Dopo aver trascorso tre settimane su un'isola e aver organizzato frequenti escursioni in aliscafo verso le isole vicine e la costa siciliana, mi fa molto piacere sapere che i comandanti degli aliscafi della società Snav (li prendevo regolarmente alle Eolie), sono soliti cedere il controllo della navigazione alle giovani e avvenenti passeggere. E' successo mercoledì scorso sulla linea Napoli-Capri delle 13.15 e la cosa si è venuta a sapere grazie all'immancabile filmato YouTube.
Il video riprende la bella comandante in seconda che ride e scherza fingendo (spero) di chiamare "Compamare Napoli" col radiotelefono di bordo per lanciare un mayday. Ancora più agghiaccianti sono le risate del comandante in persona - sospeso in attesa di inchiesta - mentre si premura di rassicurare la sua "vice" sul fatto che i novanta e più passeggeri a bordo non si accorgeranno della sostituzione al timone. Veramente buffo.
Anche tenendo conto delle condizioni meteo molto favorevoli e della apparente assenza di imbarcazioni vicine c'è da restare senza parole. Una imbarcazione di grosse dimensioni non è probabilmente in grado di effettuare manovre repentine e catastrofiche, ma mi pare davvero eccessivo che il pilota al quale vengono affidate le vite di decine di passeggeri e di un equipaggio possa mostrare una simile nonchalance. E' un'intera collettività che sta perdendo ogni freno, ogni capacità di considerare, oltre ai propri, gli interessi degli "altri" (tanto più se passeggeri paganti). Nel Mediterraneo sulla figura del nocchiero si sono accumulate decine di secoli di simbologie rassicuranti: una mitologia che i nostri naviganti da diporto stanno allegramente distruggendo. Del resto, sembra di capire che abbiamo definitivamente perso la capacità di sceglierci i timonieri.
3 commenti:
Non era della SNAV anche quell'aliscafo andato a sbattere sul molo di Trapani qualche anno fa?
Vecchi lupi di mare, non c'è che dire.
Ahimé no, erano quelli di Ustica Lines, e gli incidenti sono avvenuti per due anni di seguito, nello stesso punto. Lupanari, altro che lupi di mare.
Mi correggo parzialmente: nel 2008 si è schiantato l'Ettore Morace della Ustica Lines e nel 2007 il Giorgione della Siremar. Quest'ultima è una compagnia pubblica, al centro di grosse polemiche per il probrabile fallimento della casa madre Tirrenia.
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