E' stata per anni un'icona della scena musicale di Los Angeles: una stazione, "Indie 103.1" votata alla musica alternativa, indipendente, con DJ importanti (persino Steve Jones, chitarrista dei Sex Pistols), un'offerta sempre pronta a stupire. Per certi versi una Web radio ante litteram, capace di meritarsi nel marzo del 2005 una di quelle articolesse fiume su Wired. La rivista manifesto della geek culture la dipingeva come una delle realtà più cool della West Coast, attaccandoci uno dei primi approfondimenti fatti da una rivista mainstream sulla neonata tecnologia di radio digitale HD Radio.
E pochi giorni fa dai proprietari di Indie 103.1 arriva la decisione clamorosa: spegnere l'FM e continuare a trasmettere solo su Internet. Paradossalmente, per una stazione di questo tipo ormai Internet rappresenta una opportunità, la possibilità di raggiungere milioni di persone. L'FM, la copertura locale, anche su mercati ricchi come Santa Monica, o El Gato, le sedi dei due impianti in simulcast di Indi, sono ormai marginali rispetto al Web.
Sta di fatto che la stazione KDDL Indie 103.1, passata nell'ultima decade al controllo del gruppo Entravision Communications, dal 15 gennaio non trasmette più se non sullo stream su Internet. Acclamata dalla critica, Indie era lontana dalle prime posizioni in classifica e il mercato pubblicitario forse cominciava a disdegnarla. Dal 17, la frequenza trasmette musiche ispaniche. E' interessante leggere sul Web i numerosi commenti che si incrociano tra appassionati e critici della scena radiofonica e i blogger esperti di musica in rete (gli ultimi a essere sorpresi davanti a una "notizia" del genere). Le reazioni vanno dalla delusione di chi sentirà la mancanza di Indie in un etere sempre più noioso e ripetitivo, alla moderata soddisfazione di quelli che in fin dei conti sapevano già come sarebbe andata a finire. Non c'era bisogno di Indie per capire quanto è profondo e denso di implicazioni il connubio tra musica e Internet.
Qui di seguito riporto un intervento in uno dei blog ospitati sull'LA Times, un bellissimo quotidiano, ma il simbolo più efficace della vicenda Indie 103.1 l'ho trovato sulle pagine di Los Angeles di Metroblogging, una federazione di blogger metropolitani fondata proprio qui a L.A. e cresciuta fino ad abbracciare le aree urbane più rappresentative del pianeta (da Parigi a Mumbai, da Londra a Rio de Janeiro, da Seattle a Vienna e provate a indovinare quali aree metropolitane sono assenti...). Sullo stream di LaMetblogs, Jason Burns racconta dei "tweets" che uno dei DJ della stazione Tedd Roman ha pubblicato sul suo canale personale su Twitter, descrivendo le ultime ore "on air" della neonata Web radio. Forse la radio non è destinata a scomparire, ma i cambiamenti che sta subendo somigliano tanto a una trasfigurazione. Alla nascita di qualcosa di profondamente diverso.
Sta di fatto che la stazione KDDL Indie 103.1, passata nell'ultima decade al controllo del gruppo Entravision Communications, dal 15 gennaio non trasmette più se non sullo stream su Internet. Acclamata dalla critica, Indie era lontana dalle prime posizioni in classifica e il mercato pubblicitario forse cominciava a disdegnarla. Dal 17, la frequenza trasmette musiche ispaniche. E' interessante leggere sul Web i numerosi commenti che si incrociano tra appassionati e critici della scena radiofonica e i blogger esperti di musica in rete (gli ultimi a essere sorpresi davanti a una "notizia" del genere). Le reazioni vanno dalla delusione di chi sentirà la mancanza di Indie in un etere sempre più noioso e ripetitivo, alla moderata soddisfazione di quelli che in fin dei conti sapevano già come sarebbe andata a finire. Non c'era bisogno di Indie per capire quanto è profondo e denso di implicazioni il connubio tra musica e Internet.
Qui di seguito riporto un intervento in uno dei blog ospitati sull'LA Times, un bellissimo quotidiano, ma il simbolo più efficace della vicenda Indie 103.1 l'ho trovato sulle pagine di Los Angeles di Metroblogging, una federazione di blogger metropolitani fondata proprio qui a L.A. e cresciuta fino ad abbracciare le aree urbane più rappresentative del pianeta (da Parigi a Mumbai, da Londra a Rio de Janeiro, da Seattle a Vienna e provate a indovinare quali aree metropolitane sono assenti...). Sullo stream di LaMetblogs, Jason Burns racconta dei "tweets" che uno dei DJ della stazione Tedd Roman ha pubblicato sul suo canale personale su Twitter, descrivendo le ultime ore "on air" della neonata Web radio. Forse la radio non è destinata a scomparire, ma i cambiamenti che sta subendo somigliano tanto a una trasfigurazione. Alla nascita di qualcosa di profondamente diverso.
Update: Indie 103.1 is going off the air
10:51 AM PT, Jan 15 2009
Indie 103, the high-profile but low-rated alternative-music radio station, ceased original programming Thursday morning, a little more than five years after it debuted, but said it will continue life on the Internet.
At 10 a.m. the station bowed out by playing “My Way,” both the versions by Frank Sinatra and late Sex Pistol Sid Vicious, a nod to the genre-bending playlist that Indie often aired. After that, listeners heard only a repeating loop of songs, interspersed by a recorded announcement that Indie was moving to the Internet, painting the station as a valiant martyr sticking to its programming principles rather than “play the corporate radio game,” and blaming an industry and a ratings system that it said favors Britney Spears, P-Diddy and “alternative music that is neither new, nor cutting edge.”
From its start in December 2003, Indie -- an FM simulcast at 103.1 of KDLD in Santa Monica and KDLE in Newport Beach – was a curiosity: a commercial station that played modern rock, punk, metal, country and other types of alternative music, sprinkled among various eclectic programs. It also featured an unlikely owner, the Santa Monica-based Spanish-language broadcasting chain Entravision Communications.
In addition to its varied programming, the station featured an airstaff that included actor Danny Masterson, musicians Dave Navarro and Rob Zombie, and former Sex Pistols guitarist Steve Jones, who held court middays on “Jonesy’s Jukebox,” Indie’s signature show.
Even among its fans, the station often seemed too good to be true, and too niche to last forever. But it held on longer than its predecessors – the 103.1 frequency was home to four different stations in the five years before Indie launched, the most-recent a dance station named KDL, also owned by Entravision. Part of the challenge for all the stations was the poor reception for the signal throughout many parts of the Los Angeles-Orange County market.
The station cultivated an aura of hipness and iconoclasm – great for making a small and loyal audience feel like part of an exclusive club, but not necessarily a good business model. In the most recent Arbitron ratings, Indie ranked 38th in the market, averaging just 0.6% of the listening audience, compared to the 3.5% for alternative music outlet KROQ-FM (106.7).
Entravision declined to say what the station’s new format would be or when it would go on the air.
(—Steve Carney)
Nessun commento:
Posta un commento