02 settembre 2006

Ich bin ein Berliner (hunting for DRM)




Sono appena tornato dall'IFA di Berlino, dove ho scoperto con una certa sorpresa che la prima vera radio DRM ufficialmente in vendita - o quasi - a un prezzo tutto sommato accettabile (199 euro), è stata messa insieme da un noto fabbricante di tostapani.
E' tutto vero, forse un pochino esagerato ma vero. La radio si chiama molto semplicemente DRM Radio e il brand è quello di Morphy Richards, che in Inghilterra vende per davvero tostapani anche se da qualche tempo ha lanciato anche una linea di radio DAB. Si chiama DAB Radio ma riceve anche in DAB, in AM e in FM, dalle onde lunghe alle corte. Sembra anche funzionare, nonostante la fattura in plasticaccia nera che fa immediatamente capire che Apple Computer non è la progettista segreta di questa radio. E l'esagerazione? Beh, la Morphy - da non confondere con la birreria irlandese Murphy - viene venduta per davvero, ma solo via Web, sul sito di shopping dell'operatore tedesco T-Online. Purtroppo con l'indicazione: disponibile tra due settimane. Hmmm...
Sono andato a Berlino molto speranzoso, con l'idea di scrivere di radio digitale sul Corriere. La fiera, immensa, non l'avevo mai visitata e devo ammettere che l'allestimento è di un certo effetto. Il piccolo stand DRM invece è un semplice banco di mezzo metro con dietro qualche vecchietto (giuro), un cinese giovane, uno vecchio (il padre del primo, ci giurerei) e un indiano. La postazione si inserisce però nel contesto di una fiera nella fiera, con intorno tante radio DAB che dovrebbero interessare molto il mercato italiano. L'unico giornalista italiano sono io e i vicini di stand del padiglione Digital Radio, dei campani che producono schermi piatti LCD (Keymat). L'unico altro giornalista che ho visto era un inglese di 75 anni che intervistando brevemente l'addetta dello stand DRM (una vecchietta che aveva tutta l'aria di una serba immigrata a Berlino ai tempi di Weimar dopo aver complottato contro gli Asburgo), accusava il consorzio DRM di dire solo bugie: alla scorsa edizione avevate detto che le radio ci sarebbero state da un pezzo, pure menzogne... E' la serba che con fare compunto si libera del perfido inviato di Chamberlain e mi spiega che la DRM Radio della Morphy Richards si poteva trovare, online, su T-Online Shop. Mi aveva anche detto che insieme alla Morphy Richards avrei trovato la famosa Sangean/Roberts (col marchio Sangean) ma questo purtroppo non era vero. La radio in questione (marchiata Roberts) era però regolarmente presente sull'ampio bancone e devo dire che ha un suono non male.
La vera sorpresa viene tuttavia dall'Himalaya. Questa è davvero una storia buffa. Accanto alle due radio DRM Roberts e Morphy (entrambe dovrebbero essere basate sul modulo tri-mode della Radioscape), ecco due ricevitori di plastica di fattura tipicamente cinese. Ed ecco anche i cinesi, Dik Kin Wong e il possibile padre Wong Hong. Di Honk Kong. Nel ricevere i biglietti da visita secondo il complesso cerimoniale orientale (il biglietto viene consegnato a due mani, come se fosse il Graal, e il cerimoniale prevede che uno, nel riceverlo, sempre con due mani, debba osservarlo con cortese concentrazione) non avendo un mio biglietto da visita da re in cambio ho stupito il dinamico duo sfoggiando un impeccabile grazie in cinese. Non è bastato a ricevere una radio in regalo.
Dik Kin invece è perfettamente occidentalizzato. Vive a Mountain View, del cerimoniale non gliene frega niente, ma dice di essere radioamatore. E' elegante e brillante, ma una delle stanghette metalliche dei suoi occhiali senza montatura si deve essere rotta e quel bravo ragazzo di Dik l'ha sostituita con una striscetta di nastro adesivo invisibile. Invisibile sulla carta: sulla tempia sinistra di Dik è visibilissimo, ma che volete, gli imperi economici si costruiscono con i piccoli risparmi.
Con Dik parliamo a lungo dei due modelli Himalaya, il 2008 e il 2009, che dovrebbero uscire nei prossimi mesi. Quando? Non nel 2008 o nel 2009. Nel discorso si inserisce "Subbu" Subrahmanyam, della Analog Devices di Gurgaon, India. Sarà pronta tra sei mesi, chiedo? Perderei il posto se lo dicessi ai miei capi, risponde Subbu, uscirà molto prima. Nel frattempo facciamo un bel tandoori di pollo.
Davvero interessanti queste due radioline Himalaya. Intanto sono veramente due radioline, grandi circa quanto due Degen (ehi, Dik conosce benissimo la Degen, dice che in Cina va fortissimo, non solo in Lombardia, ma che non deve essere troppo interessata al DRM), si alimentano a pile e un modello, basato sul modulo Radioscape, riceve in DRM, DAB e AM/FM, mentre l'altro usa un chipset Analog Device e per ora riceve solo in DRM e AM/FM. In entrambi i casi viene integrato un piccolo slot per schedine di memoria SD. A Berlino i Wong hanno portato diversi esemplari, ma solo uno su tre funziona per colpa di "qualche" instabilità. Quelli che funzionano sembrano davvero discreti e il prezzo dovrebbe essere inferiore ai 200 euro. Meno chiaro con quale brand saranno vendute... Sai, abbiamo fatto un sacco di OEM, dice Dik, un sacco di lavoro per conto terzi insomma.
Vai sul nostro sito, trovi tutto, aggiunge Dik. Va bene, vado sul sito. E scopro che Himalaya è il vero costruttore dello scatolotto World Traveller, della tedesca Coding Technologies, non presente a Berlino, forse a causa di fallimento, e di quella mezza ciofeca del ricevitore Mayah, quello che costava 700 euri. Già, la Mayah... Nessuna traccia neppure di loro, qui a Berlino. Evidentemente la famiglia Wong deve aver deciso di uscire allo scoperto. Con Dik abbiamo parlato del non facile problema dell'uovo e della gallina, del DRM che non decolla per mancanza di ricevitori che non escono per mancanza di interesse. Da bravo cinese, Wong junior ha il classico atteggiamento di chi siede sulla riva del fiume in attesa del cadavere del nemico. Adesso gli scrivo una bella mail per dirgli di ricordarsi di me. Spero di ricevere una Himalaya in omaggio quando il cadavere si deciderà a passare.



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