07 settembre 2006

Uso (coordinato) delle frequenze

Qualcosa di importante si muove a proposito di convivenza (per ora difficile) tra radio analogica e sistemi sperimentali digitali. Devo sempre ad Andrea Russo un testo interessante che trovate sul sito della HFCC, l'organismo che riunisce quasi tutti i grandi broadcaster internazionali che periodicamente si riuniscono e discutono di come ripartirsi la scarsa risorsa spettrale disponibile tra 0 e 30 MHz. Della HFCC abbiamo parlato piuttosto spesso, anche perché con il suo database di frequenze "coordinate" è una valida fonte di informazioni aggiornate sulla programmazione nelle onde corte. Alcuni dei membri di questa associazione, che opera in modo formale ma volontario, sono anche protagonisti della attuale sperimentazione dello standard digitale Digital Radio Mondiale. Nel documento Pdf riportato a questo link che Andrea ha reperito nella sezione "Link e progetti", c'è la discussione di un possibile ulteriore tavolo di lavoro comune: quello per l'accantonamento di sottoporzioni di spettro da dedicare esclusivamente alle trasmissioni digitali, in modo da assicurare una adeguata zona di protezione dalle interferenze alle attuali trasmissioni analogiche. Che verosimilmente proseguiranno ancora per molti anni.
Del documento si accenna a questa non facile problematica anche alla luce del lavoro preparatorio alla prossima World Radio Conference, che si terrà a Ginevra nel 2007. In agenda di questa importante edizione delle conferenze ITU, eventi periodici (ogni tre o quattro anni) normalmente dedicate all'assegnazione delle frequenze ai diversi servizi che usufruiscono dello spettro RF, ci sarà il prossimo anno la questione relativa alla revisione e possibile allargamento delle bande delle onde corte internazionali tra 4 e 10 MHz. La HFCC ha preparato una presentazione Power Point molto chiara e concisa . L'agenda ufficiale dell'evento si trova su questo altro Power Point allestito direttamente dall'ITU. La conferenza si terrà solo nel novembre del 2007 ma gli enti regolatori e i ministeri di molte nazioni stanno già lavorando per preparare le loro delegazioni alla discussione dei rispettivi interessi. Anche l'Italia manderà i rappresentanti del ministero delle Comunicazioni. Sarà come sempre un evento fondamentale per la gestione globale delle frequenze radio, non solo per le emittenti broadcast. In discussione, nei segmenti HF citati, ci sono anche le esigenze del controllo del traffico aereo. A questo proposito, mi sembra opportuno andarsi a leggere il documento ufficiale della IATA sulla WRC/07. Il testo si trova nella pagina sulle iniziative infrastrutturali del sito IATA e la stessa pagina contiene un secondo documento in più parti che vi consiglio caldamente. E' intitolato One Sky, Global ATM e illustra, in tre brochure, la Strategic vision for the future Air Traffic Management. Interessante lettura. Il terzo volume del ponderoso opus rivela che entra il 2010 la maggior parte dei 6.600 radiofari usati per la navigazione aerea, saranno decommissioned. Leggi spenti. Al loro posto domineranno le reti GNSS, Global Navigation Satellites Systems. Sul GNSS trovate parecchie informazioni sul sito del progetto NAVSTAR, sull'International GNSS Service (ex Int. GPS Service). Da un punto di vista infrastrutturale GNSS si basa sull'impiego delle tre principali costellazioni di satelliti per il radioposizionamento, la classica costellazione americana, la GLONASS russa e la nuova europea Galileo. Su un sito italiano si trovano anche i dettagli su dispositivi compatibili con GPS/GLONASS.

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