Ricevo dalle amiche dello studio di pubbliche relazioni Meridian Communications l'invito alla presentazione di una opera "video acustica" digitale intitolata A Quattro Mani, apparsa nella collana Politecnica-Arte per conto del Gruppo Maggioli, un gruppo specializzato in servizi e editoria per la Pubblica Amministrazione,. I testi e le immagini di questo lavoro sono di Giorgio Riva, artista multimediale, le musiche sono del compositore Francesco Rampichini. Quest'ultimo ha un background molto interessante di "sound designer" e ho proposto una disciplina, la acusmetria, che si prefigge di trasformare in suoni le forme geometriche. Rampichini è anche curatore di un testo presso Franco Angeli e il suo sito Web Musik Atelier è molto informativo. All'opera che verrà presentata domani, venerdì 27 novembre alle 18.30, alla Triennale di Milano, ha partecipato anche un programmatore, Massimo Bordoli, autore di un particolare software di composizione chiamato Giomax Diacron.
Il Software diventa arte: Maggioli Editore presenta "A QUATTRO MANI"
opera video-acustica in dieci quadri
Venerdì 27 novembre 2009, ore 18,30
Triennale di Milano, Salone d’Onore (1° piano) – V.le Alemagna 6, Milano
opera video-acustica in dieci quadri
Venerdì 27 novembre 2009, ore 18,30
Triennale di Milano, Salone d’Onore (1° piano) – V.le Alemagna 6, Milano
Testi e immagini di Giorgio Riva, musiche di Francesco Rampichini.
Introduce Silvana Annicchiarico, Direttore Triennale Design Museum.
Milano, 23 Novembre 2009. Musica e pittura si incontrano nel mondo digitale dotandosi per la prima volta di una comune sintassi incrociata. Quando le fonti dei suoni vengono mosse nello spazio prospettico e le immagini si articolano e si trasformano nel tempo, vengono a cadere i tradizionali confini tra musica e pittura, perché la musica conquista le articolazioni dello spazio e la pittura acquisisce i flussi temporali del ritmo. Nei processi della composizione incrociata può essere il pittore che dà il “la” al musicista, oppure viceversa. Si produce in ogni caso un articolato intreccio di segni che conducono a una dimensione terza, che non è non più solo musica, né solo pittura, ma flusso di espressioni bimodali.
Giorgio Riva e Francesco Rampichini si incontrano nel 1998 al Politecnico di Milano dove svolgono corsi come docenti incaricati. A QUATTRO MANI origina da due linee di ricerca che per anni hanno avuto svolgimenti separati, senza che gli autori sapessero di avere intenti convergenti. "Abbiamo scoperto con sorpresa che stavamo componendo con linguaggi coniugabili: le immagini metamorfiche scaturivano da matrici informatiche programmate per scandire forme tanto nello spazio, quanto nel tempo; le musiche acusmetriche uscivano da fonti capaci di muoversi nello spazio in sequenze temporali". Nel 2004 decidono di cimentarsi in una composizione comune, a partire da un canovaccio di immagini metamorfiche (INFOPLASMA, 2000) che Riva aveva dedicato alla mitologia greca. E poiché nessun software esistente è risultato idoneo alla sintassi video-acustica, Riva, con l’ingegnere informatico Massimo Bordoli, ha concepito e messo a punto il software GIOMAX-DIACRON, che rappresenta un’assoluta novità nel campo.
L’opera A QUATTRO MANI, edita nella collana Politecnica (Arte) di Maggioli Editore, si presenta come un cofanetto formato 14x12,5 che comprende 6 pagine di presentazione e una chiavetta USB, contenente il software e l'opera in italiano, inglese, francese.
Per scaricare "Canoni a perno eccentrico", esempio dimostrativo dei quadri dell'opera, cliccare qui sul sito Maggioli.
Giorgio Riva e Francesco Rampichini si incontrano nel 1998 al Politecnico di Milano dove svolgono corsi come docenti incaricati. A QUATTRO MANI origina da due linee di ricerca che per anni hanno avuto svolgimenti separati, senza che gli autori sapessero di avere intenti convergenti. "Abbiamo scoperto con sorpresa che stavamo componendo con linguaggi coniugabili: le immagini metamorfiche scaturivano da matrici informatiche programmate per scandire forme tanto nello spazio, quanto nel tempo; le musiche acusmetriche uscivano da fonti capaci di muoversi nello spazio in sequenze temporali". Nel 2004 decidono di cimentarsi in una composizione comune, a partire da un canovaccio di immagini metamorfiche (INFOPLASMA, 2000) che Riva aveva dedicato alla mitologia greca. E poiché nessun software esistente è risultato idoneo alla sintassi video-acustica, Riva, con l’ingegnere informatico Massimo Bordoli, ha concepito e messo a punto il software GIOMAX-DIACRON, che rappresenta un’assoluta novità nel campo.
L’opera A QUATTRO MANI, edita nella collana Politecnica (Arte) di Maggioli Editore, si presenta come un cofanetto formato 14x12,5 che comprende 6 pagine di presentazione e una chiavetta USB, contenente il software e l'opera in italiano, inglese, francese.
Per scaricare "Canoni a perno eccentrico", esempio dimostrativo dei quadri dell'opera, cliccare qui sul sito Maggioli.
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