09 settembre 2009

A Mantova trionfano radiodrammi e letture ad alta voce

È partito oggi il celebre Festival della Letteratura di Mantova, che nell'edizione 2009 inaugura una speciale "sessione radiodrammi" curata dall'amico Francesco Anzalone e da Lorenzo Pavolini, "Radiodramma Hotel". Il teatro alla radio può ben essere considerato un genere a sé stante, considerando la particolare valenza che finisce per assumere il nudo potere evocativo della parola, dell'eloquio delle voci recitanti, degli effetti sonori. Componenti essenziali come la regia, le scene, la coreografia, i costumi, vengono meno in un vuoto riempito solo dalla parola e dalla scansione dei suoi ritmi e delle pause di silenzio. Non so ancora se riuscirò a essere presente a Mantova, ma mi piacerebbe molto percorrere l'allestimento di Anzalone e Pavolini e auguro a voi di poterlo fare.
«L’arte invisibile del radiodramma dalle origini agli ultimi fuochi - recita il programma ufficiale della manifestazione, è - un percorso che presenta il meglio delle produzioni RadioRai nelle stanze di un antico albergo del centro di Mantova, abitate per l’occasione da illustri ospiti sonori. Presenze acustiche, voci e rumori per l’invenzione di un nuovo linguaggio che vede protagonisti gli scrittori. Dai radiodrammi di Savinio, Pratolini, Levi, Camilleri alle Interviste impossibili in cui Calvino dialoga con l’Uomo di Neanderthal, dai radioplays di Hughes, Beckett, Thomas alle produzioni degli scrittori italiani dell’ultima generazione (Mazzucco, Scarpa, Fois e molti altri). Dal mattino a notte fonda, camera per camera, la possibilità di avvicinare uno dei generi che più ha favorito la sperimentazione e l’incontro tra scrittori, registi e attori.» Il progetto si avvale della collaborazione di RadioRai, Audioteche e Radioscrigno e si articolerà nei giorni del Festival, dalle 10 alle 24 fino a domenica 13.
Il co-curatore tempo fa mi raccontava che la selezione consentirà l'ascolto di brani estratti da circa sedici radiodrammi. A questa antologia si affiancherà una performance realizzata per Mantova su modello del lavoro che Anzalone presentò a Cagliari in occasione del Prix Italia 2008, intitolata "Giochi di parole, giochi di radio". «La cosa più divertente dell'operazione, sottolineava Francesco, è che ci hanno affidato un albergo abbandonato in cui si svolgerà tutto e il clima è proprio quello di Shining



Per quanto riguarda invece Giochi di Radio, in programma domani e fino a domenica prossima alle ore 21 nella stessa location dell'"Arte invisibile", la Squassabia Maison (ex Albergo San Lorenzo), ecco il testo della presentazione: «Se dovessimo raccontare la radio attraverso i suoi generi, il radiodramma e le sue suggestioni, avrebbe certamente una posizione di privilegio. Il gioco sulle parole e attraverso le parole ha permesso una crescita di una recezione evocativa che ha certificato, negli anni, il fatto che la radio e i suoi generi fossero una forma artistica e di comunicazione autonoma e autosufficiente, nonostante lo strapotere della televisione. Frammenti da ascoltare, attingendo al repertorio dell’Audioteca RAI, pagine di letteratura da approfondire, e poi commenti sagaci e ironici: il pubblico, insieme a Francesco Anzalone, sarà parte attiva di un meccanismo quasi teatrale e suggestivo, utile ad attraversare in maniera disordinata gli stili, le voci, i mondi da cui il radiodramma ha attinto a piene mani.»
Mi permetto infine di segnalare, tra i tanti laboratori, quello dell'attore/autore Pino Costalunga, fondatore di Glossa Teatro. Rivolto a un pubblico giovane (Costalunga è specializzato in spettacoli ludico-formativi per bambini e ragazzi) ma con l'unico limite "dagli 8 anni in su", il laboratorio è intitolato Ad Alta Voce ed è un minicorso di lettura "non silenziosa". Al Teatro di San Lorenzo sono previste due repliche giovedì 10 e una venerdì 11. Ecco la scheda di questa fantastica, piccola iniziativa:

AD ALTA VOCE
Laboratorio di giochi e trucchi per leggere bene e... farsi sentire dagli 8 anni in su
Provate a pensarci un attimo: che cosa usate per leggere? Gli occhi senz’altro, ogni tanto la testa... E la voce? No, ormai la voce nessuno la usa più, si fa tutto a mente, magari andando di corsa e saltando qualche frase. Eppure, lette a voce alta, le storie assumono tutto un altro fascino: le parole prendono corpo, si possono sentire le emozioni vibrare, insomma... tutto suona meglio! Pino Costalunga, attore e autore di teatro, ci insegna alcuni divertenti esercizi per educare bocca, corde vocali e polmoni alla lettura, per non vergognarsi di... alzare la voce!

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