31 agosto 2009

"Organo" ionosfera: la musica spaziale di Calliope

Un satellite da 750 grammi da mettere in orbita con 8mila dollari e un po' di elettronica capace di convertire le variazioni ionosferiche in dati "sonificabili". In pratica Project Calliope vuole utilizzare la ionosfera come una fantasmagorica canna d'organo celeste per "comporre" una musica d'ambiente del tutto casuale da ripetere a terra, per esempio attraverso una Web radio.
Dopo l'organo marino di Zadar, in Croazia, quello riferito oggi da Audio4cast mi sembra uno dei progetti musicali per così dire "naturali" più strampalati, ma forse anche azzeccati degli ultimi anni. Tra gli ideatori di Project Calliope l'astronomo computazionale Sandy Antunes, che ad Audio4cast ha spiegato come il suo progetto intenda servirsi di una piattaforma di "personal satellite" chiamata TubeSat, a sua volta evoluzione del concetto già sperimentato con i microsatelliti CubeSat. Per il lancio di questi minuscoli "payload", Interorbital Systems utilizza vettori IOS Neptune 30, specializzati nella messa in orbita conto terzi.
Un TubeSat "kit" comprende tutto il necessario per lanciare nello spazio, su orbite molto basse di 300 km, ogni sorta di progetto. In questo caso il particolare strumento musicale chiamato Calliope, lo stesso nome di un tipo di organetto da fiera di paese alimentato a gas. Dopo un po' i TubeSat decadono dalle loro orbite e non contribuiscono all'accumularsi di spazzatura spaziale. Il Progetto di Antunes e compagni (per seguirne le evoluzioni si deve andare su questa pagina della piattaforma Scientific Blogging) è ancora alla ricerca di sponsor, basta un contributo di 4 mila dollari. Tutto sommato poco per reclutare, come orchestra davvero angelica, l'intera ionosfera!
Streaming Music That’s Out of This World
August 31, 2009

Project Calliope is a satellite that will function as a music instrument in space. The satellite will have an “ionospheric detector” which will transmit “sonifiable data” for web streaming. Sandy Antunes, one of the partners in the project, explains it as just like having a MIDI keyboard or MIDI drum in space, only the sensors are ionospheric magnetic and temperature sensors for the melody and harmony. Since the satellite is spinning, they will try to add optical sensors as well to provide a backbeat.
Although they’ll own the music that gets created, they plan to offer use of it to their sponsor royalty free.”We’re declaring up front that the music/data is available for anyone to reuse or remix as they see fit, without restriction and without cost.” Antunes says, adding “It’s our ‘performance’. We could charge for it, though I find that silly and unartistic.”
Project Calliope has secured a media sponsor and is seeking a music sponsor as a partner, according to Antunes. ” The sponsor gets to stream the music, offer it for remixing, build a remixing community (if they’re into that sort of thing), and promote something really cool. ” He thinks an Internet radio station would be a perfect match. I agree – it seems like a great way to get additional traffic. They’re looking for $4k from the sponsor, which seems pretty reasonable, given all the buzz you could generate – both here on earth and in outer space...


Radio 3iii premiata come migliore in Svizzera

Sono sempre molto contento di vedere che Radiopassioni ha proporzionalmente un congruo numero di lettori in Canton Ticino, un territorio che frequento e apprezzo una ventina d'anni. Mi giunge quindi ancora più gradito il messaggio inviatomi da Boris Piffaretti, coordinatore generale di Radio 3iii, emittente privata musicale di Melide, località che si trova sulla "diga" naturale del Ceresio, a breve distanza da Lugano. Qualche giorno fa, in occasione dello Swiss Radio Day di Zurigo, manifestazione organizzata da dieci anni da Schweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft, Schweizer Privatradioverband e Union Romande de Radios Régionales, Radio 3iii è stata premiata come miglior emittente elvetica. Il premio è andato anche al canale pubblico DRS Virus canale in lingua tedesca diffuso solo via DAB, cavo, satellite e Web. Tra breve in Svizzera ci sarà una scadenza importante, il lancio dei multiplex DAB - la Svizzera sembra essere tra i pochi che ci credono ancora - aperti alle emittenti commerciali. Il 7 settembre invece, come annuncia il sito del gruppo Teleticino, dal 2007 nuovo proprietario dell'emittente fondata 22 anni fa, Radio 3iii presenta i suoi palinsesti per il 2010. Brava Radio 3iii! Peccato che ascoltarti qui a Milano sia un'impresa da ricevitore ultraselettivo...

Swiss Radio Day 2009: annunciata l'era digitale

Le radio svizzere si sono ritrovate per il decimo anno consecutivo, lo scorso 27 agosto al World Trade Center di Zurigo, al tradizionale Swiss Radio Day. L’evento 2009 è stato arricchito dagli interventi di molti personaggi di spicco del mondo radiofonico e digitale, anche provenienti dall’estero come Raïna Konstantinova, Director of the Radio Department at the European Broadcasting Union; Lutz Kukuck, responsabile della tedesca Radiozentrale GmbH; Thomas M. Stein, produttore musicale tedesco e il professore alla Harvard University Urs Gasser.
(continua)

Los Angeles, il fuoco minaccia le antenne

Torno da un paio di giorni in Liguria dove ho trovato una Val di Vara letteralmente in fiamme. Sopra Mattarana, in località Ziona, dalle parti del Bracco, gli incendi boschivi, dolosi, hanno costretto all'intervento con Canadair ed elicotteri. Abbiamo seguito con una certa apprensione le loro evoluzioni nel cielo (l'acqua veniva caricata davanti a Deiva) e via radio, sintonizzandoci su una delle frequenze che vengono utilizzate per coordinare i lanci da terra, i 122,15 MHz.
Anche in California, a Mount Wilson, gli incendi stanno provocando grosse devastazioni. Si teme in particolare per la postazione da cui operano i tralicci di decine di stazioni radiofoniche FM (e qualche AM) e televisive. Per seguire visivamente l'assedio delle fiamme sul parco antenne californiano, potete puntare il browser su una Webcam del famoso osservatorio solare:



L.A.'s out-of-control fire threatens, radio, TV and other communications.

It's not just the 25 or so FM antennas or 22 TV signals up there on historic Mt. Wilson, along with the famed observatory. There's also the question of all the other communications facilities that connect radio, TV and various public service functions. Not to mention the thicket of cellphone facilities. And stuff like FBI, CIA and Secret Service communications networks. As I put this T-R-I to bed around 1am Eastern time this morning, the situation was still "Mt. Wilson threatened." But disaster seems imminent, and we'll cover the breaking news on the Radio-Info.com site during the day. AM stations shouldn't be affected nearly as much, unless they've got STL facilities. But almost all the bigger FMs are on Mt. Wilson. (Or "were" on Mt. Wilson.) TV stations are also in better shape than FM, since most Los Angelenos get their signals from cable or satellite. And of course now - unlike New York following the September 11, 2001 terrorist attacks - there's Internet streaming and IPTV. If a lot of towers and antennas go down, there's likely to be an immediate drain on manpower and budgets felt by the radio groups. Stations in other west coast markets may find their own engineering projects delayed for want of manpower (a la Katrina). And how will Arbitron handle so many stations being off the air? The implications keep spreading. (da Taylor on Radio-Info)

27 agosto 2009

I faccia a faccia radiofonici di Re Ted

Con la morte di Ted Kennedy, la "casa regnante" del New England chiude definitivamente il capitolo più importante della sua storia e dovrà forse rassegnarsi a una graduale discesa agli inferi dell'anonimato, almeno politicamente parlando. Bob aveva messo al mondo undici figli, Ted solo tre, ma nessuno sembra in grado di rilanciare una eredità così pesante. Tra gli aneddoti curiosi che la stampa americana sta raccogliendo nei suoi necrologi dell'ultimo senatore, c'è la storia abbastanza lunga, dal 1984 fino a pochi anni fa, della carriera radiofonica di Ted Kennedy all'interno di un programma quasi quotidiano, Face-Off, in cui il principe dei politici democratici dibatteva una questione del giorno con una controparte repubblicana. Aveva iniziato Bob Dole, avversario di Bill Clinton, e aveva proseguito con Alan Simpson (ex senatore del Wyoming che infatti lo ha ricordato nelle sue interviste), Fred Thompson politico e attore che nel 2008 si era anche proposto come candidato presidenziale, e infine con John McCain, avversario di Obama alle ultime elezioni.
Il Lawrence Journal World and News, quotidiano della città del Kansas dove ha sede il Dole Institute of Politics (che ha organizzato un memoriale su Kennedy) pubblica ora cinque registrazioni della prima serie di Face-Off, tra Ted e Bob, oggi 86enne. Particolarmente interessante quello del 1985 dedicato all'importanza dell'innovazione, in cui i due avversari politici si affrontano su quanto la spesa militare influisca sulla leadership tecnologica.

