A cavallo tra novembre e dicembre la Francia ospiterà due eventi di grande interesse per i cultori del linguaggio radiofonico, dell'arte del suono e della parola e delle fertili contaminazioni tra vecchi e nuovi media. Il primo appuntamento sarà a Parigi dal 26 al 28 novembre, dove il GRER, Groupe de recherches et d'études sur la radio, organizza un convegno intitolato "Vers la post radio". Sto scorrendo il programma in PDF e sono ammirato per la ricchezza dei temi trattati e la qualità dei relatori chiamati a discutere sul presente della programmazione radiofonica e sulle relazioni tra radio e Internet. Posso anche vantarmi di avere, tra i moderatori che animeranno le tavole rotonde di Vers la post radio, un fedele lettore di Radiopassioni: l'amico ticinese Albino Pedroia, docente della Sorbona e grande studioso di radio, presiederà alla discussione sul tema Présent et futurs de la radio, la vision des professionnels. Potete leggere le anticipazioni dell'evento su sito GRER e sul blog della manifestazione.
Da Parigi alla piovosa Bretagna, a Brest, proprio dove secondo Prévert il pleuvait sans cesse, per la settima edizione di Longueur d'Ondes, il "festival della radio e dell'ascolto", organizzato dal 3 al 6 dicembre. La locandina completa della manifestazione è già disponibile sul sito ufficiale e si può scaricare in PDF qui. Di che cosa di parla a Longueur? Di testi e elaborazioni musicali e sonore per la radio, ovviamente, attraverso uno schema che intreccia seminari e sessioni di ascolto. Associato al festival c'è anche un premio per le migliori produzioni indipendenti: l'obiettivo esplicito è privilegiare i lavori forniti da radio locali, associative e persino Web radio.
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