30 agosto 2010

RaiNet torna alla controllante Rai. Come e perché?

Ci vuole obiettivamente il lanternino per trovare, sul sito dell'Ufficio Stampa Rai, il comunicato con cui l'azienda dava conto, alla fine di luglio, della decisione, presa dal CdA, a "larghissima maggioranza" di avviare il processo di internalizzazione di Rai Net, la società (esterna ma controllata al 99,9%) del gruppo Rai che fa riferimento all'area editoriale Nuovi Media e si occupa della presenza del nostro ente pubblico sul Web.
Nell’odierna seduta del Consiglio di Amministrazione il Direttore Generale, Mauro Masi insieme con i quattro Vice Direttori Generali ha illustrato il documento sullo “ Stato di avanzamento del Piano Industriale 2010-2012”, fornendo un’ampia panoramica su tutti i progetti che si riferiscono ai nove “cantieri ” specifici.
Lo “Stato di avanzamento” conferma pienamente l’obiettivo del Piano di raggiungere entro la fine dell’esercizio del 2012 l’azzeramento del deficit.
In quest’ottica si ricorda che gli interventi già attuati da questa gestione in termini di minori costi e maggiori introiti, hanno permesso di recuperare circa 200 milioni di euro di risparmi effettivi.
Sempre nell’ambito del Piano Industriale sono state approvate a larghissima maggioranza le importanti proposte di internalizzazione di RAITRADE e RAI NET nella capogruppo RAI Spa.

Il comunicato in questione è l'unico a non portare la data, per fortuna è stato ripreso dalle agenzie ed è stato riportato dalla stampa e da Internet. Si riferisce a una riunione del 28 o 27 luglio. In compenso pochi, forse nessuno, hanno parlato delle motivazioni alla base della volontà di riportare Rai Net e le sue attività "in casa". Sui tempi e i meccanismi del riassorbimento non si sa ancora nulla. Non riesco a rimuovere la spiacevole sensazione che questa sia, tanto per cambiare, una decisione politica. Rai Net in questi ultimi due anni ha lavorato molto bene, a mio modesto parere. Le novità che hanno caratterizzato il portale Rai.tv sono perfettibili, ma l'immagine e il funzionamento della Rai sul Web sono cambiati in meglio, c'è più uniformità di marchio, più scelta. Sommando le attività Internet gestite direttamente da Radio Rai, i risultati sono consistenti e apprezzabili. Trattandosi della Rai vengono in mente mille interrogativi.
Che cosa può voler significare il ritorno del team guidato dall'Ad Piero Gaffuri (che è anche direttore dell'area Nuovi Media), in seno alla "controllante"? E' un riconoscimento positivo, un premio, oppure uno degli eterni tentavi di imbrigliare chi cerca di gestire il cambiamento nel rispetto dei mandati ufficiali ma con un forte grado di autonomia decisionale? Che fine farà l'attuale vertice di RaiNet, sarà riconfermato? Come proseguirà il lavoro svolto fin qui? E infine, era proprio il caso di prendere questa strada nel pieno del torpore estivo e in una fase così delicata per la politica e il governo?

3 commenti:

.mau. ha detto...

Gaffuri tra l'altro è una persona davvero valida, ci ho parlato l'anno scorso a un convegno a Padova.

Anonimo ha detto...

La Rai internalizza, imbrigliandole nella morte burocratica, le società del gruppo che rappresentano il futuro: contenuti e internet. E' stata internalizzata anche Rai Trade infatti, che ha un patrimonio umano e di contenuti inestimabile.
Andare via da questo Paese subito.

Andrea Lawendel ha detto...

E' la volta che se parto da Malpensa mi perdono la valigia.