24 agosto 2009

Sirius: un dock trasforma iPhone in radiosat

Si moltiplicano, dalla Borsa e dal mercato dei terminali utenti, i segnali positivi per i destini ultimi di Sirius XM, l'operatore di radio digitale satellitare che continua a lottare con una situazione finanziaria ancora lontana dalle soglie di sicurezza per il suo futuro. Mentre il titolo - come del resto anticipavo l'altro giorno riportando le considerazioni di un analista finanziario tedesco - consolida la sua crescita e tenuta, superando il limite dei 70 centesimi di dollaro (non sembra molto, ma Sirius pochi mesi fa era scesa negli inferi di una quotazione di soli 5 centesimi), mercoledì la società guidata da Mel Karmazin dovrebbe annunciare il nuovo ricevitore con docking station per iPod/iPhone, capace di trasformare lo smartphone di Apple in un ricevitore satellitare. In questo modo iPhone potrebbe fungere da strumento di accesso ai flussi Web di Sirius in mobilità, mentre la docking station consentirebbe di passare al satellite inserendo iPhone nell'apposito cradle, che dovrebbe essere fornito insieme a un kit per il montaggio a bordo dell'auto. Il kit converte i flussi audio in un segnale FM che viene irradiato dal sistema elettrico del veicolo, per la ricezione tramite autoradio convenzionale. Nella stessa data dovrebbe essere presentato anche un nuovo ricevitore con display a colori, dotato di analogo kit automobilistico, al costo 80 dollari (la docking station per iPhone dovrebbe costare qualcosa di più). La notizia riportata da Taylor-on-Radio Info è apparsa come scoop su XMFan.com un forum di appassionati della tecnologia Sirius.


Sirius XM stock reaches a new high for 2009, with the iPhone dock coming.

Mel Karmazin’s franchise-saving deal with Liberty Media’s John Malone produced a stability that allowed the stock to reach some giddy heights – if you can call 70 cents a share “giddy.” But the trend line’s been all positive lately, and especially cheery for speculators who bought bucketloads of “SIRI” stock when it was below 20 cents a share, or even less than a dime. And if the much-rumored Sirius XM accessory for the iPhone really does get announced on Wednesday, expect further Wall Street interest. XMFan.com says the “dock accessory” could potentially make any iPhone into a satellite radio, for about $100. Lots of folks would like to get Howard Stern on their iPhone, something which isn’t possible now because Sirius has held Stern back from its iPhone app. Also reportedly due on Wednesday – the unveiling of a new receiver with a color screen, for about 80 bucks.

Uniwave Diwave100, ricevitore DRM e analogico

Da Claudio Re e il gruppo di discussione DRMItalia arrivano interessanti novità sulle specifiche finali del ricevitore ibrido per DRM e radio analogica UniWave Diwave 100, la cui presentazione ufficiale è attesa per la manifestazione IBC ad Amsterdam (11-15 settembre). Insieme alle sue annotazioni personali, Claudi ha condiviso anche una serie di immagini da "test bed" del nuovo portatile, che dovrebbe costare 200 dollari. Claudio conferma inoltre che l'Etsi ha pubblicato la versione 3.1.1. del documento ES 201 980, quello relativo alle specifiche del DRM+, il Digital Radio Mondiale esteso alle frequenze dell'FM/VHF. Vi invito a prelevare questo interessante documento in PDF, molto aggiornato. L'ho trovato sul sito del politecnico di Kaiserslautern ed è stato compilato da Fränz Thillen per il Seminar Nachrichtentechnik di luglio. La norma Etsi, ampliata con la ratificazione del "robustness mode" di classe E per la trasmissione in banda VHF si può prelevare dal sito dell'organismo normatore (bisogna disporre degli accrediti adeguati).
«Dopo essere stato coinvolto come beta tester del primo prototipo,» scrive Claudio, «mi è stato chiesto di riprogettare alcune parti RF del ricevitore che ora dispone - come ogni buon ricevitore - di un gruppo sostanzioso di preselettori (4 per le HF, mentre in onde medie e onde lunghe la preselezione viene fatta tramite la sintonizzazione della antenna in ferrite), oltre ad un attenuatore da 10 dB. L'antenna esterna è ora a 50 Ohm e funziona anche per le Onde Lunghe e Onde Medie migliorando ulteriormente le possibilità di ricezione. Lo stilo per le HF è una antenna attiva con alta IP e trappole per i segnali FM .
Il consumo del ricevitore è dell'ordine dei 500-600mA a 6V, peraltro allineato con quello dei ricevitori HD (IBOC) della attuale generazione . Solo alcuni ricevitori DAB possono oggigiorno considerarsi realmente della categoria portatile a batteria o addirittura da "taschino". Il consiglio parziale che posso dare è quello di impiegare per l'Uniwave una serie di batterie ricaricabili NiMH che hanno capacità decisamente superiori alle batterie alcaline non ricaricabili. Se, come nella stragrande maggioranza dei casi, non esistano trasmettori DRM nelle vicinanze , si consiglia l'uso di una antenna esterna, in quanto la schermatura delle case e la rumorosità degli ambienti a frequenze "basse" e' estremamente elevata e quindi l'ascolto indooor ne risente. I loop attivi a larga banda o i dipoli attivi a larga banda sembrano dare i migliori risultati, ma anche un dipolo HF offre miglioramenti enormi.»

Revo IKON: DAB, iPod e Web radio "touch"

L'ultimo comunicato stampa ricevuto stamane da David Baxter, CEO di Revo Technologies, sembra suggerire che l'azienda scozzese sta compiendo un netto salto di qualitàcon la sua prossima radio digitale. Revo è stato uno dei primi costruttori ad arrivare sul mercato con un ricevitore digitale compatibile con il sistema DAB+, ma l'ingegnerizzazione e l'estetica del prodotto lasciavano a desiderare. Ora la nuova radio multifunzione IKON (DAB, DAB+, DMB, FM-RDS, Internet Radio-wifi, iPod/iPhone docking, mp3), basata su un innovativo schermo a sfioramento a colori e su una nuova piattaforma Frontier Silicon, mi pare decisamente più convincente sul piano manifatturiero (sarebbe interessante esaminare schede e componentistica all'interno). Disponibilità a ottobre e prezzo non proprio economico: 280 sterline.
Questa radio digitale rientra nella strategia di rilancio del sistema DAB attraverso la creazione di un framework per la realizzazione di apparecchi capaci di immergersi in una realtà diversa da quella inizialmente preconizzata. Una realtà in cui i contenuti non vengono distribuiti solo in modalità broadcast via etere, ma anche (forse soprattutto) via Internet. Resta, se mi permettete, un certo disappunto per l'assenza di un preciso segnale verso apparecchi software-defined autenticamente "universali", cioè in grado di sintonizzarsi su altri sistemi e modulazioni, in particolare sul Digital Radio Mondiale, recentemente approvato dall'Etsi nella sua versione Plus, adattata alle frequenze dell'FM analogica. Purtroppo, le barriere ingegneristiche e di costo rimangono e per avere terminali utente ancora più versatili dovremo attendere ancora.

