14 maggio 2008

USA: Finmeccanica fa shopping di SDR e DSP

Fabrizio Magrone mi scrive poco fa inviando un link a un messaggio apparso su un newsgroup e intitolando la sua mail "ci siamo comprati la Watkins Johnson". Io pensavo che Fabrizio avesse trovato su eBay un esemplare del ricevitore DSP (uno dei primissimi del genere) Watkins Johnson 1000, ma non è così. Siamo noi italiani ad aver comperato la Watkins Johnson. La storia in realtà è assai più complessa. La Watkins Johnson che ho visto io per la prima volta sulle collinette di Palo Alto, in California, dodici anni fa non c'è più. Nel 1997 la società che produceva sistemi di comunicazione e altri apparati avionici e militari fu scorporata. Una parte sopravvive oggi nella fabbrica di semiconduttori e RFID WJ Communications.
La parte che sfornava i ricevitori tramite una serie di successive acquisizioni era finita in DRS Signal Solutions, una delle società del gruppo DRS Technologies. E oggi, a Londra, Finmeccanica ha annunciato l'acquisizione di DRS Technologies, una operazione da 5,2 miliardi di dollari che il gruppo romano (60 mila dipendenti, 13,4 miliardi di euro di fatturato) integrerà nell'offerta di società come Selex Communications. Sul piano finanziario non sarà facilissimo. Come spiega bene il post che segue, apparso su Defense News, bisognerà ricorrere ad alchimie come prestiti a breve termine, ricapitalizzazioni e proventi ottenuti dalla quotazione in borsa di Ansaldo Energia. Il comunicato stampa di Finmeccanica lo trovate qui.
DRS sarà un buon acquisto per Finmeccanica? Il potenziale di mercato e allargamento dell'offerta c'è. Ma mi sono subito venute in mente le notizie dello scorso anno sugli esuberi annunciati in Selex Communications (come saranno andati a finire, si parlava di 6-700 persone?), sulle difficoltà che la società del gruppo incontrava con il progetto Tetra, standard selezionato per la rete digitale delle forze dell'ordine in Italia. Una implementazione lunga e sofferta, una commessa che faticava a tradursi in flussi di entrate.
Dell'eredità del Watkins Johnson resta ben poco, se non forse le competenze SDR e DSP, materie che Selex è già molto brava a dominare. Oggi Selex partecipa per esempio al grande progetto per l'introduzione del VOIP nel controllo del traffico aereo (il 14-18 aprile scorso a Sophia Antipolis sede dell'ETSI si è svolto il VoIP Air Traffic Management Interoperability Plugtest, dove cinque fornitori, tra cui Selex Com, hanno eseguito test di interoperabilità tra apparecchiature destinate al piano European Air Traffic Management, che ci toglierà la possibilità di ascoltare gli aerei in volo), collabora a sofisticati progetti SDR. Sulla carta dovremmo essere orgogliosi delle strategie internazionali del gruppo italiano. Speriamo che operazioni tanto ambiziose non covino, come a volte succede, retroscena spiacevoli.


Finmeccanica, DRS CEOs: Merger 'A Perfect Fit'
By tom kington
Published: 13 May

ROME - Finmeccanica and DRS Technologies will make a "perfect fit," Finmeccanica Chief Executive Pierfrancesco Guarguaglini said May 13, as he gave details about the planned purchase by the Italian group of the U.S. defense electronics and services firm for $5.2 billion.
The deal, which the two firms announced late May 12, sees Finmeccanica accomplish its long-held ambition of buying a U.S. defense firm after its earlier entry into the U.K. market.
The purchase of 100 percent of DRS stock also includes the $1.2 billion in debt held by DRS and represents a premium of 27 percent over DRS's closing share price May 7. DRS will operate as a wholly owned subsidiary but will maintain its current management, CEO Mark Newman said in a joint conference call with Guarguaglini and analysts. "DRS and Finmeccanica will comply with all national security requirements and will propose to the Defense Security Service (DSS) that the company operate under a Special Security Agreement (SSA), with its own board of directors comprised predominantly of U.S. citizens holding security clearances and a government security committee," the two firms said in a joint statement.
Finmeccanica Chief Financial Officer Alessandro Pansa said that required approvals for the deal could be obtained by year's end. DRS, which employs 10,000 people and saw $3.2 billion in revenues in 2007, was the right merger target for Finmeccanica in the U.S. because it was working on a large number of U.S. military platforms, Newman said.
Guarguaglini said that there were synergies in product lines such as electro-optic sensors, where DRS was strong in naval and ground applications, while Finmeccanica was strong in airborne sensors.
While the purchase offered access for Finmeccanica to U.S. markets, it would give DRS access to Finmeccanica's platforms and marketing network to expand overseas, he said.
Finmeccanica, which employs 60,000 people, saw revenue of 13.4 billion euros ($20.6 billion) in 2007. Guarguaglini said he and Newman had started to discuss a partnership between the firms a year ago, with serious negotiations starting this year. "The synergies justify the price," said Pansa.
The deal will push Finmeccanica revenue to $22 billion, with North American sales rising to account for 23 percent of revenue from 11 percent. With $8 billion in defense electronics revenue, Finmeccanica will rank as the eighth player in the sector, one place ahead of Boeing and one place behind General Dynamics.
The Italian firm has no plans to sell off DRS units, Guarguaglini said.
Pansa said that the purchase could be funded in the short term through loans, before a capital increase was effected, as well as an initial public offering for energy unit Ansaldo Energia. Further debt - currently standing at 1.9 billion euros - would also be considered.


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