Secondo il sito di Radio Metropole di Port-au-Prince, ancora questa mattina le vittime sopravvissute al sisma che ha raso al suolo la capitale della nazione più povera dell'intero continente americano, vagavano per le rovine della loro città senza che una sola squadra di soccorso, un solo equipaggio di pompieri, sia potuta intervenire per aiutarli. A proposito di povertà sono molto interessanti i documenti messi a disposizione sul sito del Ministero per la pianificazione e la cooperazione esterna, MPCE.
La comunicazione via radio, terrestre, cellulare o satellitare che sia, è un fattore sine qua non in una situazione del genere. Ma quando un evento naturale di questa intensità si abbatte su una infrastruttura già molto debole, la devastazione è totale e la zona è precipitata in un autentico inferno logistico. Sto cercando di raccogliere quante più informazioni possibili su Internet, dove le prime notizie sono arrivate dai telefoni satellitari. Haïti era già prima una nazione caratterizzata da una offerta radiofonica molto limitata. Da decenni le sue stazioni radio non sono presenti in onde corte (io ho fatto in tempo ad ascoltare i programmi religiosi di 4VEH di Cap Haïtien, al nord, ancora oggi una delle principali emittenti). Radio Metropole è ammirevole per il coverage che riesce a dare in queste ore sul suo sito Web da cui - avvertono i responsabili - il link allo stream in diretta è sparito. Secondo la stazione sono però ancora in funzione, in parte, le linee di accesso a Internet di qualche operatore e sia la fibra sottomarina sia i link digitali satellitari permettono di collegarsi con il mondo. Il segnale dell'unico operatore GSM dell'isola (Haïti condivide con la Repubblica Domenicana il territorio di Hispaniola), ComCell Voilà, è tornato a risentirsi in certe aree. Le linee fisse di Haitel e Teleco funzionano ma si saturano subito.
Per il resto la situazione nella capitale questa mattina era la seguente, sempre secondo le cronache di Metropole che pubblica anche una serie di fotografie che non ho neanche il coraggio di riprodurre qui.
Ho cercato di capire se eventualmente altri flussi Web potessero portarmi il sound in diretta da Haiti. Ieri lo stream di Signal FM sembrava ancora funzionare, oggi però il canale trasporta solo rumore bianco.
Molto belle anche le corrispondenze di Radio Kiskeya ("che cosa succede" in creolo). Silenzio e foto raccapriccianti anche da Radiotele G(u)inen e dalla stessa 4VEH, per la quale tuttavia il problema potrebbe essere legato alla decodifica di uno stream Windows Media su Mac. Una possibile fonte di informazione che viene dalla diaspora haitiana negli USA è quella di Radio Flambeau su WRCA di Boston a partire dalle sette del mattino in Italia e fino a mezzogiorno. Una fonte abbastanza aggiornata per accedere alla programmazione radiofonica, non sempre autorizzata dalla FCC, della popolazione haitiana residente negli stati uniti è il sito Haiti FM, ma state attenti perché il creolo non è la pronuncia caraibica della lingua francese, la comprensione è molto parziale. Molte altre informazioni si trovano inoltre sul blog, questo sì in francese, Bel Balawou, del cronista creolo Evariste Zephyrin, residente in Francia.
In questi casi ci si aspetta che un supporto alle comunicazioni di emergenza possa venire dalla comunità dei radioamatori, ma ad Haïti ce ne sono pochissimi e senza generatori di corrente potrebbe essere molto complicato trasmettere e ricevere. Le frequenze da sorvegliare per l'eventuale coordinamento dei soccorsi sono la 3.720, la 7.045, la 14.265 e la 14.300 kHz, ma ieri sera non ho sentito un granché. Secondo le fonti americane un nodo di Echolink, la rete VoIP radioamatoriale, il numero 278173 dovrebbe ripetere il traffico ma per ora le chance di contatto appaiono molto ridotte. Un radioamatore americano ha annunciato di aver creato un canale di relay per le frequenze qui menzionate con il software di comunicazione vocale TeamSpeak (indirizzo IP 206.40.113.111), ma le prove che ho effettuato con il client Mac di TeamSpeak non hanno avuto successo.