Revo announces IKON, the world’s first colour touch-screen, multi-format digital radio

Lanark, Scotland, 24th August 2009: Digital radio takes a generational leap forward with the introduction of IKON, a multi-format digital radio that combines the benefits of a full colour 3.5” touch-screen, icon-driven user interface, multi-standard radio capabilities and iPod and iPhone docking.
IKON is capable of receiving the full roster of digital radio standards including DAB, DAB+ and internet radio – as well as conventional FM radio with RDS. Where available from the broadcaster - colour station logos, station descriptions, track and artist information, news headlines etc. will be displayed on IKON’s colour screen.
IKON will also wirelessly stream digital music files from any ‘connected’ PC or Apple Mac, displaying full colour album artwork and track information where available.
Completing the hardware picture, IKON is one of only a handful of digital radios that is Apple certified for use with iPod or iPhone, allowing IKON to double as a high quality iPod/iPhone sound system.
Revo Technologies CEO, David Baxter, said “We believe that IKON is the first product to truly deliver on the promise of digital radio, delivering a next generation radio experience complete with icon driven colour touch-screen interface, coverage of multiple radio formats, iPod and iPhone docking and access to premium online music services such as Last.fm, Sirius, Rhapsody and Pandora.”
In addition to its terrestrial and internet radio capabilities, IKON will also provide access to online music service Last.fm*. Simply choose an artist or genre and let Last.fm build the perfect playlist from its library of 5 million tracks – unique to the user, and fresh every time. Alternatively, an existing Last.fm profile can be used.
IKON includes a free 30 day Last.fm trial subscription, thereafter a £3.00 per month subscription charge applies.
Owen Parry, Last.fm Product Manager said "We're delighted that Revo has taken the decision to include Last.fm functionality as a standard feature on their new IKON 'touch-radio'. The combination of high quality audio, large colour display, and a free 30 day trial subscription, makes it easy to explore and enjoy music through Last.fm, right out of the box."
IKON is the result of a long and fruitful collaboration between Revo Technologies and Frontier Silicon, the industry leader in connected audio technology. At the heart of REVO’s IKON radio is Frontier Silicon’s new multi-standard Venice 8 module.
Anthony Sethill, CEO of Frontier Silicon, commented, “Touch-screen user interfaces on handheld devices have proven to be immensely popular with consumers. The introduction of our advanced Venice 8 platform, as used in Revo’s IKON radio, marks the beginning of an exciting new chapter in the development of digital radio, leading to a world of feature-rich audio visual content and greatly enhanced usability.”
IKON’s superb audio performance is thanks to the inclusion of NXT’s patented ‘Balanced-Radiator’ (BR) loudspeaker technology. BR drive units combine the performance attributes of an NXT flat panel speaker with the pistonic movement of a conventional loudspeaker, resulting in a high performance compact drive unit that can cover a wider range of frequencies while providing even room-filling sound.
The result of this collaboration is 30 watts of high resolution digital audio from IKON’s Class D amplifier, a smooth frequency response, expansive sound stage and deep satisfying bass.
IKON has an SRP of £279.95, and will go on sale worldwide in October 2009.
A pre-order service is available from www.revo.co.uk, www.hughesdirect.co.uk, www.advancedmp3players.co.uk, www.petertyson.co.uk and www.superfi.co.uk
REVO will be exhibiting at the IFA Consumer Electronics Fair in Berlin from the 4th until the 9 th of September 2009. REVO is located in hall 1.2, stand number 137.


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Frontier Silicon brings the world's first colour touch digital radio platform to market
Frontier Silicon's touch radio platform is at the heart of future home audio products enabling manufacturers to produce cost effective devices with highly intuitive user interfaces the likes of which are only seen on handheld MP3 players today

London, 24th August 2009: Frontier Silicon, the leading supplier of connected audio technology, has announced that its Venice 8 module together with colour touch screen interface is enabling the "IKON" radio announced by Revo Technologies Ltd today. IKON, which is expected to be on sale in time for Christmas 2009, takes radio to a new level of usability. It is the first to feature a full colour touch screen interface supporting advanced multimedia capabilities, providing consumers with an all-in-one device which is able to receive radio programs wirelessly via the internet, DAB, FM, Last.fm as well as playing their music collection via a home network and docked iPOD.
Anthony Sethill, CEO of Frontier Silicon, commented, "Touch user interfaces on handheld devices have proven to be immensely popular with consumers. Frontier Silicon is now able to bring this experience to the home audio market triggering manufacturers to produce highly innovative cost effective connected audio products."
IKON broke cover for the first time today in an official Revo press launch. David Baxter, managing director of Revo Technologies Ltd., commented, "Frontier Silicon's new Venice 8 module is a massive step forward for digital radio devices, allowing the combination of a colour touch-screen interface with multi-format radio capabilities and premium online music services such as Last.fm. Revo are proud to have been a lead manufacturer for this exciting new platform, and are delighted that our IKON touch-radio will be the first product to showcase its many and varied next-generation features."
The Venice 8 FS2028 module provides manufacturers with a fully customisable 320 x 240 colour touch UI (user interface) providing seamless access to a vast range of audio visual content:

* Internet radio
* Home network streaming
* Premium audio streaming services from Last.fm and Pandora
* WorldDMB profile 1 DAB/ DAB+/ DMB-Radio
* FM-RDS
* USB music player

Several hardware and software configurations are available, for Wi-Fi and Ethernet networks, DAB Band 3, L-BAND and FM-RDS reception. Frontier Silicon is also working with radio broadcasters around the world to deliver WorldDMB Profile 2 advance DAB features such as Slideshow and the MPEG-4 BIFS specification to further enhance digital radio to become a rich audio visual experience.
The Venice 8 module is also available in a reference platform, Jupiter 8, with IR 3.0 software which is designed to operate seamlessly with the rest of the digital audio world. In addition to being capable of addressing the various digital radio standards, suitable end-products based on this platform should be able to obtain certification for various other industry standards such as CE/FCC approval, iPod and iPhone certification, wireless, DLNA and DRM certification.


23 agosto 2009

Le macchie solari si stanno lentamente spegnendo?


Quarantaquattro. Gatti? No, giorni - a oggi - senza macchie solari. Il minimo magnetico del nostro astro comincia a preoccupare seriamente i ricercatori. A inizio luglio, la comparsa della macchia numero 1024 aveva fatto illudere un po' tutti segnando un pur timido inizio del ciclo 24. Passata la macchia, gabbato lo sole: da allora tutto è tornato quieto e il disco solare continua a essere immacolato, con i valori geomagnetici che in effetti si mantengono sempre molto bassi. Dal punto di vista propagativo le cose per i segnali radio deboli e lontani sembrano andare a senso alterno. Qui a L'Ago ieri e stamattina la presenza dell'Alaska nei 25 metri della banda broadcast è un buon indicatore, anche nelle bande amatoriali dei 20 metri, quindi su frequenze abbastanza alte che a rigor di logica sarebbero favorite dall'attività solare, ci sono segnali interessanti. In FM la stagione dell'E sporadico si sta chiudendo con gli ultimi fuochi delle aperture in Europa (qui in Italia con la banda così affollata, è difficile rendersene conto): non è stata una grande stagione ma si deve anche dire che l'E sporadico non sembra essere del tutto correlato all'attività solare, ci possono essere aperture molto intense anche senza macchie solari. In compenso oltreoceano segnalano già le aperture in onde medie, transatlantiche e transpacifiche. Ho provato ad ascoltare qualcosa nella mia postazione ligure, ma tra venerdì e sabato non c'era granché, mentre ieri le fortissime scariche elettriche atmosferiche mi hanno fatto desistere. Interessante la frequenza di 638 kHz (separata di un kHz dal canale europeo dei 639), dove dopo il tramonto si può ascoltare, con difficoltà, NBC Nigeria da Kaduna.
E il sole? Oggi su Space Weather c'è un articolo piuttosto allarmante di due studiosi del National Solar Observatory di Tucson, in Arizona, che hanno calcolato una netta diminuzione nell'intensità del campo magnetico associato alle macchie solari. Gli scienziati hanno lavorato misurando l'effetto Zeeman, che determina un diverso comportamento degli elettroni in presenza di campi magnetici costanti (elettroni con diverso numero quantito interagiscono in modo diverso e non passano più tra livelli energetici fissi ma "splittati") sugli atomi di ferro prossimi alle macchie solari. Dalle loro analisi emerge che la separazione Zeeman delle linee spettrali osservate è meno marcata e quindi il campo che genera le macchie è in proporzione più basso. E senza campo, le macchie possono - come si vede - scomparire del tutto.
Insomma, un minimo davvero minimo, che giustamente viene paragonato a quello della Borsa (arrivato in basso scende ancora più in basso) e comporta, oltre al crollo delle emissioni radio a 10,7 centimetri di lambda (mai così basse in 55 anni di misurazioni), anche un calo dell'irraggiamento.



Nel caso dei raggi UV estremi è addirittura del 6%, non abbastanza per invertire gli effetti del riscaldamento globale ma sufficiente per determinare, per esempio, un minor rigonfiamento degli strati alti dell'atmosfera (meno caldi) con una conseguente dimunuzione dell'attrito sui satelliti a orbita bassa, che diventano più longevi (con loro sono più longevi anche i detriti spaziali e questo è meno bello).

QUIET SUN: Today marks the 44th consecutive day without spots on the sun--one of the longest quiet spells of the current solar minimum. In early July, sunspot 1024 seemed to herald the long-awaited onset of Solar Cycle 24, but shortly after that apparition, sunspot production turned off again. Deep solar minimum continues...
ARE SUNSPOTS DISAPPEARING? Sunspots are made of magnetism. The "firmament" of a sunspot is not matter but rather a strong magnetic field that appears dark because it blocks the upflow of heat from the sun's fiery depths. Without magnetism, there would be no sunspots.

That's what makes the following graph a little troubling:


According to Bill Livingston and Matt Penn of the National Solar Observatory in Tucson, Arizona, sunspot magnetic fields are waning. The two respected solar astronomers have been measuring solar magnetism since 1992. Their technique is based on Zeeman splitting of infrared spectral lines emitted by iron atoms in the vicinity of sunspots. Extrapolating their data into the future suggests that sunspots could completely disappear within decades. That would be a bummer for Spaceweather.com.
Don't count out sunspots just yet, however. While the data of Livingston and Penn are widely thought to be correct, far-reaching extrapolations may be premature. This type of measurement is relatively new, and the data reaches back less than 17 years. "Whether this is an omen of long-term sunspot decline, analogous to the Maunder Minimum, remains to be seen," they caution in a recent EOS article.
One thing is certain. Solar Minimum is a lot more interesting than it sounds: more.

22 agosto 2009

Alaska sotto il sole d'agosto

KNLS da Anchor Point, Alaska è una interessante stazione religiosa in onde corte ricca di contenuti locali, che per esperienza ero abituato a considerare invernale e mattutina. Invece oggi, alle 13 ora locale, ho registrato questo segnale di intervallo con proseguimento delle trasmissioni in cinese mandarino, sulla frequenza di 11.870 kHz. Nei minuti precedenti, dopo le 12.30 locali, l'altra frequenza dei 25 metri, gli 11.765 kHz arrivavano anche loro, ma molto più deboli. In short path sarebbero circa 8.600 chilometri, ma mi chiedo se non sia possibile a quest'ora un tracciato propagativo lungo. Quel che è certo è che da quelle parti farà molto più fresco, beati loro.


19 agosto 2009

La FCC su Twitter per discutere di banda larga

Il regolatore americano, la Federal Communications Commission, ha deciso di servirsi degli strumenti del Web 2.0 per stimolare il dibattito e lo scambio di idee sul National Broadband Plan, l'ambizioso piano di investimento in infrastrutture e servizi di banda larga previsto nel quadro della politica di rilancio economico dell'amministrazione Obama. Oltre a un blog, subito denominato Blogband, la FCC ha aperto un canale su Twitter. Nel suo messaggio augurale, il nuovo responsabile della FCC Julius Genachowsky ribadisce che anche in questo caso la FCC intende confermare il suo approccio "aperto e partecipativo", offrendo al pubblico il modo di interagire con l'agenzia che tra circa sei mesi dovrà presentare il piano NBP davanti al Congresso. In precedenza, un analogo sforzo partecipativo era stato dispiegato nel corso dei pubblici incontri dedicati al tema del localismo nella programmazione della radio e della televisione, uno dei recenti cavalli di battaglia del regolatore.

FCC LAUNCHES “BLOGBAND” TO CHRONICLE NATIONAL BROADBAND PLAN
Also Launches Microblog on Twitter

Washington, D.C. – To stimulate public dialogue over the development of a National Broadband Plan, the Federal Communications Commission is launching a new blog, called “Blogband.” The blog will chronicle the development of the plan and invite readers to comment.
“To foster public dialogue about the National Broadband Plan, we’re tapping the power of the Internet to launch a new FCC blog,’’ FCC Chairman Julius Genachowski wrote in the blog’s first post. “Blogband will keep people up-to-date about the work the FCC is doing and the progress we’re making. But we want it to be a two-way conversation. The feedback, ideas, and discussions generated on this blog will be critical in developing the best possible National Broadband Plan.”
The blog can be found at http://blog.broadband.gov.
The FCC is also launching on the microblogging platform, Twitter, at http://www.twitter.com/fccdotgov. The FCC’s tweets will include news about the FCC and
progress reports on the National Broadband Plan. The American Recovery and Reinvestment Act of 2009 directed the FCC to submit a National Broadband Plan to Congress by February 17, 2010 that addresses broadband deployment, adoption, affordability, and the use of broadband to advance solutions to national priorities, including health care, education, energy, public safety, job creation, investment, and others.

Sirius XM, finalmente un segnale positivo in borsa

In questa curiosa analisi "tecnica" del titolo azionario di Sirius XM che ho scovato su un sito di informazione finanziaria tedesco, Börse-go.de, non contano fattori qualitativi come la situazione debitoria, le prospettive di mercato, l'andamento (negativo) delle vendite di automobili e autoradio digitali. Tutte le valutazioni sono puramente matematiche, come in uno studio di funzione. E questo studio suggerisce, spiega l'analista André Rain, che l'azione Sirius potrebbe raddoppiare o addirittura triplicare il suo valore entro fine anno, specie se riuscirà a consolidare in questi giorni la sua posizione attuale intorno ai 60 centesimi di dollaro. Giustamente Rain fa notare il crollo a 5 centesimi dello scorso aprile: in quattro mesi il rimbalzo è stato di ben dieci volte. La soglia di guardia è intorno ai 30 centesimi, sotto la quale potrebbero essere viceversa in vista nuovi crolli.
Oggi gli investimenti in borsa funzionano così. In termini assoluti, chi ha investito nella radio satellitare di Sirius fin dall'inizio, quando il titolo valeva 30 dollari, fa benissimo a chiedersi perché diavolo un'azienda con 20 milioni di clienti debba valere così poco (debiti a parte). Vista con gli occhi degli analisti tecnici, un titolo che promette una crescita del 100% in pochi mesi è una occasione ad altissimo rischio (a causa della volatilità storica) ma molto ghiotto.
Per Sirius e la sua tecnologia, finora così sfortunata, è una medaglia a due facce. Acquistare valore in borsa implica un rafforzamento sul piano finanziario. Ma quando i titoli valgono così poco c'è anche il rischio del passaggio di mano di ingenti volumi di azioni (e di voti in consiglio di amministrazione) con dirette implicazioni sui destini del management. E' il "bello della diretta" del mercato dei capitali, capace di premiare oltremisura le cattive idee di business e penalizzare quelle più estrose. Ma anche un luogo per nulla virtuale dove non è (quasi) mai detta l'ultima parola.

