Sono nato prima della costruzione del muro di Berlino e nel 1981, quando il muro "festeggiava" i suoi primi 20 anni, in agosto, visitavo per la prima volta quella città. Sono in tutti i sensi un figlio della guerra che quel muro si ostinava a ribadire, in quella città si incrociavano, nel bene e nel tragico male le vicende della mia famiglia paterna e per alcuni versi quelle dell'altra parte di famiglia. Berlino e il suo muro mi fecero una grande impressione perché la mia generazione, o almeno il mio caso personale e quello di tanti altri, porta dentro di sé, da sempre e per sempre, un piccolo pezzo di città divisa, di terra di nessuno, di filo spinato.
Otto anni dopo quella prima visita e diversi mesi dopo il crollo del muro nel novembre del 1989, ascoltavo alla radio la cronaca dalla riunione conclusiva del parlamento della DDR. Con il muro si sgretolò gradualmente tutto il resto, incluse Stimme der DDR e le altre emittenti del famoso "blocco orientale" o almeno quasi tutte le loro trasmissioni in lingua italiana. Quasi non mi sembra che sia trascorso tanto tempo, dopotutto sono poco più di 28 anni da quella mia prima visita berlinese. Eppure tutto è molto, molto cambiato, fuori di me.
Per riandare a quei tempi così vicini e lontani vi suggerisco tre siti realizzati dalle stazioni radiotelevisive tedesche. Mauerfall vor 20 Jahren di Rundfunk Berlin-Brandenburg, Damals in der DDR progetto congiunto di MDR e WDR e soprattutto Chronik der Mauer di Deutschlandradio e altri enti federali. Bellissimo l'archivio sonoro realizzato da quest'ultimo sito, nella sezione Materiali. Una fantastica raccolta di spezzoni classificati per anno e per mese dal 1961 al 1990. Forse la testimonianza più toccante sono i pochi secondi della conferenza stampa del 9 novembre del 1989 in cui Günther Schabowski annunciava, con un tono da burocrate appena incrinato dall'emozione, che le frontiere verso la Germania Ovest erano tutte aperte. E che per milioni di morti i figli della la Seconda guerra mondiale, forse, era arrivata un po' di pace.
Otto anni dopo quella prima visita e diversi mesi dopo il crollo del muro nel novembre del 1989, ascoltavo alla radio la cronaca dalla riunione conclusiva del parlamento della DDR. Con il muro si sgretolò gradualmente tutto il resto, incluse Stimme der DDR e le altre emittenti del famoso "blocco orientale" o almeno quasi tutte le loro trasmissioni in lingua italiana. Quasi non mi sembra che sia trascorso tanto tempo, dopotutto sono poco più di 28 anni da quella mia prima visita berlinese. Eppure tutto è molto, molto cambiato, fuori di me.
Per riandare a quei tempi così vicini e lontani vi suggerisco tre siti realizzati dalle stazioni radiotelevisive tedesche. Mauerfall vor 20 Jahren di Rundfunk Berlin-Brandenburg, Damals in der DDR progetto congiunto di MDR e WDR e soprattutto Chronik der Mauer di Deutschlandradio e altri enti federali. Bellissimo l'archivio sonoro realizzato da quest'ultimo sito, nella sezione Materiali. Una fantastica raccolta di spezzoni classificati per anno e per mese dal 1961 al 1990. Forse la testimonianza più toccante sono i pochi secondi della conferenza stampa del 9 novembre del 1989 in cui Günther Schabowski annunciava, con un tono da burocrate appena incrinato dall'emozione, che le frontiere verso la Germania Ovest erano tutte aperte. E che per milioni di morti i figli della la Seconda guerra mondiale, forse, era arrivata un po' di pace.
1 commento:
Anche France Culture, uno dei più bei canali radiofonici culturali europei, rende disponibile una notevole mole di matreriali sul ventesimo anniversario della caduta del muro. Oltre al sito Radio France fait le mur rimando al progetto che ha iniziato a dipanarsi dallo scorso gennaio e prevede la stesura di un radiodramma ispirato a questo epocale evento: France Culture sta seguendo passo passo la stesura di questo testo e così possiamo fare noi attraverso le pagine di questo dossier.
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