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Nei nostri computer troviamo microprocessori molto complessi, con set di istruzioni molto evoluti che rendono ardua la programmazione in codice macchina (per questo sono stati inventati i cosiddetti linguaggi di alto livello). Oggi questi processori sono circondati da una miriade di fratelli e cuginetti minori, i "microcontrollori", in genere oggetti un po' più semplici ma capaci di fare parecchie cose. Io parlo spesso di microcontrollori perché oggi è frequente trovarli in diversi dispositivi utilizzati dai radioamatori, per esempio i radiofari. Il microcontrollore infatti può essere utilizzato per modulare un segnale radio trasmesso o rielaborare i segnali in arrivo. A Vico Morcote si studieranno anche i risvolti "artistici" di queste forme di trattamento dell'informazione. Con i microcontrollori si possono manipolare suoni ed effetti luminosi, creare strane strutture meccaniche, con risultati interessanti. Protagonista del workshop, una coproduzione di Homemade-Labor di Culture and Science Migros, del collettivo artistico romando Cycle Operant e di Nuove Proposte Culturali, sarà il controller Arduino, di cui ho già avuto modo di parlare spesso.
Il seminario che si terrà dal 24 al 29 agosto prossimo, ha un costo molto contenuto, 295 franchi svizzeri, e comprende il vitto (ma i pasti si cucinano da soli) e l'alloggio nella villa dell'Istituto Internazionale di Architettura di Vico Morcote, un paesino in territorio svizzero non lontano da Ponte Tresa. Il docente sarà Uwe Schüler, ingegnere e artista elettronico. Non so se ci sarà una vera e propria lingua ufficiale ma se c'è una dote di cui gli svizzeri possono andare fieri è quella di riuscire a parlare un po' di tutto. Per informazioni sicuramente in italiano: info (at) nuoveproposteculturali (dot) ch.
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