La comunità ham radio attende adesso i primi risultati della missione di un radioamatore della repubblica Domenicana, Cesar Pio Santos HR2P, che afferma di essere partito alla volta di Haiti con il materiale necessario per stabilire una postazione d'emergenza. Ma non è ben chiaro il tipo di intervento che Santos potrà mettere in atto, considerando che nella zona del sisma regna il completo caos e la totale assenza di forze di polizia e coordinamento dei soccorsi.
Sul piano delle prime cure mediche il problema è anche legato ai danni subiti dalle installazioni di Medici Senza Frontiere e dell'ONU. La Croce Rossa, che ha una sua rete di comunicazioni satellitari e HF ha creato una pagina sul suo sito FamilyLinks, rivolto a chi cerca di entrare in contatto con familiari e amici sui luoghi dei disastri.
National Public Radio ha una bella pagina su "come aiutare" mentre il blog del programma All Tech Considered si occupa di come cercare informazioni online.
Mobilitate anche le infrastrutture per l'imaging satellitare. Il Centre National d'Etudes Spatiales francese ha comunicato che il satellite Spot-5 è stato subito "centrato" con i suoi sensori nel visibile e nell'infrarosso su Haiti:
Haiti: Réseau occupé, réseau indisponible... Communication difficile...L'ITU ha appena rilasciato un comunicato per dare la notizia di una quarantina di terminali satellitari più una sessantina di non meglio specificate unità broadband verranno dispiegate ad Haïti, mentre una Deployable Base Station di Qualcomm entrerà in funzione a supporto delle comunicazioni cellulari.
Bref résumé sur l'état des communications en Haïti.
L'accès internet par Hainet et Access Haiti ne fonctionne pas. Aucune informations pour le réseau ACN. La liaison sous-marine par fibre optique est restée opérationnelle. L'opérateur de téléphonie mobile Digicel signale que son réseau en Haïti est de nouveau opérationnel mercredi matin. Certain utilisateur Voila ont eu un signal hier. Dans tout le pays, de nombreuses lignes ou "tronçons" sont par terre et donc inutilisables. La plupart des communications par internet passe par satellite.
Les lignes des compagnies Haïtel et Teleco fonctionnent quand elles ne sont pas saturées.
"Ils essaient parfois 15 à 20 fois avec le même téléphone", renchérit Jyoti Mahurkar-Thombre, directrice générale d'Alcatel-Lucent (réseau Digicel en Haïti), interrogé mercredi soir. Les personnes qui partagent le même réseau peuvent peut-être communiquer plus facilement, estime-t-elle.
ITU joins international effort to assist Haiti
Satellite links to re-establish communications in earthquake-hit country
Geneva, 14 January 2010 — ITU joins the international effort to provide humanitarian assistance to Haiti, which was devastated by an earthquake on 12 January 2010.
Forty satellite terminals are being deployed immediately to re-establish basic communication links and a further 60 units with broadband facility are being dispatched along with experts to operate them. ITU will also set up a Qualcomm Deployable Base Station (QDBS), a reliable, responsive and complete cellular system designed to enable vital wireless communications aimed at strengthening response and recovery mechanisms in a disaster zone. ITU has allocated a budget of over USD 1 million to strengthen the disaster response effort in Haiti.
ITU Secretary-General Hamadoun Touré expressed his solidarity with the people of Haiti and offered his condolences to the bereaved victims of the disaster. "The whole world is in shock following the devastation and untold misery caused by the earthquake in Haiti," Dr Touré said. "ITU will do everything possible to provide assistance to the people of Haiti by re-establishing telecommunication links which will be vital in the rescue and rehabilitation efforts in the days ahead." Dr Touré also called upon ITU Sector Members and other ICT companies to urgently assist ITU’s efforts to reinstate telecommunications in Haiti.
Along with the destruction of buildings and infrastructure, telecommunication links in Haiti were also snapped in the wake of the 7.0 magnitude earthquake. Re-establishing communications is a critical tool in disaster management to ensure
timely dissemination of authoritative information to government entities and aid agencies involved in rescue and rehabilitation efforts.
The worst earthquake in the region in over 200 years levelled Port-au-Prince, Haiti’s capital as well as other towns and villages in the country leaving several thousands dead and injured. UN Secretary-General Ban ki-moon has declared it a "major humanitarian emergency".