SIRIUS XM RADIO - Verdoppelt sich der Wert jetzt?

Sirius XM Radio Inc. - Kürzel: SIRI

Börse: Nasdaq in USD / Kursstand: 0,62 $

Rückblick: Die Sirius XM Radio Aktie vollzog 2008 einen massiven Crash und rutschte zunächst auch 2009 weiter ab. Ein Kurseinbruch bis auf 0,05 $ im Februar wurde aber sofort wieder gekauft, die Aktie startete zu einer deutlichen Kurserholung bis auf 0,63 $ im April.
Seit diesem Hoch konsolidiert die Aktie oberhalb von 0,30 $, wobei sie sich seit einigen Wochen wieder bullisch "aufbäumt". Schön zu sehen sind immer wieder deutliche Kaufwellen unter erhöhten Umsätzen, die dann moderat auskorrigiert werden. Zuletzt setzte die Aktie an die 0,48 $ Marke zurück und zieht nun deutlich an in Richtung Jahreshoch.
Charttechnischer Ausblick: Das charttechnische Setup zeigt starken, bullischen Druckaufbau, eine Entladung nach oben hin wird in Kürze möglich. Gelingt ein Ausbruch per Tages- und Wochenschluss über 0,63 $, könnte eine Kaufwelle für steigende Kurse bis 1,26 und ggf. 1,80 $ sorgen.
Unter 0,45 $ sollte die Aktie jetzt nicht mehr nachhaltig zurückfallen, dann droht eine Abwärtskorrektur bis 0,30 $. Unterhalb von 0,30 $ trübt sich das Chartbild deutlich ein, Rücksetzer bis 0,21 - 0,23 $ dürften dann folgen.



Due storie di ingegnosità africana

Francesco Delucia è fortunatamente (in realtà non ha mai smesso ma le mie difficoltà di connessione estiva avevano costretto anche lui a una vacanza forzata) tornato a inviarmi le sue tempestive segnalazioni dalla blogosfera. Questa, di provenienza ghanese, è particolarmente bella. La notizia, apparsa originariamente sul sito AfriGadget (Solving everyday problems with African ingenuity, uno slogan che un tempo veniva applicato alla genialità italiana e che potrebbe essere applicato ancora non fosse che una parte di tale ingegnosità oggi viene investita nel dare la caccia ai poveracci), ci parla di tre ingegneri del Politecnico di Accra che in occasione di Maker Faire Africa hanno allestito un stazione radio con quattro componenti salvati dalle discariche.
Maker Faire è stato un evento organizzato nella capitale ghanese come vetrina di quella che potremmo chiamare low-tech. La tecnologia dei poveri, quella che risolve problemi piccoli ma fondamentali. Due transistor, qualche condensatore e un trasformatore rubato a qualche vecchio alimentatore sono bastati a Hayford Bempong, David Celestin e Michael Amankwanor per costruire una emittente di servizio che nei giorni della fiera si poteva ascoltare, in FM sui 101.7 MHz, nel raggio di un paio di chilometri (in assenza di condizioni propagative E sporadico!). Quella della radio è una tecnologia incredibile, perché i semplici transistor che troviamo nei trasmettitori e nei ricevitori in fin dei conti non amplificano solo i segnali ma soprattutto il pensiero. E dove si pensa, in generale, si vive. E si vive meglio.
La notizia catturata da Francesco me ne ha fatto venire in mente un'altra letta in questi giorni, sempre a proposito dell'Africa ma questa volta dall'Angola. L'antica colonia portoghese, ricchissima di risorse petrolifere e minerarie, è stata per molto tempo teatro di una guerra terrificante. Una epopea al negativo entrata a far parte della mia storia personale perché tanti anni fa Alfredo, il mio cognato (che non c'è più, ma questa è un'altra storia), aveva lavorato a lungo da quelle parti per i grandi contractors italiani. A quell'epoca l'economia di quella terra così ricca era in completo sfacelo, la gente andava a depositare la carta straccia chiamata denaro con la carriola a causa di una inflazione da barzelletta weimeriana e le prospettive erano quanto mai incerte. Oggi leggo che un gruppo mediatico angolano, Score Media, partner di un altro gruppo portoghese, Ongoing, (che guarda caso ha rilevato recentemente dei giornali un tempo appartenuti al nostro gruppo RCS), sta per lanciare un canale televisivo finanziario che affiancherà una stazione radio privata anch'essa dedicata all'economia, una Radio 24 made in Luanda.
Una parte del nostro elettorato, aizzato da politici inqualificabili e irresponsabili, guarda all'Africa come a una minaccia. Ma i due esempi che ci arrivano dal Ghana e dell'Angola sono un balsamico sintomo di speranza per una umanità così brava nel farsi del male (e nell'andar fiera per questo).

Parceiros angolanos preparam canal de TV

15 Agosto 2009

O grupo angolano de comunicação social Scoremedia, parceiros angolanos da Ongoing desde que no ano passado adquiriram o Diário Económico e o Semanário Económico aos italianos do RCS Mediagroup, também estão interessados no lançamento de um canal de televisão especializado em assuntos económicos naquele país africano. "Um passo natural para quem tem um grupo de media", explicou Victor Fernandes ao DN.
"Temos de pensar em todos os meios e faz parte dos nossos planos, num horizonte temporal de dois anos a Scoremedia lançar um canal televisivo de informação económica", avançou. Recusando qualquer associação ao facto de os seus parceiros da Ongoing estarem a preparar o lançamento de um canal de informação económico em Portugal, Victor Fernandes afirmou que "a Scoremedia tem um plano estratégico delineado, sustentado e não vai a reboque da agenda de ninguém". No entanto, não deixou de referir que este calendário poderá ser alterado "se houver alguma situação que precipite os acontecimentos, levando a antecipar o lançamento."
Mais adiantado está o processo de criação de uma estação de rádio. "Até ao final do ano será lançada uma rádio, com enfoque nos negócios, mas que também passará por uma aposta de entretenimento para fixar os ouvintes", explicou o responsável.
A estação de rádio junta-se aos dois títulos de imprensa económica que já possui: a revista mensal Estratégia e o jornal Expansão, este último lançado no início do ano. A Ongoing é parceira da Scoremedia nos dois projectos, através da Económica, sub-holding do grupo para a área de media.

USA, misurazione dell'audience: i difetti del PPM

Quando Arbitron, l'Audiradio americana che misura la popolarità delle stazioni nei vari mercati in viene suddiviso il bacino d'utenza negli Stati Uniti (e la popolarità influisce ovviamente sul valore pubblicitario), ha introdotto la tecnologia PPM i risultati ottenuti, spesso così diversi dalle classifiche stabilite in passato sulla base di diario stilato direttamente dagli ascoltatori, hanno sollevato parecchie perplessità. Il Portable People Meter è un apparecchietto che ciascun componente del campione di rilevamento Arbitron deve indossare mentre ascolta la radio. Il dispositivo si mette all'ascolto di specifici segnali di marcatura (watermarking) inudibili per le normali orecchie e in pratica riesce a identificare da solo le stazioni radio ricevute. Le classifiche di ascolto ricompilate sulla scorta dei primi risultati ottenuti con i PPM hanno ribaltato completamente, in certi casi, i valori consolidati del passato, facendo precipitare molte stazioni che credevano di essere "top of the class" (e si facevano pagare gli spot di conseguenza).
Una società specializzata di Boston è andata a fare le pulci al sistema, analizzando anche i brevetti su cui il PPM è basato, e ha buttato giù un piccolo cahier de doleances evidenziandone i punti deboli. Il Personal Meter non sarebbe poi così infallibile, molto dipende dalle condizioni ambientali dell'ascolto, dai suoni interferenti, dalle attenuazioni. Da prendere con le molle sarebbe anche il famoso watermarking. Se il livello è troppo elevato, rischia di disturbare l'ascolto, se troppo basso, il PPM non riesce ad agganciarlo. Insomma, i caveat lanciati da 25-seven, la società che si è occupata di questa analisi in retrospettiva, sono numerosi e si aggiungono al coro di richieste di maggior trasparenza e certezza che si è avvicendato in questi ultimi mesi. In gioco, tra l'altro, c'è l'economia di un settore che in questo 2009 di crisi starebbe già subendo perdite molto significative. Negli Usa si parla di percentuali di contrazione delle vendite pubblicitarie da botte di venti o venticinque punti e molte stazioni grandi e piccole lottano per la sopravvivenza. Il report pubblicato da 25-seven si può leggere o scaricare sul sito dell'azienda ed è firmato dall'ingegnere in capo, Berry Blesser, ex MIT.

