26 maggio 2012

Rivet, un software open source per analisi radiotelegrafiche non convenzionali

Ian Wraith, inglese specializzato nel monitoraggio di stazioni non broadcast (suo diversi anni fa un software FTrunk, per l'ascolto di trasmissioni UHF in modalità punto-multipunto "trunked", ovvero a frequenza condivisa ) sta portando avanti un nuovo progetto per la demodulazione di segnali radio-telex di natura un po' speciale. I modi di trasmissione supportati da Rivet, questo il nome dell'applicazione, sono quelli utilizzati da stazioni quasi sempre di matrice militare o dei servizi di informazione e controspionaggio. Sono modalità in genere non supportate dai vari prodotti semi-professionali utilizzati dagli appassionati. Sigle un po' misteriose come XPA, Crowd36, tecniche di trasmissione delle informazioni (che tra l'altro sono quasi sempre ulteriormente cifrate) che ritroviamo sulle pagine di un sito come Pryiom.org, tutto dedicato all'analisi delle stazioni radio militari o spionistiche.
Rivet permette di decodificare messaggi trasmessi sulle onde corte in modi digitali che molto spesso sono "politonali" e in cuffia suonano come se fossero prodotti da strani organetti meccanici. Decodificare, ma ovviamente non decifrare: per questo occorrerebbe una capacità di analisi degna di ben altri strumenti computazionali e in molti casi risulta addirittura impossibile dal punto di vista matematico. Un grosso vantaggio di Rivet è la sua scrittura in Java, cosa che lo rende compatibile con computer Win e Mac. Ian ha anche realizzato una piccola raccolta di file campione per consentire la corretta messa a punto del software e può essere utile per familiarizzarsi con certi suoni. Il programma può essere prelevato da Github è completamente open source e può spalancare le porte su un aspetto delle comunicazioni HF dai risvolti un po' inquietanti, che spazia dalle stazioni spionistiche fino ai messaggi dei network di sorveglianza aerea.

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