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Guardate per esempio alla categoria degli smartphone, i telefonini intelligenti. Belli, potenti, versatili. "Hanno dentro più capacità di calcolo di un mainframe di trent'anni fa, dicono i responsabili marketing. Ed è vero, anche se finora non si capiva bene a che cosa servisse tutta questa potenza se non a posizionare il prodotto in una fascia di prezzo più elevato. Lo smartphone, si sa, "ridefinisce". Ma ridefinisce che cosa? Il telefonino, il computer? Sarà piaggeria, la mia naturale propensione di utente Macintosh, ma personalmente credo che iPhone sia stato il primo smartphone capace di dare una certa concretezza al concetto di "redifinizione". Aiutato dalla sua interfaccia utente così "spiazzante" rispetto alla tradizione rappresentata da Windows Mobile e dallo stesso Symbian, iPhone sta diventando "un'altra cosa".
Prendete Poddio, l'applicazione recensita da Mashable (e da diverse altre fonti anche italiane) e segnalatami ora da Francesco Delucia. Poddio è un piccolo studio di registrazione e editing audio in grado di fare tante trucchi sulle vostre registrazioni, inclusi il taglia e incolla dei clip. Senza mouse, senza tastiera, con qualche abile svolazzo delle dita. Una pacchia per reporter, podcaster, amanti della musica. Una di quelle applicazioni che rende del tutto superfluo il lavoro dei responsabili marketing. Poddio è stato presentato a Las Vegas inoccasione del CES a gennaio e del NAB il mese scorso. E' stato sviluppato da VeriCorder Technology, una startup creata - guarda caso - da un ex giornalista della CBC, il broadcaster pubblico canadese. VeriCorder ha sviluppato, come accessorio, un piccolo microfono da utilizzare per registrare ma Poddio funziona anche con altri microfoni o con quello incorporato nell'iPhone.
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