Io continuo a gettare sassi, chissà mai che qualcuno in questa landa desolata raccolga le idee che arrivano da diverse esperienze radiofoniche e regolatorie. L'altro giorno parlavo con Marco Cavestro di RTL 102.5, che sosteneva come l'esperienza delle stazioni commerciali italiane non smetta di suscitare interesse in altre nazioni. La radio italiana, come la moda, è creativa e professionale. Sarà vero, non vorrei essere inutilmente polemico e oltretutto per me è difficile giudicare quando i contenuti sono in misura preponderante musicali e ispirati a un tipo di musica che frequento poco, per limiti di età e interessi rivolti altrove. Sulla professionalità non si discute, ma quando mi sintonizzo su un network radiofonico commerciale non sempre riesco a divertirmi quando il programma sembra fatto per divertire e non riesco a interessarmi quando l'evidente intenzione dei conduttori è interessare. Viceversa, la mia esperienza di contenuti radiofonici su scala internazionale mi dice che altrove ci sono assoluti casi di eccellenza. In particolare nel contesto dell'emittenza pubblica, terreno in cui siamo a mio parere sempre più deficitari. Ancora una volta, non è facile fare confronti perché il caso dei network radiofonici nazionali e regionali italiani, così numerosi, è abbastanza unico in Europa e nel mondo. Ma i miei amici produttori radiofonici ammetteranno che questa diversità è troppo spesso solo numerica. I contenuti tendono in gran parte a convergere su standard qualitativi solo discreti e tutti trasmettono sempre le stesse cose.
Quando poi uno punta il ricevitore o il browser verso il mondo, saltano fuori i casi come l'Australian Music Radio Airplay Project, una iniziativa dell'Australasian Performing Right Association. L'AMRAP svolge un servizio per la promozione dei giovani musicisti autraliani attraverso le stazioni radio comunitarie locali. In pratica si tratta di una lista di distribuzione di supporti audio (oggi i CD-audio, domani forse direttamente i flussi digitali) alla stazioni potenzialmente interessate a trasmettere la musica di una giovane promessa. The Australian riferisce che il progetto AMRAP ha appena ricevuto un nuovo finanziamento di 2,4 milioni di dollari australiani. Il giornale cita il ministro delle Comunicazioni Stephen Conroy (il titolo ufficiale è ministro per la Larga banda, le comunicazioni e l'economia digitale; buffo, considerando che gli italiani, con tutta la loro creatività, hanno appena delegato certe questioni a un sottosegretario molto vicino all'azienda della famiglia regnante), secondo il quale l'AMRAP ha svolto un ruolo importante come collegamento tra i musicisti locali e il loro pubblico. Inoltre il sistema funziona da cassa di risonanza per i gruppi musicali e i cantanti indigeni basati nelle aree rurali coperte dalle stazioni associative.
Sono andato a curiosare sul sito AMRAP e ho trovato mucchi di interessantissimi clip, insomma un bel campionario di buona musica (provate la loro Web radio, Pause and Rewind). A testimonianza di una cultura musicale popolare contemporanea ricca di nuovi talenti locali, adeguatamente premiati in termini di visibilità attraverso un mezzo intelligentemente inserito in una strategia che contempla e protegge la vecchia radio come le reti in fibra ottica. Come ho avuto modo di dire un'altra volta, siamo proprio agli antipodi.
Quando poi uno punta il ricevitore o il browser verso il mondo, saltano fuori i casi come l'Australian Music Radio Airplay Project, una iniziativa dell'Australasian Performing Right Association. L'AMRAP svolge un servizio per la promozione dei giovani musicisti autraliani attraverso le stazioni radio comunitarie locali. In pratica si tratta di una lista di distribuzione di supporti audio (oggi i CD-audio, domani forse direttamente i flussi digitali) alla stazioni potenzialmente interessate a trasmettere la musica di una giovane promessa. The Australian riferisce che il progetto AMRAP ha appena ricevuto un nuovo finanziamento di 2,4 milioni di dollari australiani. Il giornale cita il ministro delle Comunicazioni Stephen Conroy (il titolo ufficiale è ministro per la Larga banda, le comunicazioni e l'economia digitale; buffo, considerando che gli italiani, con tutta la loro creatività, hanno appena delegato certe questioni a un sottosegretario molto vicino all'azienda della famiglia regnante), secondo il quale l'AMRAP ha svolto un ruolo importante come collegamento tra i musicisti locali e il loro pubblico. Inoltre il sistema funziona da cassa di risonanza per i gruppi musicali e i cantanti indigeni basati nelle aree rurali coperte dalle stazioni associative.
Sono andato a curiosare sul sito AMRAP e ho trovato mucchi di interessantissimi clip, insomma un bel campionario di buona musica (provate la loro Web radio, Pause and Rewind). A testimonianza di una cultura musicale popolare contemporanea ricca di nuovi talenti locali, adeguatamente premiati in termini di visibilità attraverso un mezzo intelligentemente inserito in una strategia che contempla e protegge la vecchia radio come le reti in fibra ottica. Come ho avuto modo di dire un'altra volta, siamo proprio agli antipodi.
Community radio hails $2.4m boost
Sally Jackson | May 15, 2008
THE domestic music industry has been given a fillip in the federal budget with the allocation of another $2.4 million to community radio initiative the Australian Music Radio Airplay Project. The funding, one of the few new announcements concerning the media in Tuesday's budget, honoured an election commitment to give the initiative a second cash infusion. Musicians and record labels use AMRAP's mailout service to send CDs to community stations.
According to its website, since 2001 the service has distributed more than 80,000 CDs to the community sector, providing exposure and airplay for thousands of local artists.
"AMRAP has been one of the most successful projects we have run in the community broadcasting sector," said Deborah Welch, president of the Community Broadcasting Association of Australia. "We're really looking forward to developing that project ... particularly our ability to provide access to Australian artists who don't get much of a run on mainstream radio."
The money, to be paid in equal instalments over four years from next financial year, would be used to upgrade AMRAP's delivery system, said CBAA network services manager Peter Tozer.
Consulting firm Portable Content had been appointed to examine electronic distribution models. "We have kept the project alive although the initial funding support for it has long since run out," Mr Tozer said.
"We're very happy and comforted to have this refunding of the project locked in through thebudget." AMRAP was an important tool for local musicians to connect with national audiences, Communications Minister Stephen Conroy said.
"Through this initiative, contemporary Australian music will be broadcast by the community broadcasting sector to more than four million listeners who listen each week," he said. "AMRAP has also been extremely successful promoting music from rural, regional and remote communities, particularly indigenous music. It enables a diverse range of music to be distributed across the country."
The budget also included previously announced commitments of $125.8 million to create a safer online environment for children and more money for the Australian Broadband Guarantee program, bringing its total funding up to $270.7 million over four years, and confirmed funding to underwrite the transition of the community radio sector from analog to digital broadcasting in the new year.
However, Opposition communications spokesman Bruce Billson criticised the Government for providing no funding to help community television make the switch. The budget should have included "a support package for community television stations, including a clear plan for their conversion from analog to digital and increased funding support to ensure their survival in the interim", he said.
Community TV representatives have said they fear the sector will suffer a potentially catastrophic loss of audience if it remains marooned on the analog signal while viewers migrate todigital.
Mr Billson also called for $82million for the ABC to establish a children's digital channel and money to address digital TV black spots, including infrastructure upgrades to ensure communities were not disadvantaged by the switch to digital.
Broadcasting sector sources also noted the absence of any mention of the proposed auction of licences for new digital narrowcast channel A and mobile channel B.
Nessun commento:
Posta un commento