24 gennaio 2011

NPR, un disegno di legge per tagliarne i fondi

La possibilità che i cordoni della borsa vengano stretti per l'emittenza pubblica americana (la televisiva PBS e la radiofonica NPR) è sempre più concreta ora che la nuova maggioranza repubblicana al Congresso ha messo nero su bianco la sua politica di tagli alle spese federali "inutili" con due disegni di legge H.R. 68 e 69 a firma del deputato repubblicano Doug Lamborn. La prima proposta riguarda i sussidi federali alla Corporation for Public Broadcasting, la "controllante" di NPR. La seconda riguarda in modo più specifico la rete di stazioni pubbliche, che negli Stati Uniti gode di molto favore da parte di determinate fasce di ascoltatori. L'onorevole Lamborn, un avvocato che ha studiato giornalismo e dice di apprezzare i programmi NPR, è convinto che i tagli proposti possono contribuire ad alleviare il peso dei 14 mila miliardi di dollari di debito pubblico. Un debito che la destra americana ritiene evidentemente fuori controllo ora che è stata approvata la riforma sanitaria di Obama (sul cui finanziamento è pronta a dare battaglia). In passato nessuno ha mai sollevato la minima obiezione su una spesa militare che nel 2010 ammontava a 680 miliardi di dollari destinati al Dipartimento della difesa e una somma variabile tra una stima di 319 e 654 miliardi in fondi esterni al Dipartimento. Bene che vada i contribuenti americani versano più di mille miliardi di dollari nelle casse dell'erario per raggiungere i successi militari dell'Iraq e dell'Afghanistan, ma i risparmi devono cominciare dai 430 milioni di dollari concessi alla CPB (sui documenti rilasciati da quest'ultima il bilancio provvisorio 2010 parla di 422 milioni). E' chiaro che la spesa militare ha molte positive ricadute sull'occupazione e la ricerca scientifica, a sua volta fonte di nuovo reddito nell'economia civile. Ma trovo insopportabile che la politica di destra si rifiuti di prendere in considerazione, negli Stati Uniti come altrove, il valore di una spesa pubblica rivolta alla produzione giornalistica, culturale, artistica, cinematografica, teatrale. Tante voci "intangibili" che hanno effetti enormi sulla qualità della vita, sulla nostra formazione interiore e civica. Condividere qualche briciola (430 milioni di oltre mille miliardi!) di quanto possediamo per realizzare, almeno qualche volta, delle cose belle e interessanti invece di imbracciare (per le cause più nobili di questo mondo) un fucile mitragliatore, è un segno di appartenenza a una comunità di persone, di amore nei confronti dell'altro.
Pubblico qui lo scambio indiretto che il blog The Hill ha ospitato tra Doug Lamborn e la NPR. Il rappresentante del Colorado sostiene che la NPR è perfettamente in grado di essere autonoma finanziariamente, con i soldi generati dalle donazioni, dalla pubblicità e da altre iniziative commerciali. Siamo sempre alle solite. Le "iniziative commerciali" trovano soldi quando chi ce li mette pensa di ricavarne un vantaggio. Per quanto sia ascoltata, NPR fa una programmazione di nicchia e rifiuta l'idea di "svendere" i suoi contenuti cercando di accontentare il maggior numero di persone. Tutte le statistiche di questa terra dicono che le persone più scolarizzate guadagnano e spendono di più, non si capisce quale debba essere la motivazione economica della spinta verso il basso della qualità dei nostri mezzi di comunicazione voluta con tutte le forze dalle politiche neoliberiste.
NPR: A good place to start cutting federal spending (Rep. Doug Lamborn)
By Rep. Doug Lamborn (R-Colo.)
01/12/11

Critics claim that Republicans haven’t been specific enough in our pledge to cut government spending. That is simply not true. The very first day of the new Congress, I reintroduced two bills to make specific cuts to our out-of-control federal spending. One bill, H.R. 68, would end all federal subsidies for the Corporation for Public Broadcasting (CPB), the parent organization of National Public Radio (NPR). My second bill, H.R. 69 more narrowly restricts federal tax dollars from going just to NPR. Both are examples of specific cuts Congress can make now to keep our unsustainable federal debt of more than $14 trillion from getting worse.
I have nothing against NPR, despite what appeared to be liberal bias in their mishandling of Juan Williams. What I oppose is subsidizing an organization that no longer provides, if it ever did, an essential government service. When the federal government is now borrowing more than 40 cents of every dollar it spends, no one can justify paying for services that are widely available in the private market.
This year, American taxpayers will subsidize the CPB to the tune of over $430 million. Getting the exact amount of money that NPR alone gets has proved very difficult. The Congressional Research Service, the fact-finding arm of Congress, has been looking into that. They have concluded that NPR’s various revenue streams are so convoluted, they look like “a spaghetti plate of funding.” In order to gain greater access to their budgets, I have called for a formal investigation of NPR by the Government Accountability Office.[…]
As I have stated many times, I am a fan of some NPR programs. I believe they are fully capable of standing on their own two feet and getting commercial sponsors in the free market. NPR claims that less than two percent of its total annual budget comes from the federal government. If that is true, NPR has no reason to worry that pulling federal funding will cripple them. […]
Rep. Lamborn represents Colorado’s Fifth Congressional District. This is his third term in Congress.

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NPR accuses Republican lawmaker of trying to control public radio stations
By Gautham Nagesh
01/11/11

NPR pushed back on Tuesday against a Republican lawmaker who is trying to cut off federal funding for public broadcasting, accusing him of trying to interfere with how the nation's local public radio stations report the news.
"Congressman Lamborn’s legislation is an intrusion into the programming decision-making of America’s public radio stations," said NPR in an e-mailed response. "His legislation will disrupt and weaken the free and universal public media system that serves 170 million Americans each month."
NPR also called the goal of Lamborn's legislation misguided and said it would insert the federal government into the news decisions of local stations, which are primarily staffed locally and cover the news relevant to their communities.
"It seems ironic that Congressman Lamborn who seeks to withdraw federal support for public radio wants federal legislators in turn to assert control over how local public radio stations can make use of programming funds," NPR added.
"This legislation would ultimately dictate the daily editorial schedules and news programs of nearly one thousand public radio stations across America."
Lamborn has said he enjoys much of NPR's programming but views it as "completely unnecessary in a world of 500-channel cable TV and cell phone internet access." He also pointed to the 26 percent increase in CPB funding over the past decade, to a total of $430 million annually.

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