La newsletter di Tom Taylor su Radio-Info parla di un intervento di Bob Struble sul futuro della radio digitale. Struble è il capo di Ibiquity l'azienda che ha lanciato il sistema digitale ibrido HD Radio. Il suo discorso si focalizza sulla concorrenza tra autoradio AM/FM convenzionale e l'insieme delle tecnologie digitali oggi disponibili a bordo dell'automobile. Secondo Struble così com'è non può competere con tecnologie come il Dvd o iPod, deve offrire maggiore qualità sonora, contenuti più ricchi e interattività con altri dispositivi e media. Ergo, la radio AM/FM deve digitalizzarsi.
Ecco un estratto del suo articolo, che trovate qui se vi va. Conoscete ormai la mia opinione: sono convinto anch'io che la radio debba in parte reinventarsi e ricombinarsi con altre modalità di distribuzione (digitale) dei contenuti, ma non sono altrettanto certo che l'approccio corretto sia quello delle modulazioni numeriche come IBOC o DRM. Forse questa strada poteva essere percorribile 15 anni fa. Oggi le tecnologie digitali wireless IP e le relative infrastrutture, sempre più capillari e ubique, rappresentano un'alternativa semplicemente troppo vantaggiosa. Il settore radiofonico farebbe bene a ripensare non le modulazioni ma i suoi contenuti, il modo di produrli e di integrarli in un contesto cross-mediatico, puntando eventualmente alle soluzioni - come RDS - che consentono di integrare informazioni digitali e metadati nelle modulazioni utilizzate attualmente e affrontando il problema della scarsa qualità audio con una buona regolamentazione dello spettro e l'uso intensivo di componentistica e algoritmi DSP nei ricevitori.
Anche James Cridland si occupa di onde medie sul suo blog sugli incroci tra radio e digitale. James si trova in Canada per ragioni di studio e consulenza e oltre a nuovi tipi di birra sta sperimentando un fenomeno per lui sconosciuto: il successo (che in Canada è molto relativo visto che le stazioni in onde medie stanno tutte passando alla modulazione di frequenza) delle stazioni AM. Cridland non si capacita che nel Regno Unito le onde medie siano praticamente defunte, come quasi ovunque in Europa. E si chiede se tecnologie come RadioDNS possano contribuire a inserire anche questo vetusto medium nel contesto digitale, magari adottando la versione modulata in ampiezza dell'RDS: l'AMSS o Amplitude modulated signalling system.
Ecco un estratto del suo articolo, che trovate qui se vi va. Conoscete ormai la mia opinione: sono convinto anch'io che la radio debba in parte reinventarsi e ricombinarsi con altre modalità di distribuzione (digitale) dei contenuti, ma non sono altrettanto certo che l'approccio corretto sia quello delle modulazioni numeriche come IBOC o DRM. Forse questa strada poteva essere percorribile 15 anni fa. Oggi le tecnologie digitali wireless IP e le relative infrastrutture, sempre più capillari e ubique, rappresentano un'alternativa semplicemente troppo vantaggiosa. Il settore radiofonico farebbe bene a ripensare non le modulazioni ma i suoi contenuti, il modo di produrli e di integrarli in un contesto cross-mediatico, puntando eventualmente alle soluzioni - come RDS - che consentono di integrare informazioni digitali e metadati nelle modulazioni utilizzate attualmente e affrontando il problema della scarsa qualità audio con una buona regolamentazione dello spettro e l'uso intensivo di componentistica e algoritmi DSP nei ricevitori.
An automobile is a what with four wheels? A computer? An office? A game room? Being a geek, I'd call it a mobile infotainment center.
Don't get me wrong, AM/FM is still a fundamental part of the driving experience. Every car sold in this country comes with a radio, positioned square in the middle of some of the world's most valuable real estate – the car dashboard. But the days of AM/FM's monopoly hold on auto infotainment are long gone.
AM/FM can no longer take for granted that it will be automatically built into cars, or that it will be used by drivers. No, radio has to fight for its position in the dash. The green flag has been waved in this race, and after starting in the pole position, radio is no longer leading the pack.
To mix my metaphors, this race will be run on two fronts. First, to keep listeners interested in the car, radio broadcasters have to keep doing what they always have done, but do it better than they have ever done: create compelling programming, address the local tastes and needs of their audience, and promote their product like craz
But second, to meet the heightened demands of today's digital consumers, AM/FM has to offer more of what listeners have come to expect in a digital world: higher audio quality to take advantage of those great audio systems, more diverse content to compete with all those other choices listeners have, and more applications and interactivity to provide consumers additional value.
HD Radio Technology is a new engine which can supercharge broadcaster efforts in this critical race – a digital broadcast pipe to consumers in their cars.
By improving audio quality – digital FM sounds like a CD, digital AM like full stereo analog FM – HD Radio broadcasts allow listeners to experience AM/FM in the same high quality as their other digital audio sources.
With HD2 and HD3 channels, broadcasters are providing a diverse new set of programming choices to compete with all those other digital options. The progress on HD2 and HD3 channels has been accelerating, with nearly 1100 new channels on the air. Sports franchises like the Cowboys, Yankees, Penguins and Mets have multicast offerings. Religious (Mormon Channel), ethnic (WorldBand's HumDesi Southern Asian language programming), and lifestyle (PRIDE Channel) broadcasters bring new local and national offerings. And there are targeted local niche offerings: Boston's Irish Channel, DC's Bluegrass Country, Miami's Dance, to name just a few.
Anche James Cridland si occupa di onde medie sul suo blog sugli incroci tra radio e digitale. James si trova in Canada per ragioni di studio e consulenza e oltre a nuovi tipi di birra sta sperimentando un fenomeno per lui sconosciuto: il successo (che in Canada è molto relativo visto che le stazioni in onde medie stanno tutte passando alla modulazione di frequenza) delle stazioni AM. Cridland non si capacita che nel Regno Unito le onde medie siano praticamente defunte, come quasi ovunque in Europa. E si chiede se tecnologie come RadioDNS possano contribuire a inserire anche questo vetusto medium nel contesto digitale, magari adottando la versione modulata in ampiezza dell'RDS: l'AMSS o Amplitude modulated signalling system.
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