21 marzo 2013

Radio DAB do-it-yourself: software open source e un trasmettitore in due chip

Dall'Ucraina Sergiy propone un piccolo "hack" elettronico che al di là dell'interesse specifico per un circuito semplice ma ben progettato, ci offre lo spunto per riflettere su che cosa voglia dire "fare radio" oggi, 2013, in piena era dei makers. Non mi riferisco al lato contenutistico del mezzo, notoriamente molto leggero anche da questo punto di vista. Voglio proprio riferirmi al lato tecnico di uno strumento di comunicazione fatto di impianti, antenne, linee di distribuzione, studi. Cose abbastanza complicate, costose, almeno se si vuole ottenere un minimo livello qualitativo. Per non parlare degli aspetti normativi di una radiofonia giustamente sottoposta a lunghi iter di certificazione e licensing.
In questo contesto ereditato in buona parte dall'epoca pionieristica della radiofonia, Sergiy, di cui non conosco neanche il cognome, entra come in un tackle a gamba tesa con la sua ricetta per una radio digitale DAB che definire ultralight sembra quasi esagerato. Il suo trasmettitore DAB richiede una robusta ma gratuita componente software, gli mmbTools sviluppati in Canada dall'istituto CRC e la parte audio consiste, letteralmente di due circuiti integrati. Due. Uno di questi è un banalissimo controller USB che assicura la connessione al personal computer. Il nucleo e pressoché unico componente è uno speciale upconverter digitale che prende la banda base del multiplex DAB da trasmettere, rappresentata dal segnale I/Q generato dal computer (meglio un pc abbastanza potente, avverte Sergiy, considerata la larghezza della banda base, in alternativa si potrebbe aggiungere al circuito uno stadio di bufferizzazione) la "trasla" alle frequenze abituali inVHF - il chip in questione effettua la upconversion fino a 400 MHz - e spara il tutto in un DAC a 14 bit che funge in pratica da "trasmettitore". Non viene specificato il costo del componente fondamentale, l'Analog Device AD9957, ma il sito parla di 25 dollari per quantitativi di 100 pezzi e di 400 dollari per la evaluation board.  
Il succo del discorso è che con il circuito di Sergiy la radio digitale diventa alla portata di qualsiasi pirata, che un liceo o una università potrebbe costruirsi una stazione radio completa e aggiungervi flussi radio, lezioni a distanza, un resort turistico o la nave da crociera potrebbe avere la sua stazione delle vacanze... Insomma mille scenari che un tempo si potevano solo immaginare, fino a quando arrivava il momento di scontrarsi con i limiti fisici della tecnologia.
Beninteso, una infrastruttura di radio digitale DAB capace di offrire copertura di qualità a milioni di persone è tutta un'altra cosa. Ma la scomparsa di molte delle barriere d'accesso con cui avevamo a che fare in passato, implica comunque un nuovo modo di vedere la radiofonia nei suoi risvolti tecnici e normativi. La tecnologia è cambiata in modo radicale ed è inevitabile prima o poi adeguare processi di autorizzazione e di gestione dello spettro delle frequenze. Comunque, le scarne pagine allestite dal buon Sergiy, contengono gli schemi e le poche istruzioni necessarie per assemblare le due semplici schedine (il 9957 ha cento pin, un po' di cautela ci vuole). Anche il software va scaricato seguendo le istruzioni. Questo breve filmato You Tube riassume le operazioni necessarie per impostare le trasmissioni sul computer. Al di fuori del nostro ambito amatoriale, immagino che questa lezione di essenzialità possa essere molto utile per l'industria degli apparati. 

  

Nessun commento: