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Non dico naturalmente che impianto che opera dalle LF alle frequenze satellitari non possa avere un impatto sulla salute della gente. Ma per avere delle risposte bisogna implementare analisi epidemiologiche molto complesse e molto costose. Per salute e la prevenzione si fa questo e altro, direte voi. Assolutamente vero. Eppure, per tanti studi del tutto inconcludenti sugli effetti dannosi delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ci sono migliaia di analisi altamente allarmanti sugli effetti del fumo, con ricadute costisissime sulla salute degli individui e sui costi per il sistema sanitario. E nessuno si sogna di far chiudere le tabaccherie.
Un'altra ragione d'allarme sarebbe la possibilità che le emissioni UHF del MUOS possano interferire con le operazioni di volo degli aerei militari e addirittura innescare e far esplodere le armi portate a bordo. Questo sarebbe uno dei motivi per cui le parabole del MUOS non sono vengono installate a Sigonella, sede della base aerea, ma a Niscemi. Un responsabile militare intervistato da RAINews24 ha detto che sì, le comunicazioni e il volo strumentale possono essere disturbate ma che non c'è nessun rischio per le armi. La questione resta ovviamente aperta e Internet si mobilita per cercare di fare più chiarezza (questo uno dei primi articoli, ben informato devo dire ma anche inutilmente cospirazionista, pubblicato da Arianna Editrice). Il locale comitato contro l'installazione del MUOS, costituito a fine febbraio, ha il suo sito Web a questo indirizzo.
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