30 novembre 2009

D-Wave 100 Uniwave: il DRM è in vendita, ma delude

Non sembra partire molto bene il ricevitore per il sistema Digital Radio Mondiale della francese Uniwave. Dopo la mia richiesta relativa a una data di disponibilità al pubblico l'azienda francese mi aveva inviato quattro riferimenti a distributori tedeschi e due soli di loro lo hanno in catalogo, ma solo in pre-ordine. Così è risultato sorprendente il post di un utente del forum del sito ufficiale del consorzio DRM (che peccato che l'amministratore abbia disabilitato la possibilità di iscriversi al forum: così non si può più intervenire) che ha riferito di aver appena ricevuto l'Uniwave D-Wave 100 dal suo distributore australiano, AvComm. Una radio DRM così attesa in tutto il mondo si può dunque ordinare in Australia al misero prezzo di 499 dollari australiani, pari a circa 300 euro, immagino senza spese di spedizione.
Il primo cliente americano del D-Wave 100 si chiama Fredric Einstein (sic) e ha scritto una breve recensione del suo acquisto. Non è una recensione lusinghiera, sembra che la sensibilità in onde medie e corte analogiche sia pessima e ci sono seri problemi di ergonomia in una radio che può solo fare scansioni e accetta la frequenza DRM da sintonizzare solo da tastiera. Non è possibile neppure sintonizzare prima in onde corte analogiche e poi commutare in DRM. In modalità digitale la ricezione sembra essere più soddisfacente ma Fredric scrive di aver provato, negli USA, solo la frequenza canadese di Sackville. Naturalmente non ho modo di sapere se la recensione sia veritiera, ma questo è quello che è apparso sul forum:
I have purchased a UniWave from the Australian dealer (Michael Cratt at AvComm). I received the radio on Nov. 28th in good condition. Michael shipped it Nov 23rd, so it took less than 5 days to receive it here in Ohio. The cost was about $500 USD including shipping. It was an insane purchase, but I love DRM and I'm kind of an early adopter of stuff, so it was worth it
to me. So far, the radio is a huge disapointment. DRM reception is okay. AM/FM/Shortwave reception is horrid!

1) DRM reception is okay. I heard the tail-end of the Vatican Radio transmission on 9800 from Sackville(actually, only "Chistus Vincent" -- the interval signal), but the UniWave captured and received the signal very well from 2125 UTC. The RCI broadcast starting at 2200 on 9800 came in very well.
2) Ergonomically, the thing is a nightmare. You must enter the shortwave frequency in kHz or scan. There's no "tuning".
3) AM sensitivity is terrible. It barely captures WLW 700 kHz from 30 miles away.
4) Shortwave sensitivity is acceptable. Shortwave is a different "mode" than DRM. You can't just "tune" shortwave and then go into DRM mode. You have to "search".
5) Battery life is TERRIBLE!
6) Don't waste your time or money on this Chinese piece of garbage. It's a lousy AM/FM/Shortwave receiver and only a halfway decent DRM receiver. If it were able to TUNE shortwave and then go into DRM mode it would be okay, but it can do neither.
Se quanto scritto da Einstein sarà confermato da altri "early adopter", Uniwave dovrà tornare a lavorare sul suo software di gestione. Forse il D-Wave è stato concepito apposta per un pubblico diverso, non per gli smanettoni come noi, proprio per incentivare l'uso delle onde corte digitali come medium moderno e "alternativo". Ma a meno che la funzione di scan non sia molto sofisticata, non vedo come la descrizione dell'attuale ergonomia possa rientrare nella mentalità di qualunque tipo di ascoltatore, smanettone o semplice interessato ai contenuti. Inoltre, se una radio parte facendo della multimodalità un punto di forza, non i pare neppure il caso di rendere la ricezione delle frequenze analogiche così insoddisfacente. Anche nella prospettiva di un ipotetico incremento del numero di ore di trasmissione in DRM, non si capisce a chi possa servire una radio che ascolta solo quello. Infine, com'era lecito attendersi, l'autonomia del D-Wave con le batterie viene definita molto scarsa (il termine originale è un po' forte).
Nel frattempo il sito Web di Uniwave ha annunciato ufficialmente la disponibilità. Trovate a questa pagina la lista di distributori in tutto il mondo. Dopo qualche click-through ci si accorge che per il momento il D-Wave o non è nei cataloghi o risulta solo prenotabile.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sempre stato scettico riguardo il drm, e lo sono ancora di più.
Dai test fatti con il mio sdr... per una buona decodifica serve una quantità di segnale paurosa, e un ricevitore del genere, primo della sensibilità adeguata, non credo serva a molto.
Ma la domanda è: vada per il ricevitore, ma in fondo, il drm, chi lo ascolta? O meglio, a parte gli ingegneri e qualche "sperimentatore", chi altro lo fa?

Andrea Lawendel ha detto...

Qualche tempo fa parlavo di DRM con un ingegnere di RAIWay, il braccio infrastrutturale della RAI che gestisce anche la sperimentazione del DRM in onde medie in Italia. Quando gli dicevo che l'ascolto analogico di Radio New Zealand dava risultati molto migliori rispetto a soglie di comprensibilità reali del segnale DRM praticamente pari a zero, mi guardava come se fossi matto. Secondo lui la Nuova Zelanda non poteva semplicemente essere ascoltata a tali distanze con un livello di segnale degno di tale nome. L'ingegnere parte da un suo punto di vista. Il DXer da un altro. Il potenziale ascoltatore di programmi radiofonici internazionali, analogici o digitali, da un altro ancora. Non è facile trovare un punto di incontro. Sembra ormai assodato (e parlo da un punto di vista ingegneristico) che su percorsi propagativi ionosferici la modulazione DRM dà risultati molto deludenti. I decoder funzionano solo con rapporti segnale/rumore molto elevati e questo sulle onde corte è possibile solo con determinati rapporti di potenza emittente e distanza. Oggi quel poco che resta delle onde corte prevede l'uso di impianti trasmissivi il più possibile vicini al target, ma forse questo non basta.
Un altro punto di discussione comune si può trovare sul mercato dei ricevitori, dove si devono individuare i modi di accontentare l'ascoltatore generico e quello più appassionato, tecnico. Finora col DRM questo non è successo e da quello che leggo sul ricevitore Uniwave si rischia solo che il D-Wave 100 determini un ulteriore reazione di rigetto.

Unknown ha detto...

Personalmente, ho fatto ascolti interessanti e di buona qualita' con un Morphy Richards su emittenti come BBC-DW, RTL, BR5...
Al DRM mancano una vera progettualita', promozione e marketing. Sarebbe ora che smettessero di occuparsene gli ingegneri e cominciassero ad occuparsene creativi e pubblicitari.
Hai visto come hanno fatto con il DTT? Una porcheria tecnologica, ma te la impongono a forza e alla fine diventa lo standard.
Certo... se magari costruissero delle radio DRM piu' pratiche da usare, a prezzi contenuti e ben pubblicizzate, la cosa potrebbe decollare.