C'è un nuovo servizio, rigorosamente Web-based, che cerca di rilanciare il concetto di podcasting attraverso un modello che unisce la praticità di una gestione semplificata della sottoscrizione e dell'ascolto al valore dato da una ampia disponibilità di contenuti preselezionati. La soluzione si chiama Player.fm (segnalata dal solito Francesco Delucia) ed è stata messa a punto da Micheal Mahemoff, un programmatore che ha anche curato le relazioni con gli sviluppatori per conto di Google. La semplicità del sito Player.fm cela in realtà una elevata complessità del software utilizzato. Michael nel suo blog "Software As She’s Developed" stila un conciso elenco di tecnologie utilizzate: Rails 3.1 lato server, Twitter Bootstrap e Font Awesome per le icone; HAML, SASS+Bourbon, CoffeeScript, HTML5 history per consentire l'ascolto dei podcast senza interrompere le esplorazioni con il browser; SoundManager 2 con Flash ed eventualmente il ricorso all'audio di HTML5 a seconda dei casi; RSS, JSON, OPML più l'import/export in solo testo.
Un labirinto di programmazione per ottenere una guida al podcasting che organizza i contenuti in canali tematici e che permette di visualizzare i programmi da ascoltare e accedervi con pochissimi click, sempre restando dentro alla finestra di Player.fm. L'utente registrato può segnalare nuovi podcast oppure importarne i feed direttamente nella propria playlist personale. Una volta inseriti in questa playlist i feed XML dei podcast verranno importati direttamente da Player.fm, che presenterà gli elenchi aggiornati alle ultime trasmissioni caricate. Ma è anche possibile utilizzare i feed così aggregati in altri programmi di sottoscrizione, specialmente se si vuole fare in modo che l'ascolto avvenga anche su dispositivi mobili in assenza di connettività alla rete. Niente poi impedisce di scaricare sul proprio disco i file .mp3 associati alle icone presenti nelle liste di Player.fm.
L'idea di Mahemoff era proprio quella di creare uno spazio in the cloud per consentire a tutti di organizzare e condividere i feed ai podcast migliori. Volutamente, Player.fm non ha una app per iPhone o Android: al massimo permette di creare sulla scrivania dello smartphone una icona con il link all'indirizzo Web. Tutto è ottimizzato per essere visualizzato in modo chiaro anche sui browser mobili. La riproduzione può avvenire attraverso il player integrato, in realtà tutto funziona più o meno come nel sito di una Web radio. Dai link o dal player si può accedere a una scheda di presentazione dei singoli podcast.
E' proprio la grande solidità tecnologica a rendere questo prodotto estremamente interessante. Trovo che abbia una forte complementarietà con i concetti realizzati dalla piattaforma italiana Drivecast, che funge anch'essa da potente aggregatore di flussi audio estendendone però la fruizione al mondo offline attraverso lettori MP3, autoradio e chiavette. Quel che manca a Drivecast, è la selezione, la curatela dei contenuti. Mentre a Player.fm mancano funzionalità innovative come la possibilità di costruire con Drivecast i propri podcast registrando lo stream delle stazioni radio sul Web. Gli amanti della radiofonia e del podcasting di qualità trarrebbero grandi benefici dalle possibili sinergie con questi due strumenti.
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