Manca poco più di un mese per dire ciao, anzi "HI", via radio, sulle onde corte, alla sonda Juno, prima che questa riceva dalla terra il colpo di frusta necessario per raggiungere nel 2016 il pianeta giove e studiare, tra le altre cose, la sua magnetosfera e i fenomeni aurorali a essa correlati. La NASA sta organizzando in grande stile questa inedita forma di saluto (di solito sono i radioamatori ad ascoltare le sonde spaziali, questa volta avviene il contrario), invitando i radioamatori (per non incorrere in possibili sanzioni bisogna essere in possesso di regolare licenza) di tutto il mondo a predisporre tutto il necessario per sintonizzare i loro ricetrasmettitori nella banda dei 10 metri, i 28 MHz. Arrivato il grande momento di massima vicinanza di Juno alla terra (il perielio è a circa 50 mila chilometri di distanza), il comitato di saluto dovrà formare le due lettere H e I del codice Morse seguendo un rituale particolare. La portante della radio dovrà restare accesa per 30 secondi in corrispondenza di ogni "puntino" dei sei (•••• ••) che compongono la parola "HI", ogni vuoto tra i puntini all'interno di ciascuna lettera vale altri 30 secondi di portante spenta, con tre vuoti di 90 secondi complessivi a separare le due lettere. Tempo complessivo di trasmissione/vuoto. A ciascun partecipante viene assegnata una delle 26 frequenze fissate tra 28 e 28,5 MHz e per conoscere quale frequenza utilizzare nello specifico la NASA ha predisposto una tabella che assegna una determinata frequenza alle lettere dell'alfabeto. Chi vuole partecipare deve scegliere quella che corrisponde all'ultima lettera della sua sigla radioamatoriale.
Riempiendo l'etere dei segnali in radiofrequenza in telegrafia lenta prodotta da numerosi trasmettitori sparsi per tutto il pianeta, lungo ripetuti intervalli di tempo di 30 secondi, la NASA spera di poter creare sufficiente energia per "bucare" lo strato ionosferico dell'atmosfera terrestre (eventualmente anche nel caso che l'attività solare lo rendesse impermeabile a frequenze così elevate). A bordo di Juno, vista la natura radio e magnetica dei suoi esperimenti gioviani, opportunamente denominati WAVES, è montato un ricevitore HF in grado di sintonizzarsi fino a 40 MHz (questo documento contiene una dettagliata spiegazione dei sistemi di ricezione di Juno). L'idea è riuscire a farsi sentire da questo ricevitore generando un segnale a banda sufficientemente ampia (0,5 MHz) con tantissime antenne puntate verso la stessa zona di cielo. Una specie di "flash mob" radiofonico rivolto a un oggetto "made on Earth" che sta affrontando un viaggio di oltre 9 Unità Astronomiche. Ogni UA vale 150 milioni di chilometri.
Una spiegazione meno concisa di come si svolgerà questo happening si trova sul sito di Say HI to Juno! La pagina ufficiale della missione Juno si trova qui.
Una spiegazione meno concisa di come si svolgerà questo happening si trova sul sito di Say HI to Juno! La pagina ufficiale della missione Juno si trova qui.
2 commenti:
Con buona pace di quelli di Google, che con davvero scarsa sensibilità, presero in giro il codice morse per un loro scherzo del primo aprile.
Poi mi faranno sapere loro di Google, quando tutti i sistemi di comunicazione cadono, qual è l'unico sistema che consente la comunicazione
salve, se interessa ho sviluppato velocemente un'applicazione windows per trasmettere in cw qrss l'hi a juno.
www.centrodata.com/i4ibr
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73 i4ibr marco
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