Per il resto la situazione nella capitale questa mattina era la seguente, sempre secondo le cronache di Metropole che pubblica anche una serie di fotografie che non ho neanche il coraggio di riprodurre qui.
Capitale dans le chao
Port-au-Prince n'a plus de service de pompier, à la première secousse son service de pompiers, a été enseveli. Beaucoup de rues sont jonchées de cadavres et on voit des gens, on voit apparaître une jambe, un bras, dans des tas de ferraille et de béton. il y a des survivants qui appellent à l'aide mais personnes ne peut réellement les aider sans mettre leur vie en péril. A tous moment tous peut s'effondrer et créer de nouvelles victimes. Les moyens matériel manque, tous et à reconstruire selon des sources diplomatique. Dans la zone du canapé vert il ne reste presque plus de maison debout. D'après l'ambassadeur de France en Haïti il va falloir reloger 2 millions de personnes. mais la question c'est où ? Tous les hôpitaux de la capital sont fortement endommagés et fermés. MSF accueil les victimes, mais vue leurs grandes nombre ont du fermer leurs portes. Certain témoins ont vue des gens mourir devant le centre MSF faute de soin.
Un hôpital mobile est attendu aujourd'hui. La Croix Rouge doit envoyé jeudi 40 tonnes de médicaments et de kits médicaux en Haïti.
Un membre de l'ONG MSF ,Stefano Zannini a déclare "Je me suis rendu dans cinq centres médicaux dont un grand hôpital et la plupart d'entre eux ne fonctionnaient pas. Beaucoup sont détruits et j'ai vu un nombre bouleversant de corps".
Hans van Dillen, coordinateur de MSF en Haïti, raconte tant qu'à lui : "Des centaines de milliers de personnes ont dormi dans les rues car elles n'ont plus de logement. Nous avons pu voir des fractures ouvertes, des blessures à la tête. Le problème est que nous ne pouvons envoyer les gens se faire soigner correctement à ce stade"
Jeudi, 14 janvier 2010 07:41
Ce matin dans la capital
- Il y a beaucoup de cadavres le long de la route de Bourdon, de Delmas et bien sur de la capital.
- Certains cadavres commence à gonflés à cause de la chaleur.
- Aucun cellule de gestion de la crise n'a été mise en place.
- A Carrefour le collège Paul VI s'est effondré
- Les parcs sont transformés en campement de fortune.
- Le commissariat de police près de Saint-Louis de Gonzague à été détruit
- Avenue Christophe, le lycée Jean-Jacques Dessalines s'est effondré
- La plupart des stations service n'ont plus de carburant.
- Beaucoup de victime sous les décombres appellent encore à l'aide, mais personne n'a les moyens de les aider.
- L'Hôtel San Carlos s'est effondré, beaucoup de dominicain sont portés disparus.
- 2000 personnes sont réunis derrière le capitol, rue lamarre impasse moussin, sur 2 terrains vagues.
- Les gens remonte sur Pétionville, pensant trouvez le repos, mais aucun infrastructure pour les accueillir n'est disponible.
- Il y a des survivant au Collège Amazan rue picant
Ho cercato di capire se eventualmente altri flussi Web potessero portarmi il sound in diretta da Haiti. Ieri lo stream di Signal FM sembrava ancora funzionare, oggi però il canale trasporta solo rumore bianco.
Molto belle anche le corrispondenze di Radio Kiskeya ("che cosa succede" in creolo). Silenzio e foto raccapriccianti anche da Radiotele G(u)inen e dalla stessa 4VEH, per la quale tuttavia il problema potrebbe essere legato alla decodifica di uno stream Windows Media su Mac. Una possibile fonte di informazione che viene dalla diaspora haitiana negli USA è quella di Radio Flambeau su WRCA di Boston a partire dalle sette del mattino in Italia e fino a mezzogiorno. Una fonte abbastanza aggiornata per accedere alla programmazione radiofonica, non sempre autorizzata dalla FCC, della popolazione haitiana residente negli stati uniti è il sito Haiti FM, ma state attenti perché il creolo non è la pronuncia caraibica della lingua francese, la comprensione è molto parziale. Molte altre informazioni si trovano inoltre sul blog, questo sì in francese, Bel Balawou, del cronista creolo Evariste Zephyrin, residente in Francia.
