Quelli che si lamentano per la "draconiana" severità della nostrana legge sulla par condicio (in genere sono gli stessi che controllano una spudorata quota di canali televisivi e mezzi di comunicazione e vengono pure eletti per questo), dovrebbero leggere e meditare sulla storia di James Whale, popolare commentatore sportivo a TalkSport, network per cui Whale ha lavorato negli ultimi 13 anni, fin dalla fondazione. La dovrebbero leggere anche quelli che oggi, con Enzo Biagi nella tomba e impossibilitato a replicare, esercitano il loro agiato mestiere di tuttologi televisivi sostenendo a gran voce - che non mi pare di aver ascoltato quando Biagi era vivo e tenuto sbrigativamente lontano dal suo mestiere con il metodo più servile e schifoso possibile: la proposta di una soluzione "alternativa" e umiliante - che lo stesso Biagi non fu mai cacciato dalla RAI col famoso decreto bulgaro.
Oggi TalkSport ha annunciato il licenziamento di Whale, reo di aver invitato i suoi ascoltatori, nei giorni della campagna elettorale, a votare per Boris Johnson, candidato alla poltrona di sindaco di Londra. In Gran Bretagna un regolamento dell'OFCOM proibisce esplicitamente ai commentatori radiotelevisivi di esprimere qualsiasi parere politico durante le elezioni. Chi lo fa, deve essere licenziato.
I mezzi di comunicazione sono anche strumenti di consenso politico e una democrazia matura come quella britannica si rende conto che il parere di una personalità mediatica molto seguita e rispettata, può influire in modo improprio sulle decisioni prese dagli elettori. Non parliamo poi delle regole che in una democrazia matura impediscono a una stessa persona di controllare troppi canali mediatici e che mettono mano (metaforicamente) alla pistola quando il proprietario dei media si candida alle elezioni.
I mezzi di comunicazione sono anche strumenti di consenso politico e una democrazia matura come quella britannica si rende conto che il parere di una personalità mediatica molto seguita e rispettata, può influire in modo improprio sulle decisioni prese dagli elettori. Non parliamo poi delle regole che in una democrazia matura impediscono a una stessa persona di controllare troppi canali mediatici e che mettono mano (metaforicamente) alla pistola quando il proprietario dei media si candida alle elezioni.
'Vote Boris' radio presenter sacked
Radio presenter James Whale has been sacked following complaints about him urging listeners to vote for Boris Johnson in London's mayoral elections.
Ofcom is investigating comments made in Whale's broadcast on TalkSport on March 20.
A spokeswoman for the regulator said it is looking into three complaints.
TalkSport, which carried out its own investigation, said in a statement that Whale's contract had been terminated after a breach of the Ofcom Broadcasting Code regarding due impartiality.
The statement said: "It's very unfortunate. We have investigated the matter and after serious consideration, the station reached the decision that there was a clear breach of the rules and that we had no choice but to terminate his contract.
"James Whale is guilty of a gross error of judgment which we found to be totally unacceptable. Ofcom received a number of complaints following Whale's broadcast on March 20.
"Talksport has acknowledged the seriousness of the complaints received, does not excuse the content of the broadcast and has told Ofcom that it has taken steps to prevent this happening again.
"The matter is still under investigation by Ofcom so it would be inappropriate to comment any further on the details of the complaints."
The radio and television broadcaster has presented late night phone-in programmes for decades, starting on Metro Radio in Newcastle.
The 56-year-old presenter's agent Stuart Hobday told the BBC that Whale was "deeply disappointed", adding: "He's spent 13 happy years at TalkSport. He's saddened at the way this has happened and it's come as a huge shock."
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