E se le emittenti le ascoltiamo via Internet? In questo caso una Electronic Program Guide è ancora più auspicabile e forse molto più semplice da costruire. Basterebbe inventarsi un formato comune di metadati. Vi ricordate il sistema Show Vision, utilizzato anni fa nelle guide tv per facilitare la programmazione dei videoregistratori? Era stato inventato da Gemstar, leader delle guide televisive, poi acquisito da Macrovision, la quale si è successivamente trasformata in Rovi Corporation (Macrovision si occupava e si occupa di tecnologie di codifica video, protezione, digital rights management e, appunto, guide e EPG). O magari si puà cercare di imporre alle stazioni presenti su Web di codificare i loro programmi in XML e ricorrere a software di aggregazione automatici.
Nel frattempo, mi è capitato di scoprire una EPG radiofonica su Internet che ha del prodigioso, anche se i programmi classificati si limitano alla musica classica. Il progetto è stato lanciato nel lontano 2004 da un programmatore indipendente e compositore, Scott D. Strader. Si chiama RadioWaveTuner ed è un aggregatore di programmi di musica classica ascoltabile in streaming su Internet. Tra le 45 diverse emittenti tracciate da RadioWave c'è anche la nostra Filodiffusione.
Come funziona RadioWave? Scott è riuscito a costruire un algoritmo che analizza le griglie di programmazione delle stazioni classificata dalla sua EPG e ne rappresenta i contenuti in tabelle Html generate automaticamente. I programmi si possono esplorare per stazione, fascia oraria e persino per compositore, con la lista di stazioni che trasmetteranno i rispettivi brani. In alternativa ì possibile visualizzare la home page che riporta tutto ciò che si può ascoltare in tempo reale. Per ogni canale riportato c'è il link allo stream su Internet. Man mano che sono disponibili le nuove griglie RadioWave aggiorna automaticamente i suoi database.
E' più difficile spiegarlo che vedere come funziona, se vi piace la musica classica e siete interessati alla problematica delle EPG non perdetevi assolutamente l'approccio adottato da Scott. Potete anche scaricare e ascoltare le sue opere rock, The Journalist e The Silent Spectrum. E potete dare un'occhiata al suo secondo progetto mediatico, EtherTV: uno strumento di aggregazione "social" che mi sembra concettualmente molto simile a quello che il Wall Street immagina per Google. Utilizzando EtherTV si possono confezionare "canali" di Web TV che riuniscono in uno stesso "palinsesto" i filmati ricavati da siti come YouTube. Un modello simile alle social radio basate su Web, ma orientato alla condivisione di contenuti di tipo televisivo.
Nel frattempo, mi è capitato di scoprire una EPG radiofonica su Internet che ha del prodigioso, anche se i programmi classificati si limitano alla musica classica. Il progetto è stato lanciato nel lontano 2004 da un programmatore indipendente e compositore, Scott D. Strader. Si chiama RadioWaveTuner ed è un aggregatore di programmi di musica classica ascoltabile in streaming su Internet. Tra le 45 diverse emittenti tracciate da RadioWave c'è anche la nostra Filodiffusione.
Come funziona RadioWave? Scott è riuscito a costruire un algoritmo che analizza le griglie di programmazione delle stazioni classificata dalla sua EPG e ne rappresenta i contenuti in tabelle Html generate automaticamente. I programmi si possono esplorare per stazione, fascia oraria e persino per compositore, con la lista di stazioni che trasmetteranno i rispettivi brani. In alternativa ì possibile visualizzare la home page che riporta tutto ciò che si può ascoltare in tempo reale. Per ogni canale riportato c'è il link allo stream su Internet. Man mano che sono disponibili le nuove griglie RadioWave aggiorna automaticamente i suoi database.
E' più difficile spiegarlo che vedere come funziona, se vi piace la musica classica e siete interessati alla problematica delle EPG non perdetevi assolutamente l'approccio adottato da Scott. Potete anche scaricare e ascoltare le sue opere rock, The Journalist e The Silent Spectrum. E potete dare un'occhiata al suo secondo progetto mediatico, EtherTV: uno strumento di aggregazione "social" che mi sembra concettualmente molto simile a quello che il Wall Street immagina per Google. Utilizzando EtherTV si possono confezionare "canali" di Web TV che riuniscono in uno stesso "palinsesto" i filmati ricavati da siti come YouTube. Un modello simile alle social radio basate su Web, ma orientato alla condivisione di contenuti di tipo televisivo.
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