In questi casi ci si aspetta che un supporto alle comunicazioni di emergenza possa venire dalla comunità dei radioamatori, ma ad Haïti ce ne sono pochissimi e senza generatori di corrente potrebbe essere molto complicato trasmettere e ricevere. Le frequenze da sorvegliare per l'eventuale coordinamento dei soccorsi sono la 3.720, la 7.045, la 14.265 e la 14.300 kHz, ma ieri sera non ho sentito un granché. Secondo le fonti americane un nodo di Echolink, la rete VoIP radioamatoriale, il numero 278173 dovrebbe ripetere il traffico ma per ora le chance di contatto appaiono molto ridotte. Un radioamatore americano ha annunciato di aver creato un canale di relay per le frequenze qui menzionate con il software di comunicazione vocale TeamSpeak (indirizzo IP 206.40.113.111), ma le prove che ho effettuato con il client Mac di TeamSpeak non hanno avuto successo.
Some ham radio activity from Haiti is beginning to be heard, following yesterday’s devastating earthquake.
Father John Henault, HH6JH, in Port-au-Prince, made contact late Wednesday morning with the Intercontinental Assistance and Traffic Net (IATN) on 14.300 MHz, the IARU Global Centre of Activity frequency for emergency communications. Based on relays monitored at W2VU, Father John reported that he and those with him were safe, but had no power and no phone service. He was operating on battery power and hoping to get a generator running later in the day. He asked the station copying him, William Sturridge, KI4MMZ, in Flagler Beach, Florida, to telephone relatives with information that he was OK.
The following frequencies are in use for earthquake-related traffic and should be kept clear unless you are able to provide requested assistance:
14300 (IATN), 14265 (SATERN); 7045 (IARU Region II) and 3720 (IARU Region II) kHz. Additional frequencies may be activated on different bands at different times of day, so be sure to listen carefully before transmitting to make sure you are not interfering with emergency traffic.
VU2SGW - On Tuesday, January 12 at 4:53 PM Haiti time (2153 UTC), a magnitude 7.0 earthquake hit 10 miles (15 kilometers) west of Port-au-Prince,the island nation's capital. Communications in and out of Haiti have been disrupted.
No word has been received as of yet from any of Haitian Amateur Radio operator. The International Radio Emergency Support Coalition (IRESC) is also active on EchoLink node 278173. All radio amateurs are requested to keep 7045 kHz and 3720 kHz clear for possible emergency traffic related to today's major earthquake in Haiti.
Earthquake net frequencies - 7045, 3720 kHz - Please keep clear
All radio amateurs are requested to keep 7045 kHz and 3720 kHz clear for possible emergency traffic related to today's major earthquake in Haiti.
International Amateur Radio Union (IARU) Region II Area C Emergency Coordinator Arnie Coro, CO2KK, reports that as of 0245 UTC on January 13, nothing had been heard from radio amateurs in Haiti, but that the above frequencies were being kept active in case any Haitian hams manage to get on the air, and in case of other related events in surrounding areas, including aftershocks and a possible tsunami.
The following is from an e-mail from CO2KK:
A few minutes after the earthquake was felt in eastern Cuba's cities, the Cuban Federation of Radio Amateurs Emergency Net was activated, with net control stations CO8WM and CO8RP located in the city of Santiago de Cuba, and in permanent contact with the National Seismology Center of Cuba located in that city.
Stations in the city of Baracoa, in Guantanamo province, were also activated immediately as the earth movements were felt even stronger there, due to its proximity to Haiti. CO8AZ and CO8AW went on the air immediately, with CM8WAL following. At the early phase of the emergency, the population of the city of Baracoa was evacuated far away from the coast, as there was a primary alert of a possible tsunami event or of a heavy wave trains sequence impacting the coast line at the city's sea wall ...
Baracoa could not contact Santiago de Cuba stations on 40 meters due to long skip after 5 PM local time, so several stations in western Cuba and one in the US State of Florida provided relays. CO2KK as IARU Region II Area C Emergency Coordinator, helped to organize the nets, on 7045 kHz and also on 3720 kHz, while local nets in Santiago de Cuba and Baracoa operated on 2 meters.