18 agosto 2009

Rumore, vero nemico dell'ascolto


Un articolo di RadioWorld online si occupa di un tema che noi ascoltatori di segnali molto deboli conosciamo, ahimé, sin troppo bene. Negli ultimi anni la soglia di rumore di fondo e interferenza sulle bande radio (in particolare sulle onde medie ma il discorso vale anche per l'FM) si è innalzata in misura abnorme. Fare un confronto storico, afferma l'articolo di RadioWorld, non è così facile perché mancano per il passato dati realizzati in modo uniforme e controllato, ma l'esperienza degli ascoltatori e degli ingegneri delle emittenti dice che la situazione è grave e che il rumore influisce negativamente sulle aree di copertura dei segnali.
L'articolo lo trovate qui, ne riporto solo un estratto e un paio di grafici molto eloquenti. Guardate in particolare quello sulla diminuzione dell'area di copertura in conseguenza di un aumento di 16 dB nella soglia di rumore di fondo e pensate a che cosa possa significare questa riduzione per una stazione locale. Gli effetti, dice ancora l'autore, si fanno sentire anche sulle modulazioni digitali.

[...]
Noise sources

Radio noise comes from a variety of sources, both man-made and natural, and the intensity varies on both a time-of-day as well as a seasonal basis. Frequency distribution also depends on the noise type.
The main two kinds of natural noise sources are atmospheric and thermal. Lightning is the primary atmospheric noise source and varies due to the proximity to storms and the time of the year. The noise amplitude caused declines of roughly 50 dB per frequency decade from 10 kHz to 10 MHz.
Atmospheric noise is the dominant natural noise source in the AM band. Atmospheric noise is more problematic at night because distant lightning storms can propagate long distances via skywave.
The thermal agitation of electrons causes thermal noise, also known as Johnson-Nyquist noise. Thermal noise is roughly linear with respect to frequency. Because atmospheric noise declines so dramatically with frequency, thermal noise is the dominant natural noise source on the FM broadcast band.

Man-made noise

Six broad categories of man-made noise exist: power lines, light dimmers, microprocessors and high-speed digital circuity, touch-control lamps, broadband over power lines and co-channel or adjacent stations.
Arcing across power line equipment often causes power line noise. Such noise declines in amplitude with frequency and typically is more troublesome in rainy and windy conditions.
Power line noise affects AM and FM but is most often noticed on AM because the recognizable buzz is demodulated in an AM receiver more readily than on FM. Power line noise is carried and radiated by the high-tension lines, compounding the problem.
Light dimmers made for home use incorporate thyristor devices that switch the AC line voltage with a very fast rise time. Unless effective filtering is used, these fast rise times can cause ringing that creates interference primarily in the AM band. Again, the AC power distribution serves as the antenna for the noise.
Huge advancements have been made in the speeds of computers, while at the same time there has been significant growth in the number of microprocessors and high-speed digital circuitry in so many other devices in regular household use. Since these devices include clocks ranging from a few kilohertz to hundreds of megahertz, even when effective shielding and filtering are used the cumulative effect raises the noise floor in the home, office and automotive environment.
The noise generated by high-speed logic has caused serious problems in AM and FM receiver design. Controllers used for receiver displays as well as decoding of digital radio modes create signals that are picked up by the adjacent receiver front-end circuitry, limiting the effective sensitivity of the receiver.
In the past few years, inexpensive touch-control lamps for the home have become available. These lamps may be switched on and off, or through a range of brightness levels, by touching a capacitive plate.
Touch lamps generally contain a free-running oscillator that changes frequency when the plate is touched. Unfortunately, these oscillators are also rich in harmonics and can radiate a wide frequency range.
In an effort to bring high-speed Internet access cost-effectively to a wide geographic area, some power companies have implemented technology in which high-frequency radio signals are carried on power lines. U.S. broadband over power line implementations have been limited to roughly 1.7 MHz to 80 MHz, according to the National Telecommunications and Information Administration, and would thus be limited to the spectrum between the AM and FM bands. However, this is not always the case internationally, and BPL is a significant source of noise to radio broadcasters.
Co-channel or adjacent stations are a source of man-made noise. The population of radio stations worldwide has multiplied several times in the past 20 years on both the AM and FM bands, as new services are authorized by governing bodies.
In the United States, in just the last decade, 2,000 more stations have gone on the air, according to the Radio World article “Number of Licensed Radio Stations Grows,” March 21, 2008. There are now a total of 14,253 AM and FM stations on the air, plus 851 LPFMs and 6,120 translators and boosters as of December 2008, according to the FCC, the latest information available.

Nomina alla FCC, torna il tema della par condicio

La politica alla radio negli Stati Uniti continua a battere sul ferro caldo dell'oggettivo squilibrio quantitativo tra emittenti apertamente conservatrici e di destra e commentatori "liberal". L'ultimo casus belli è rappresentato dalla nomina, in seno alla FCC, di Mark Lloyd come consulente e Chief Diversity Officer, una figura preposta a suggerire le misure favorevoli a una maggiore rappresentatività dei vari gruppi sociali nei media. L'altro giorno FoxNews ha "scoperto" - in realtà tutti i documenti sono pubblici - che Mark Lloyd, giornalista che ha lavorato per NBC e CNN e che insegna al Public Policy Institute della Georgetown University, non il primo cretino che passa, ha contribuito nel 2007 alla stesura di un documento "contrario" alla talk radio. La (non) notizia rientra nel dibattito sul possibile ritorno della Fairness Doctrine, la norma ora abrogata sulla par condicio nei media. Più volte gli esponenti della nuova amministrazione hanno ribadito che nessuno ha intenzione di rispolverare questa legge, ma ovviamente lo spauracchio della par condicio è diventato un cavallo di battaglia per i vari Limbaugh e compagni, apertamente interessati a creare un clima persecutorio.
Lo studio co-firmato da Lloyd era una semplice valutazione statistica in cui un gruppo di ricercatori calcolava che il 91% della programmazione nelle talk radio fosse ascrivibile a tendenze ultra-conservatrici. Alla fine il documento, intitolato The Structural Imbalance of Political Talk Radio, suggerisce delle possibili manovre correttive, senza peraltro citare in alcun modo la Fairness Doctrine o eventuali "tetti" al numero di ore di trasmissione La via d'uscita da questa situazione di squilibrio, secondo Lloyd e gli altri autori dello studio promosso dalla associazione Center for American Progress, passa per una maggiore attenzione al localismo, un controllo sul numero di stazioni controllabili, l'eventuale richiesta di contributi da parte degli editori commerciali in favore dell'emittenza pubblica. Insomma, nessun bavaglio ma un piccolo ritocco a una deregulation forse troppo spinta. Potete scaricare l'intero studio in formato PDF a questo indirizzo.
Come sappiamo benissimo noi italiani è sempre difficile stabilire il confine tra regole e mercato quando il "mercato" è quello della comunicazione, quando cioè ci sono in gioco gli strumenti capaci di influire più o meno direttamente sui meccanismi di creazione delle stesse regole. Negli Stati Uniti, dove esistono mille sotto-sistemi di controllo, è forse ancora più complicato, anche perché il partito di chi è favorevole alla deregulation può sempre portare come controesempio la stessa elezione di Obama, avvenuta nonostante il forte squilibrio segnalato nel report di Mark Lloyd. Se la talk radio è tanto schierata, evidentemente il suo target è molto stabile e i commentatori dell'ultra destra non riescono a spostare voti. Paradossalmente, chissà, una re-regulation potrebbe invece spingere l'elettorato verso destra. Forse i campioni ultraconservatori potrebbero chiederla, la Fairness Doctrine, invece di osteggiarla. Diverso è il discorso sul localismo, che personalmente mi sembra molto più serio e doveroso. Sarà interessante osservare come evolverà il dibatitto in merito negli Stati Uniti di Obama.

17 agosto 2009

Morte accidentale di un filosofo

Si può morire in molti modi, nessuno particolarmente stupido, o intelligente (parametri valutativi quanto mai vacui, nella fattispecie). Sui sentieri di montagna, si dice, si può morire per impreparazione, incidente o "semplice" fatalità. Quando giorni fa un caro amico mi ha chiamato al telefono, poco prima della partenza da Favignana, ho pensato che il fato che si era appena portato via Flavio si incastrasse ironicamente (diabolicamente?) con il suo mestiere di filosofo. Non lo vedevo da un po' ma con lui c'era sempre stata una strana sintonia. I contatti tra noi non risalivano propriamente agli anni del liceo, ma a diverso tempo dopo, quando con un gruppo di altri amici filosofi Flavio si era rivolto alla nostra piccola struttura di service editoriale per la pubblicazione di una rivista, "Itinerari filosofici". Una di quelle iniziative che dottorandi e docenti universitari e in nuce devono coltivare, in Ialia, nella speranza di accumulare gli indispensabili punteggi.
Era un vero teoretico, Flavio, scriveva di cose per me inarrivabili, era un grande esegeta di Heidegger, il più ermetico di tutti. Dopo la chiusura di Itinerari riuscì a entrare in dottorato a Padova e negli ultimi anni era ricercatore a Pavia, dove gli avevano affidato il corso di ermeneutica filosofica. Aveva una figlia grande, perché diversamente da noi si era sposato prestissimo. Quando ci si frequentava abbastanza assiduamente stava con una nuova fidanzata simpatica, ma la cosa non era andata avanti. Ne aveva incontrata un'altra ed era nato un secondo figlio, molto più piccolo della prima. Era appassionato di archeologia, ricordo i suoi racconti dagli scavi più esotici e amava andare in montagna, seriamente, da rocciatore esperto. All'inizio di agosto aveva portato il figlio a camminare, dalle parti di Crodo, nell'alta valle del Toce. Per fotografare il bambino - mi ha raccontato il mio amico - ha messo male un piede su un pietrone liscio ed è andato giù, forse sbattendo la testa, rovinando nelle acque alte, turbolente, del fiume. Sotto gli occhi del figlio, che ha dovuto dare l'allarme.
Nella sua pagina del sito di UniPavia leggo che il titolo preciso della sua tesi di dottorato era "Mondo, esistenza, verità. Ontologia fondamentale e cosmologia fenomenologica nella riflessione di Martin Heidegger". Sul sito Filosofiateoretica.it, della Statale di Milano, si trova per esempio un suo recente intervento a un convegno su Derrida. Flavio diceva di odiare la psicologia (nell'accezione filosofica del termine), le sue sonde erano rivolte alle verità assolute, alle radici del pensiero astratto, liscio e impenetrabile come quei pietroni sul Toce.

La storia di Sirius XM vista dagli investitori delusi

Il commento al precedente post sulla estenuante saga tecnologico-finanziaria di Sirius XM viene con tutta probabilità dall'ufficio stampa dei produttori del documentario, ma mi ha fatto conoscere un film che almeno a giudicare dal trailer e dalle premesse non può non far discutere. Sulla falsariga del giornalismo di inchiesta alla Report - o più propriamente di Capitalism, A love story, di Michael Moore (annunciato per il 2 otobre) - la regista di Stock Shock, Sandra Mohr, parte da un interrogativo più che lecito: come è possibile che una azienda come Sirius XM, cui la Federal Communications Commission ha concesso l'inedito ruolo di monopolista del settore della radio digitale satellitare, con in mano una tecnologia di provata efficacia, che vanta 19 milioni di abbonati e da questi percepisce circa 2 miliardi e mezzo di dollari all'anno, possa arrivare a quotare in borsa solo cinque centesimi di dollaro? Il documentario intervista esperti di finanza e molti piccoli risparmiatori che hanno creduto in un titolo quotato inizialmente 30 dollari e che ora si ritrovano in mano della carta straccia, mentre ancora non è dato sapere se Sirius riuscirà mai a uscire dall'acquitrino dei debiti. E' un difetto "sistemico", oppure, come sembrano suggerire gli autori del documentario, l'effetto di una cosciente manipolazione?
Il DVD di Stock Shock (un titolo che fa il verso all'appellativo di Howard Stern, conduttore-star dei microfoni di Sirius, detto anche "shock jock" per il suo eloquio sempre molto sboccato) è in vendita sul sito del produttore a 16 dollari più tasse e spese di invio in Europa.

16 agosto 2009

Sirius XM continua a lottare con i debiti

La lenta e penosa manovra di avvicinamento di Sirius XM al break even, al pareggio in bilancio, ha raggiunto ieri una nuova tappa quando la società ormai unica fornitrice di servizi di radiofonia digitale satellitare ha annunciato l'emissione di note di credito per un totale di 250 milioni di dollari. Le note verranno proposte a investitori istituzionali qualificati e serviranno a ripagare parte del debito che Sirius XM aveva contratto con Liberty Media nel corso del 2009 per salvarsi dall'amministrazione controllata. La scorsa settimana l'azienda guidata da Mel Karmazin aveva pubblicato l'ennesima trimestrale in rosso in una spirale debitoria che le impedisce per il momento di far leva sugli introiti del suo parco abbonati, tra l'altro in calo a causa dell'attuale situazione del mercato dell'auto. I ricevitori satellitari vengono installati a bordo dei veicoli nuovi e di questi tempi le vendite di automobili non vanno propriamente a gonfie vele. La notizia della perdita viene compensata per Karmazin da diversi segnali positivi, incluso il completamento dell'acquisizione di XM Satellite e la diminuzione del costo-per-nuovo-abbonato. Anche le azioni Sirius vanno leggermente meglio al Nasdaq, dove avevano raggiunto un minimo di 5 centesimi. Il titolo è sceso sotto il dollaro dallo scorso settembre, ma oggi vale più di 50 cents.
Nel 1992 uno degli slogan con cui Bill Clinton riuscì a evitare la rielezione di George Bush padre fu "it's the economy, stupid". In fin dei conti è lo stesso principio che ha portato alla sconfitta del figlio e che dovrebbe essere incorniciato e appeso in tutti gli uffici di chi si occupa di radio digitale.

Sirius XM Radio offers $250 mln notes to repay debt
Wed Aug 12, 2009

* Sirius to offer $250 mln in senior secured notes
* Net proceeds to repay Liberty Media Corp

SAN FRANCISCO, Aug 12 (Reuters) - Sirius XM Radio Inc on Thursday said it would offer $250 million in senior secured notes with net proceeds going to repay some of its debt obligations to Liberty Media Corp.
The notes, which will come due in 2015, will be offered to qualified institutional buyers to repay certain debt under its credit agreement with Liberty Media Corp.
Earlier this year Sirius secured millions in financing from John Malone's Liberty Media Corp, which owns TV home shopping network QVC.
Pay-radio operator Sirius, which hosts programs by Howard Stern and Oprah Winfrey as well as Major League Baseball, reported a second quarter loss last week due to debt-related charges and a floundering auto industry.
Shares in New York-based Sirius closed up 2.64 percent at 51 cents on the Nasdaq and were flat after-hours.

