Sto ascoltando da Radio 3 l'intervista a Delfina Licata di Dossier Caritas/Migrantes, caporedattrice del Rapporto Italiani nel Mondo, un volumone di oltre 500 pagine curato dalla Fondazione Migrantes e giunto alla quarta edizione. Questa mattina Delfina ha presentato il nuovo Rapporto 2009, come sempre ricchissimo di dati: una ricerca meticolosa - e sul campo - sull'emigrazione italiana all'estero, tra motivazioni, bisogni, necessità, ricordi, contatti, nostalgie e rifiuto di tornare. E' una lettura, questa del Rapporto che una nazione civile dovrebbe rendere obbligatoria nelle scuole. Invece l'unica cosa a essere istituzionalizzata, qui in Italia, è l'oblio delle sofferenze patite da emigrati. Solo una totale amnesia può giustificare l'infantile cattiveria con cui ci accaniamo oggi contro chiunque arrivi qui pieno di guai, povertà e speranze. Lo stesso bagaglio che ci portavamo, ci portiamo dietro noi quando lasciamo, forse per sempre, i nostri confini. Stamane su un'altra stazione radio ascoltavo un tentativo purtroppo sfumato di collegamento con il comune bresciano di Coccaglio, diventato famoso in queste ore per l'illuminata decisione della nuova giunta leghista di celebrare un Natale in bianco. L'operazione "White Christmas" prevede che entro il 25 dicembre tutti gli immigrati che non avranno rinnovato il permesso di soggiorno, dovranno andarsene da Coccaglio. Raus, come si diceva ai bei tempi. Sarà che sono fatto molto male rispetto alle moderne esigenze anti-buoniste, ma trovo lo spirito "natalizio" di questa iniziativa raggelante. Ho avuto spesso modo di discutere di queste cose, anche nei commenti qui su RP e c'è chi mi fa rilevare quanto io sia poco pragmatico e idealista nell'affrontare un problema serio come le ricadute criminali dell'immigrazione (come se l'emigrazione di Al Capone non avesse comportato problemi). Ho sempre risposto che il problema del nostro razzismo mi sembra decisamente più grave e temo che non sia facile convincere tutti quelli che ribattono "non sono razzista ma...". Un ma che pesa come un macigno sulla mia distorta mentalità di mezzosangue.
Tornando al Rapporto Italiani nel Mondo, fareste bene a scaricare la scheda preparata per noi giornalisti con un estratto di tutte le cifre. C'è anche un piccolo paragrafo dedicato ai media radiotelevisivi che, nel mondo, parlano almeno in parte in lingua italiana, una lingua amatissima all'estero, così come lo è, forse al di là dei suoi veri meriti, questa nazione felice e infelicissima al tempo stesso. Il nostro Ministero degli Esteri recensisce quasi 500 stazioni radio. Potete consultare questo ricco database, dove tutte le emittenti sono classificate con una scheda dettagliata (chissà chi ha curato questo bellissimo lavoro) a questo indirizzo Web: http://89.97.214.125/media/rd_index.asp.
Tornando al Rapporto Italiani nel Mondo, fareste bene a scaricare la scheda preparata per noi giornalisti con un estratto di tutte le cifre. C'è anche un piccolo paragrafo dedicato ai media radiotelevisivi che, nel mondo, parlano almeno in parte in lingua italiana, una lingua amatissima all'estero, così come lo è, forse al di là dei suoi veri meriti, questa nazione felice e infelicissima al tempo stesso. Il nostro Ministero degli Esteri recensisce quasi 500 stazioni radio. Potete consultare questo ricco database, dove tutte le emittenti sono classificate con una scheda dettagliata (chissà chi ha curato questo bellissimo lavoro) a questo indirizzo Web: http://89.97.214.125/media/rd_index.asp.
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