As late as 9,45 PM local time 0245 UTC we have not been able to contact any amateur or emergency services stations in Haiti.
Amateurs from the Dominican Republic, Puerto Rico, Venezuela were monitoring the 40 meter band frequency, that I notified to the IARU Region II executive Ramon Santoyo XE1KK as in use for the emergency, requesting that 7045 kHz be kept as clear as possible..
We are still keeping watch on 7045 kHz hoping that someone in Haiti may have access to a transceiver and at least a car battery to run it.
All information that has so far come from the Cuban seismologists tell us of a very intense earthquake, and also of the possibility of other events following.
Following the advice of the geophysicists, we are keeping the 7045 and 3720 kiloHertz frequencies active until further notice.
From the CQ / WorldRadio Online Newsroom
La comunità ham radio attende adesso i primi risultati della missione di un radioamatore della repubblica Domenicana, Cesar Pio Santos HR2P, che afferma di essere partito alla volta di Haiti con il materiale necessario per stabilire una postazione d'emergenza. Ma non è ben chiaro il tipo di intervento che Santos potrà mettere in atto, considerando che nella zona del sisma regna il completo caos e la totale assenza di forze di polizia e coordinamento dei soccorsi.
The following update was received from Cesar Pio Santos, HR2P. By Greg Mossop, IARU Region 1 Emergency Communications Co-Ordinator RCD and URDA en route to Haiti
Victor Baez, HI8VB, Secretary of the Radio Club Dominicano (RCD) reports that the RCD with UDRA, Unión Dominicana de Radio Aficionados, are preparing to go to Port au Prince early morning of Friday January 15 to install an emergency radio Communications stastion, HI8RCD/HH, and a mobile station.
Victor has a blog which hopefully he will update with more news from Haiti: www.hi8vb.tk
RADIO CLUB DOMINICANO Y UDRA SE PREPARAN PARA COMUNICAR AL MUNDO CON HAITI
Una comisión del Radio Club Dominicano, Inc. y la Unión Dominicana de Radio aficionados, hace los preparativos pertinentes para comunicar al mundo con Puerto Príncipe Haiti, ciudad devastada por un sismo de 7.3 grados en la escala richter. La comisión coordinada por el Presidente del RCD y con el Apoyo de la HI8PGG Pepe Goico estará partiendo tentativamente de la cede del radio club la madrugada del viernes 14 del presente mes. Pretenden instalar una estación base la misma hará sus transmisiones con los indicativos HI8RCD/HH, y contara con todas las modalidades de comunicacion en las bandas de aficionados y una estación móvil con todas las bandas y frecuencias que estará informando al mundo. La comitiva estará compuesta inicialmente a parte de Pepe Goico por los miembros radio aficionados del RCD y la Udra siguientes: HI8FLB, HI8CJG, HI8DBF, HI8SAR, HI8JLH, HI8ROD y HI3TEJ.-
Sul piano delle prime cure mediche il problema è anche legato ai danni subiti dalle installazioni di Medici Senza Frontiere e dell'ONU. La Croce Rossa, che ha una sua rete di comunicazioni satellitari e HF ha creato una pagina sul suo sito FamilyLinks, rivolto a chi cerca di entrare in contatto con familiari e amici sui luoghi dei disastri.
National Public Radio ha una bella pagina su "come aiutare" mentre il blog del programma All Tech Considered si occupa di come cercare informazioni online.
Mobilitate anche le infrastrutture per l'imaging satellitare. Il Centre National d'Etudes Spatiales francese ha comunicato che il satellite Spot-5 è stato subito "centrato" con i suoi sensori nel visibile e nell'infrarosso su Haiti:
13 Janvier 2010Google ha invece impegnato il suo satellite GeoEye per rinfrescare all'istante le mappe che mostrano la zona di Port-au-Prince, rendendo anche disponibili dei nuovi layer per il software Google Earth. Tutti i dettagli sul blog Google Earth Library e su Google LatLong, il blog del team di sviluppo. MiBazaar ha messo rapidamente insieme due applicazioni Google Maps per visualizzare in cartografia digitale sia le corrispondenze da Haïti postate su YouTube sia i post pubblicati su Twitter.
