia Mercury, è stato selezionato tra i due progetti italiani che parteciperanno alla terza edizione di Radiodays Europe, la più importante convention europea sulla radiofonia che si terrà a Berlino dal 17 al 19 marzo 2013.
Ha così la possibilità di presentarsi all’interno nella sessione “Outside the box“ dedicata alle avanguardie radiofoniche.
Radiodays è un punto di incontro che mette a confronto le esperienze radiofoniche private e pubbliche di tutta Europa; le precedenti edizioni (a Copenhagen e Barcellona) hanno registrato circa 800 partecipanti da 45 paesi e l’intervento di oltre 80 speaker suddivisi in una cinquantina di workshop, sessions e conferenze.                                                  
Alla stessa sessione parteciperanno i russi di Chiplduk, particolarissima web-radio che miscela esperienza su Internet, news, musica e humour. A rappresentarla a Radiodays Andrey Knyshev, chiamato spesso il Monty Python russo.
Fonderia Mercury produce il progetto AutoreVole, ideato e curato da Sergio Ferrentino, invitando alcuni importanti autori italiani come Lucarelli, Carlotto, Corrias, Dazieri, Bajani, Bucciarelli a scrivere un drammaturgia radiofonica. Fonderia si occupa dell'adattamento trasformandoli in racconti espressamente concepiti per l'oralità, allestendoli in teatro e offrendo  un'esperienza particolare a chi si trova in platea, munito di cuffie, ad ascoltare voci, effetti sonori, musiche dal vivo.
I radiodramma, poi, sono scaricabili dall'AUDIOCATALOGO per poter essere ascoltati in cuffia, al computer, sullo stereo: ma il loro percorso non finisce on air. Si trasformano in digitale, in un app dedicata, e in cartaceo, grazie a Feltrinelli Editore, che pubblica i testi originali e i copioni in e-book e in versione cartacea.
Tutti i radiodrammi in DOWNLOAD all'indirizzo www.fonderiamercury.it/autorevole/

GUARDA l'AUDIO, LEGGI la RADIO, CERCA l'APP
Disponibile l'applicazione per Apple e Android che permette di rivivere a 360° l'esperienza radiofonica in teatro. 

on air, on stage, on line 

Nessun commento: