02 maggio 2012

Brionvega e Bose, due autorevoli "griffe" sposano la radio digitale DAB+ E AGCOM?

Due brand dell'hi-fi come Brionvega e Bose sposano la causa della radio digitale con prodotti dall'inconfondibile design "retró" ma di grande prestigio. In effetti Radiocubo.it Brionvega, oggi inserito in un contesto più ampio di sistema audio modulare compatibile con il DAB+, con i canali in streaming delle Web radio e con iPod, è stato annunciato nel 2010, ma il 23 aprile scorso Brionvega ha lanciato su diversi canali Sky e su alcuni canali del digitale terrestre una campagna promozionale basata su un suggestivo spot in cui il design e la qualità digitale vengono coniugati alla grazia coreografica di una ballerina classica. Radiocubo, modello ts525, segna in modo particolare il rilancio di un marchio italiano di enorme prestigio rivitalizzato dal gruppo industriale Sisvel. Sullo store online Brionvega Radiocubo.it costa 549 euro con telecomando e docking station per iPod/iPhone.

Stessa ottica modulare anche per Bose, che da ieri ha reso disponibili le nuove versioni di Bose Wave Radio e Bose Wave Music System, due prodotti-simbolo anche per l'azienda americana fondata nel 1964. A bordo dei due apparecchi, c'è un nuovo sintonizzatore AM/FM, che consentono a Wave Radio III e a Wave Music System III di ricevere, insieme alle stazioni radio analogiche, i segnali delle emittenti DAB, DAB+ e T-DMB, con tutti i vantaggi in termini di qualità musicale e le informazioni aggiuntive che rendono l'ascolto ancora più completo. A differenza di Brionvega Radiocubo.it, però, la gli apparecchi non integrano una interfaccia di rete: per ascoltare podcast e stream da Internet bisogna passare per il "Wave Connect Kit", la docking station per dispositivi iPhone/iPod, o l'interfaccia Bluetooth con il tablet o il pc, i quali provvedono a stabilire la connessione con il Web.
L’azienda ha migliorato anche la praticità dei prodotti, introducendo ad esempio sulla parte superiore dell’unità un touch pad che può essere utilizzato per l’accensione e lo spegnimento del sistema e per il posticipo della sveglia (che ha un doppio allarme per poter impostare differenti orari, con diversi volumi e fonti).
Secondo Santiago Carvajal, business director per la linea dei prodotti Bose Wave, quesi apparecchi sono diventati due dei prodotti d’elettronica di consumo più longevi e apprezzati dal pubblico. «Li abbiamo aggiornati con nuove funzioni e accessori, migliorandoli per poter fruire di radio e musica digitale senza però rinunciare alle emozioni che il loro look riesce ancora a evocare».
Il Wave Music System III integra un lettore CD a caricamento frontale ed entrambi i sistemi includono una periferica ausiliaria per connettere smartphone, iPod, HDTV o il proprio computer. Entrambi i sistemi offrono un ingresso Bose Link per la connessione a diversi accessori:
  • Adattatore Wave Bluetooth per la trasmissione della musica senza fili da computer o da altri apparecchi che supportino questa tecnologia;
  • Wave Connect Kit per il dock-and-play con iPod o iPhone;
  • Wave Multi-CD Changer per l’ascolto di tre dischi senza interruzioni.
Qualunque sia la sorgente, la performance audio di questi prodotti rimane uno standard per i sistemi da tavolo. La Wave Radio III e il Wave Music System III offrono un suono fedele e naturale, combinando un altoparlante dalla tecnologia a guida d’onda brevettata, che garantisce bassi profondi e ricchi, con il sistema proprietario di elaborazione del segnale digitale per una maggiore precisione del suono su tutte le frequenze e a tutti i livelli di volume.
La linea Wave fu introdotta dal Amar Bose nel 1993 e ha rappresentato un’innovazione assoluta. Per la prima volta, infatti, una piccola radio da tavolo poteva offrire le performance tipiche di un sistema sonoro molto più grande. Nel 2004 Bose ha introdotto il Wave Music System, caratterizzato da migliori performance audio, lettore CD integrato e nuove funzionalità. Da allora Wave Radio e Wave Music System sono stati aggiornati con miglioramenti all’acustica, altre funzioni e nuovi accessori.
Wave Radio III e il Wave Music System III sono disponibili solo da Bose dal 2 maggio 2012, rispettivamente al prezzo di € 499.95 e € 699.95. Sostituiranno gli attuali Wave Radio e Wave Music System. Wave Radio III è disponibile negli allestimenti bianco platino o grigio grafite, mentre il Wave Music System III è disponibile in argento titanio, bianco platino o grigio grafite. Gli accessori come il Wave Multi-CD Changer (€ 349.95), l’adattatore Wave Bluetooth (€ 149.95), e il Wave Connect Kit (€ 149.95) saranno venduti separatamente. La Wave
Radio III, il Wave Music System III e i loro accessori sono in vendita in tutti i negozi retail Bose, su www.Bose.it e telefonicamente al numero verde 800-906042.
In definitiva sembra proprio che il mercato dei terminali utente stia reagendo in modo molto "proattivo" ai segnali di rilancio delle infrastrutture DAB+ in Europa e nel mondo. Diventa così ancora più preoccupante la nebbia di incertezza che avvolge i progetti di crescita della radio digitale in Italia. A questo proposito non mi sento di rallegrarmi per quello che ho letto - anzi, sarebbe meglio dire non ho letto - sul rapporto di fine mandato che il presidente di AGCOM Corrado Calabrò ha rilasciato oggi sul sito Web del nostro regolatore. Vengo a sapere che il tanto decantato Catasto delle Radiofrequenze sancisce la presenza di 263 impianti di radio digitale nel 2011 (che cosa vorrà dire "impianti attivi" nel caso del DAB, numero di multiplex, numero di canali complessivamente disponibili nei multiplex?). Ma non mi pare di leggere niente sulla transizione verso la radio numerica, su un definitivo piano di assegnazione dei multiplex ai richiedenti. Niente che sia minimamente paragonabile all'impegno regolatorio e industriale manifestato recentemente dai tedeschi. Mai nulla di chiaro, di scritto in lingua italiana: le solite considerazione da burocrati che non trovano più posto neppure nel linguaggio della politica europea.
Né Bose né probabilmente Brionvega avranno difficoltà a vendere le loro eleganti radio in Australia, in Germania, in Svizzera, in UK ma perché dobbiamo a tutti i costi perdere l'ennesimo treno, anche se meno decisivo di altri?

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