Non è facile di questi tempi riuscire ad organizzare un convegno su problematiche inflazionate come il copyright nell'era digitale e tenere - per sette ore buone - sempre molto elevato il livello della discussione e ben desta l'attenzione del pubblico. Ci sono riusciti brillantemente Juan Carlos De Martin, Philippe Aigrain, Marco Ricolfi e tutto lo staff del centro NEXA, Centre for Internet & Society, allestendo un menu di interventi sul diritto d'autore digitale, il Creative Commons, il Copy.left, l'open access e altre articolazioni di ciò che possiamo classificare sotto l'ampio dominio della network neutrality. Oltre a essere risultato particolarmente istruttivo, il convegno mi è sembrato felicemente pervaso dell'autentico spirito della Rete nell'affrontare la materia della condivisione, la keyword più utilizzata dell'intera giornata.
Gli speaker hanno affrontato una quantità di implicazioni dell'accesso ai contenuti digitali e della loro condivisione su infrastrutture IP. Si è parlato appunto di revisione e ampliamento della normativa (vecchia di trecento anni) sul copyright, di creatività condivisa, di open access nella ricerca e nelle pubblicazioni scientifiche (pubblicazioni, è bene ricordarlo, che contribuiscono a determinare la reputazione e la qualità di ricercatori e docenti universitari). Ma soprattutto si è parlato di una nuova visione dell'economia, della proprietà, della politica, dell'etica. In una parola di un mondo che smette finalmente di mettere al centro di tutto il possesso e il profitto economico legato a tale possesso (di una materia prima, di una struttura produttiva, di un bene artistico e intellettuale), spostando l'attenzione sulle nostre qualità di esseri umani, sul valore - anche economico, per carità - che la nostra conoscenza, la nostra creatività possono generare in un mercato basato su regole del tutto nuove, più eque e sostenibili.
Marco Ciurcina ha per esempio illustrato il concetto di licenza collettiva che potrebbe aiutarci a risolvere i problemi di legalità dei contenuti veicolati attraverso reti di file sharing peer-to-peer, facendo emergere a vantaggio di tutti un mercato oggi inesistente. Proprio alla fine della giornata due protagonisti italiani sulla scena della musica su Internet, DJ Pony (Feelgoodproductions) e DJ ENIAC (Fabio Battistetti di Chewz.net), hanno parlato di net labelism, nuovi modelli di business per la musica nell'era successiva alla "morte del disco" e anche di Web radio.
Ho pubblicato l'intero audio del convegno Torinese in tre parti disponibili in condivisione su questa cartella di Mediafire. L'estratto con l'intervento di DJ Pony e DJ ENIAC si trova in questo file separato. Immagino che sul sito della conferenza verranno messi a disposizione altri materiali. Nel clip qui in basso Juan Carlos spiega il concetto di neutralità della rete.
Gli speaker hanno affrontato una quantità di implicazioni dell'accesso ai contenuti digitali e della loro condivisione su infrastrutture IP. Si è parlato appunto di revisione e ampliamento della normativa (vecchia di trecento anni) sul copyright, di creatività condivisa, di open access nella ricerca e nelle pubblicazioni scientifiche (pubblicazioni, è bene ricordarlo, che contribuiscono a determinare la reputazione e la qualità di ricercatori e docenti universitari). Ma soprattutto si è parlato di una nuova visione dell'economia, della proprietà, della politica, dell'etica. In una parola di un mondo che smette finalmente di mettere al centro di tutto il possesso e il profitto economico legato a tale possesso (di una materia prima, di una struttura produttiva, di un bene artistico e intellettuale), spostando l'attenzione sulle nostre qualità di esseri umani, sul valore - anche economico, per carità - che la nostra conoscenza, la nostra creatività possono generare in un mercato basato su regole del tutto nuove, più eque e sostenibili.
Marco Ciurcina ha per esempio illustrato il concetto di licenza collettiva che potrebbe aiutarci a risolvere i problemi di legalità dei contenuti veicolati attraverso reti di file sharing peer-to-peer, facendo emergere a vantaggio di tutti un mercato oggi inesistente. Proprio alla fine della giornata due protagonisti italiani sulla scena della musica su Internet, DJ Pony (Feelgoodproductions) e DJ ENIAC (Fabio Battistetti di Chewz.net), hanno parlato di net labelism, nuovi modelli di business per la musica nell'era successiva alla "morte del disco" e anche di Web radio.
Ho pubblicato l'intero audio del convegno Torinese in tre parti disponibili in condivisione su questa cartella di Mediafire. L'estratto con l'intervento di DJ Pony e DJ ENIAC si trova in questo file separato. Immagino che sul sito della conferenza verranno messi a disposizione altri materiali. Nel clip qui in basso Juan Carlos spiega il concetto di neutralità della rete.
1 commento:
Al seguente link potrete visionare il servizio sulla tavola rotonda sui temi etica ed economia, tenutasi in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico all'università Luspio.
http://www.uniroma.tv/?id_video=17989
Ufficio Stampa di Uniroma.TV
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