Di breve durata ma molto positiva l'esperienza del microsatellite NanoSail-D, una scatola cilindrica di qualche decina di centimetri di lunghezza sganciata in orbita da un altro satellite, a sua volta lanciato nel novembre scorso da una base NASA dell'Alaska. L'obiettivo della missione consisteva nel dimostrare la possibilità di mettere in orbita nanosatelliti autonomi utilizzando microsatelliti FASTSAT-HSV (Fast Affordable Science and Technology Satellite - Huntsville). NanoSail, una delle sei missioni a bordo del FAST, doveva dispiegare una speciale vela solare di dieci metri di diametro, lungo quattro pali telescopici espulsi a crociera dal veicolo. Per altri dettagli sulle missioni orbitali basate su satelliti di piccole dimensioni, rapidi da costruire e a basso impatto sui detriti spaziali, seguite questo link.
Nelle ore previste per l'eiezione di NanoSail dal FAST, la NASA ha chiesto l'aiuto della comunità dei radioamatori per localizzare il satellite, equipaggiato con sistemi di comunicazioni UHF e S-Band, grazie al suo radiofaro su 437,27 MHz. Ecco il filmato della ricezione della telemetria del satellite effettuata dal radioamatore olandese PA3GUO Henk Hamoen. Per la ricezione è stato utilizzato un front end SDR FuneCube Dongle, a sua volta basato su un interessante chip per ricevitori DAB/DMB/DVB della Elonics, il software SDR Winrad. Per la telemetria potrebbe essere stato utilizzato il software di decodifica del radioamatore tedesco Mike Rupprecht, DK3WN, che sul NanoSail-D ha realizzato una bellissima pagina informativa.
Gli ultimi segnali da NanoSail-D (l'identificatore corretto è D2 perché una prima versione di NanoSail è andata perduta nel 2008 per un difetto del razzo vettore Falcon-1 usato per la missione FAST) sono arrivati ieri, dopo circa tre giorni di operazioni dal dispiegamento della vela. La batteria è andata esaurendosi rapidamente dopo l'accensione delle comunicazioni in S-Band.
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