Haiti : le CNES coordonne l'intervention de la Charte Internationale "Espace et Catastrophes majeures"
TREMBLEMENT DE TERRE EN HAITI : le CNES coordonne l’intervention de la Charte Internationale « Espace et Catastrophes majeures »
L’Agence Spatiale Française (CNES) assure le rôle de Chef de Projet pour la mise en œuvre de la Charte Internationale « Espace et Catastrophes Majeures », déclenchée pour un tremblement de terre de grande ampleur (magnitude 7) sur la région de Port au Prince en Haïti, à la demande de la Sécurité Civile française (DSC/COGIC) le 13 janvier 2010 à 01h du matin (12/01 23h00 UTC), puis des Nations Unies pour le compte de la Mission des Nations Unies pour la Stabilisation en Haïti (MINUSTAH) deux heures plus tard.
La violente secousse est survenue à 16 h 53 heure locale (22 h 53, heure française), faisant de nombreux morts et blessés. Plusieurs bâtiments de la capitale, y compris la présidence, se sont écroulés. Le quartier général de la Mission de stabilisation de l'ONU en Haïti s'est aussi effondré en grande partie.
L’Agence Spatiale Française (CNES) assure le rôle de Chef de Projet de ce déclenchement de la Charte (Call ID 287-288), en lien étroit avec les demandeurs (Direction de la Sécurité Civile française (DSC) et Nations Unies) pour organiser et coordonner l’ensemble des programmations et des acquisitions d’images satellites, optiques comme radar, haute et très haute résolution, fournies par plusieurs des 10 agences spatiales membres de la Charte Internationale.
Dans ce cadre, le satellite SPOT 5 a été programmé pour acquérir des images de crise en couleurs à 2.5 m de résolution, avec des prises de vues dès le 14 et 15 janvier. Les satellites radar de l’Agence Spatiale Européenne (ESA) sont programmés, ainsi que ceux des agences spatiales japonaise et canadienne (images radar de haute résolution).
L’ensemble de la communauté spatiale s’efforce de produire des images de l’événement le plus rapidement possible pour supporter les interventions des équipes de secours et ainsi venir en aide aux populations touchées. A titre d’exemple, des images américaines de résolution métrique sont programmées pour le 15 janvier, et seront mises à disposition de la Charte.
La production des cartes de localisation précise des zones touchées, donnant un premier bilan des dégâts, a été confiée au Service Régional de Traitement d'Image et de Télédétection (SERTIT) de Strasbourg. Ceci dans le cadre du projet européen GMES SAFER (services opérationnels en réponse aux situations d’urgence). Ces produits cartographiques seront fournis aux équipes d‘intervention présentes sur le terrain qui sont utilisateurs de GMES SAFER tels que la Direction de la Sécurité Civile allemande (BBK) et des équipes des Nations Unies.
Les images d’archive les plus récentes de la zone d’impact vont être traitées par le SERTIT d’ici 24h afin de fournir une cartographie de référence à jour aux équipes de secours.
Le CNES, le SERTIT et la Sécurité Civile française travaillent en étroite collaboration pour fournir aux équipes françaises dépêchées sur place, les documents cartographiques leur permettant d’optimiser leur intervention.
1 commento:
Grazie infinite Andrea per il tuo contributo informativo! Le notizie sul terremoto hanno sconvolto un po' tutti! Personalmente mi sono ricordato di un mio amico che fino all'estate scorsa era parte della missione ONU a Haiti (la Minustah) e che è ancora più sconvolto di me avendo perso nella tragedia colleghi e amici (vedi http://www.ipb-italia.org/?p=1154).
Di Radio Metropole ricordo una giornalista, Nancy Roc, che anni fa ricevette a Firenze dalla FLIP (Free Lance International Press) un premio giornalistico per i diritti umani (vedi qui: http://www.casamia.org/?p=224).
E chissà se è ancora dietro quel microfono già "rovente" negli anni passati...
P.S. Come dire... "il mondo è piccolo" ancora più adesso che radio e tecnologie sembrano restringerlo sempre più in un grosso villaggio. Peccato che i nostri cuori, invece, spesso vadano in tutt'altre direzioni!
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