Non è possibile accedere in questo momento al sito di Future Networks, l'impero mediatico della famiglia libanese Hariri che è anche il braccio propagandistico del movimento politico guidato da Saad, figlio del fondatore Rafik ex primo ministro libanese assassinato in uno spettacolare attentato con autobomba da possibili agenti siriani. La stazione televisiva Future Tv, che ha anche un canale satellitare molto popolare, e la stazione radiofonica Orient, sono state prese di mira dagli estremisti islamici armati di Nasrallah. Il Daily Star quotidiano di Beirut pubblica questo lungo reportage di AFP sulla questione. Curioso leggere esplicitamente del parallelo tra le famiglie Hariri e Berlusconi. In effetti anche Hariri costruì la sua fortuna televisiva con i soldi guadagnati col mattone durante la ricostruzione del dopo-guerra civile.
La situazione attuale in Libano è esplosa dopo che il governo di Siniora aveva annunciato le proprie intenzioni di affrontare la delicatissimo questione dell'infrastruttura telefonica "segreta" di Hezbollah, il partito dell'opposizione guidato da Nasrallah. Come dire, l'Iran che dopo il parziale fallimento siriano vuole prendere il potere in uno stato al confine di Israele. Una rete telefonica clandestina ma forte di quasi centomila linee-abbonati, scrive sull'Independent nella sua bellissima corrispondenza di ieri Robert Fisk.
A mezzogiorno di ieri, secondo l'ottimo NOW Lebanon, la milizia di Hezbollah stava smantellando le antenne di Future Tv e anche la stazione FM Radio Sevan, della comunità armena, era in fiamme. E anche se ieri in serata era arrivata la notizia di una tregua tra esercito regolare e miliziani dell'opposizione, il Libano, come dice Frisk, continua a "vivere e respirare" crisi e le drammatiche giornate narrate dai telegiornali sono solo quelle dell'ultimo (in ordine cronologico, ma non certo nel senso stretto del termine) degli infiniti teatri di scontro che vedono contrapposta l'intera politica occidentale e le forze contrarie che dominano in Medio Oriente.
In passato il Libano è stato anche un esempio di come si può convivere in armonia, un'arte che non sembra più piacere a nessuno, neanche a fronte degli evidenti vantaggi economici che in genere una prospera convivenza riesce ad assicurare. La diversa composizione etnica, linguistica e religiosa di questo crogiuolo mediorientale, si riflette evidentemente nei suoi media radiotelevisivi. Famiglie, partiti, fazioni, milizie, spesso rappresentate da una emittente. Questa è la pagina libanese della North Africa and Middle East FM List di Mike Fallon, ma ho trovato un interessante sezione sulle radio nel portale LebWeb. La radio di Hezbollah, Al Nour (nessuno si è permesso di spegnerla) si può raggiungere su questo indirizzo. Ora tutto questo rischia ancora una volta di prendere tristemente fuoco.
La situazione attuale in Libano è esplosa dopo che il governo di Siniora aveva annunciato le proprie intenzioni di affrontare la delicatissimo questione dell'infrastruttura telefonica "segreta" di Hezbollah, il partito dell'opposizione guidato da Nasrallah. Come dire, l'Iran che dopo il parziale fallimento siriano vuole prendere il potere in uno stato al confine di Israele. Una rete telefonica clandestina ma forte di quasi centomila linee-abbonati, scrive sull'Independent nella sua bellissima corrispondenza di ieri Robert Fisk.
A mezzogiorno di ieri, secondo l'ottimo NOW Lebanon, la milizia di Hezbollah stava smantellando le antenne di Future Tv e anche la stazione FM Radio Sevan, della comunità armena, era in fiamme. E anche se ieri in serata era arrivata la notizia di una tregua tra esercito regolare e miliziani dell'opposizione, il Libano, come dice Frisk, continua a "vivere e respirare" crisi e le drammatiche giornate narrate dai telegiornali sono solo quelle dell'ultimo (in ordine cronologico, ma non certo nel senso stretto del termine) degli infiniti teatri di scontro che vedono contrapposta l'intera politica occidentale e le forze contrarie che dominano in Medio Oriente.
In passato il Libano è stato anche un esempio di come si può convivere in armonia, un'arte che non sembra più piacere a nessuno, neanche a fronte degli evidenti vantaggi economici che in genere una prospera convivenza riesce ad assicurare. La diversa composizione etnica, linguistica e religiosa di questo crogiuolo mediorientale, si riflette evidentemente nei suoi media radiotelevisivi. Famiglie, partiti, fazioni, milizie, spesso rappresentate da una emittente. Questa è la pagina libanese della North Africa and Middle East FM List di Mike Fallon, ma ho trovato un interessante sezione sulle radio nel portale LebWeb. La radio di Hezbollah, Al Nour (nessuno si è permesso di spegnerla) si può raggiungere su questo indirizzo. Ora tutto questo rischia ancora una volta di prendere tristemente fuoco.
Opposition gunmen seize control of Hariri's media empire
By Agence France Presse (AFP)
Saturday, May 10, 2008
BEIRUT: Militants allied with the opposition on Friday forced the shutdown of all media operations belonging to the family of majority leader and billionaire tycoon Saad Hariri. The closure - which came as opposition fighters routed Sunni loyalists of the government - concerned one satellite news channel, two regular television stations, a newspaper and a radio station.
The media empire which was launched by Hariri's father, Rafik Hariri, the billionaire former prime minister who was assassinated in February 2005 in a massive Beirut seafront car bombing. The slain former Prime Minister rose from humble beginnings to command an empire that included flagship construction company Saudi-Oger, real estate developer Solidere, banks and other companies - turning everything he touched into gold.
His business activities and his rise as an influential Middle East political leader often won the elder Hariri comparisons with Italy's billionaire politician Silvio Berslusconi who also sits atop a huge business and media empire.
Future Television was launched in February 1993 at the height of Lebanon's post-war reconstruction frenzy, when Hariri was also busy in multi-billion-dollar ventures to rebuild Beirut's war-devastated city center.
The guns of the 1975-1990 Civil War had gone silent only three years earlier and the new high-tech television offered a wide scope of family programmes, variety shows as well as news.
In 1994 Future Television launched a trial satellite broadcasting - Future International - that also proved very popular with Arab audiences.
In less than a year, Future International grew to become one of the leading Arab satellite stations gathering the highest audience ratings in the Gulf, Egypt and the Levant," according to Future Television Web site. "Like Future Television, Future International is a family TV that promotes Lebanon as a place for reconstruction, civilization, prosperity, coexistence, fun and good times."
Future Television restructured its ownership in 1996 and "now has around 90 new shareholders, all from the Lebanese business, social and media elite."
That same year it set up a Web site on the Internet, the first by a Lebanese television.
The television expanded yet again in December 2007 when it launched Future News, a 24/hour, which broadcasts news in Turkish and Armenian as well as Arabic, English and French.
The Hariri family also moved into radio in February 1995, setting up Radio Orient which began broadcasting from Beirut before moving onto a new base in Paris.
Like the television, Radio Orient focuses on news from and about the Arab world, and Lebanon in particular, broadcasting in English and French as well as Arabic.
Al-Mustaqbal newspaper was also founded in 1995 and continues to serve as the mouthpiece of Hariri's Future movement. - AFP
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