24 settembre 2009

Prix Italia: Locast, il territorio parla e ascolta

Mi sono trasferito al secondo piano del Palazzo della Radio per seguire, qui al Prix Italia di Torino, il convegno su Come realizzare il migliore sito Web del mondo. Insieme allo speaker/moderatore Wim Schepens chief editor della tv olandese NPO e plurivincitore del premio Prix Italia per il miglior Web site, c'è Kenneth C. Estenson, general manager di CNN.com e Piero Gaffuri (qui con la segretaria del Prix, Giovanna Milella), AD di RAInet e direttore Nuovi Media. Gaffuri ha parlato di "Locast", local e Webcast, progetto crossmediale del MIT (il principal investigator è il torinese Federico Casalegno) che vede la partecipazione della RAI. Il sistema si basa sull'uso di terminali geolocalizzabili che grazie a una specifica taggatura del territorio consente di viaggiare per questo territorio usufruendo di contenuti pertinenti ma anche postando i propri contenuti user generated. L'esperimento RAI si è svolto a Venezia sfruttando la rete wi-fi che copre tutta la città e i contenuti d'archivio resi disponibili dalle Teche RAI di Barbara Scaramucci. Alcuni luoghi di Venezia sono stati taggati e in quei luoghi il telefonino poteva visualizzare contenuti correlati e al tempo stesso uploader sul sito di Locast il contenuto generato al momento. Piero Gaffuri la chiama "tv intorno a noi", qualcosa per acquisire dagli UGC stimoli per poter generare nuovi prodotti.
Adesso sto seguendo il general manager del sito della CNN (81 milioni di pagine in un giorno quando Kathrina colpì New Orleans...). Il punto fondamentale, sta dicendo Kenneth, è... Put the audience first. E' quello che è stato fatto dal nuovo sito istituzionale della RAI, www.rai.tv? Non saprei. Forse non proprio per tutta l'audience... Il sito RAI.tv soffre secondo me di qualche problemino di accessibilità. Mi sarebbe piaciuto discuterne alla fine con Gaffuri, che sfortunamente dopo il suo intervento ha dovuto cedere il microfono agli altri due relatori e abbandonare il convegno a causa di altri impegni. Sarà per un'altra volta.

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