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Sirius XM posts net loss but raises outlook

By Franklin Paul – Thu Aug 6

NEW YORK (Reuters) – Sirius XM Radio Inc. on Thursday posted a second-quarter loss on debt-related charges and the auto industry slowdown, but the pay-radio operator said it sees signs of a recovery and raised its 2009 outlook for operating earnings.
Shares of Sirius, which have traded for less than $1 since last September, slipped about 4 percent after the company reported a net loss attributable to common shareholders of $157.3 million, or 4 cents a share.
Excluding $108 million of debt-related charges and other special items, the company lost 1 cent a share, matching analysts estimates, according to Reuters Estimates.
The company, which earlier this year secured financing from John Malone's Liberty Media Corp to stave off looming debt problems, said subscribers to the pay-radio service declined by 186,000 from the first quarter, better than many analyst expectations.
Cost-cutting -- reflected in a drop in the cost of acquiring a new subscriber to $57 from $71 a year ago -- was a primary driver of the company's improved financial results.
On the revenue side, Sirius XM Chief Executive Mel Karmazin said he sees positive potential for subscription sales as the beleaguered auto industry inches toward a revival.
"Declines (in car sales) appear to have bottomed out," he said on a conference call with analysts. "Production schedules are resuming, 'cash for clunker' programs are working and we are cautiously optimistic that the second half of 2009 will show improvement."
Sirius XM, home to programs by Howard Stern and Oprah Winfrey as well as Major League Baseball, ended the period with 18.4 million subscribers. It marked an increase in original equipment manufacturer (OEM) customers from a year ago -- those gains from radios built into new cars -- but its sales to customers who buy radios in stores fell sharply.
"While (the decline) improved sequentially on signs of auto stabilization, the impact seems muted by retail channel decay," said Standard & Poor's analyst Tuna Amobi.
Pro forma revenue rose 1 percent to $607.8 million, on par with analysts' views. The pro forma figures reflect the fact that Sirius completed its purchase of rival XM Satellite Radio last July and compare the latest results as if they were a single company a year ago, also making some accounting adjustments for the transaction.
It raised its 2009 outlook for adjusted income from operations to more than $400 million, fueled by accelerated cost-cutting. It was the second time it lifted the forecast, after raising it in May to $350 million from $300 million.
"We think the stronger subs performance, as well as better-than-expected profitability, in the quarter, suggests this number should be attainable," J.P. Morgan analyst Lev Polinsky said in a note to clients.
The outlook improvement comes as more subscribers to Sirius signed up for premium programing packages and on higher prices for users with multiple subscriptions.
In addition, churn, a measure of the number of customers who quit the service, increased from one year ago, but, at 2.0 percent was smaller than in the first quarter, and better than some analysts expectations.
Shares traded at about 52 cents each on Nasdaq, down from 54 cents on Wednesday.
The stock has climbed from a 52-week low of 5 cents a share in February, after Malone's cash infusion allayed fears the company could become insolvent. In August the stock rallied further, fueled by optimism about new revenue streams, the launch of its iPhone software and the "cash for clunkers" car-buying program.

15 agosto 2009

Venezuela, le radio imbavagliate si fanno sentire in rete

Ripreso dal Courrier International, il settimanale colombiano Semana si occupa della allarmante situazione dei media in Venezuela, dove oltre trenta stazioni radio sono state chiuse in base a sospette sanzioni di natura "amministrativa" (sanzioni che puzzano di censura lontano un chilometro). Oltre a una retorica anti-giornalistica che suone stranamente familiare alle orecchie italiane, il chavismo sta utilizzando le maniere forti contro le emittenti che osano criticare l'azione di governo. In questi giorni le proteste per un raid di trentacinque motociclette che hanno lanciato bombe e oggetti contro la sede di Globovision, l'ultima emittente televisiva privata a copertura nazionale, hanno poi spinto lo stesso Chavez a prendere le distanze dalla pasionaria Lina Ron, ambiguo personaggio pro-chavista che aveva organizzato l'aggressione squadrista. Globovision potrebbe presto cadere vittima della censura che un paio d'anni fa aveva portato alla chiusura del canale Rctv ed essere costretta a sua volta a chiudere i battenti. Sempre secondo Semana, le stazioni radiofoniche che sono state imbavagliate cercano di farsi sentire almeno su Internet. E' il caso di CNB, Circuito Nacional Belfort, che ha anche attivato una pagina su Facebook e un canale su Twitter.
In questi giorni la "fiscal" general venezuelana (come dire, il pubblico ministero) Luisa Ortega aveva minacciato di presentare in Parlamento una proposta di legge sui "delitos mediatìcos" che sarebbe molto piaciuta molto al nostro amato presidente del Consiglio. A quanto pare, però, nello schieramento di governo sono sorte alcune "divergenze" (come rivela un articolo del Nuevo Herald di Miami) e la presidentessa della Asamblea Nacional ha dichiarato che questo progetto di esplicita ratifica della censura di Stato, non verrà discusso.

Ya que no se callan...

Sábado 8 Agosto 2009 VENEZUELA - La ofensiva del gobierno de Hugo Chávez contra los medios no da tregua. A las 32 emisoras de radio clausuradas, se suman ataques contra 'Globovisión' y su inminente salida del aire.

Las imágenes delataron a Lina Ron, una notoria militante chavista de la Unión Popular Venezolana (UPV), un partido que apoya al presidente Hugo Chávez. El lunes, ella lideró a unos 35 motociclistas armados que decidieron lanzar bombas de gas lacrimógeno y tomar las instalaciones de Globovisión, el único canal de línea abiertamente opositora desde cuando el gobierno decidió cerrar Rctv, hace ya dos años. El asalto dejó dos personas heridas y provocó desmayos e intoxicaciones. Todo quedó grabado y la condena pública no se hizo esperar. Hasta el Presidente, que en otras ocasiones había alabado el fervor de su pintoresca seguidora, rechazó la acción, aunque más que por exaltar la tolerancia o el respeto a las ideas divergentes, por su efecto contraproducente. "Lo que hace es darle oxígeno a la contrarrevolución. Le hace daño a la revolución la compañera Lina Ron. Se presta para un juego a favor del enemigo", dijo.
Globovisión ha sido, desde hace tiempo, una piedra en el zapato para el líder de la revolución bolivariana, quien ha dicho que el canal pertenece a "oligarcas apátridas", "lacayos del imperialismo" y "mafiosos", y lo acusa de ejercer el "terrorismo mediático". A pesar de que sólo transmite en señal abierta en dos ciudades (Caracas y Valencia), Chávez asegura que "envenena" a los venezolanos por su línea editorial crítica, y ha pedido a sus subalternos que actúen en su contra. La cadena ha sido víctima de todo tipo de ataques (ver entrevista). Pero el del lunes llegó en un momento clave en el que, una vez más, se cuestiona las restricciones a la libertad de expresión en la República Bolivariana.
La semana anterior el gobierno, que ha amenazado a otras 250 emisoras de radio, cerró 34. Y casi al mismo tiempo, la Fiscal general presentó ante la Asamblea Nacional un polémico proyecto de ley contra "delitos mediáticos" que desató la preocupación y el rechazo de todo tipo de asociaciones de periodistas y organizaciones de derechos humanos, en Venezuela y en el exterior. El proyecto contempla penas de cárcel para los medios que atenten contra la "estabilidad", la "paz social" o la "moral pública", nociones subjetivas. Sectores opositores no dudaron en atribuirle una inspiración "hitleriana" y Human Rigths Watch lo calificó como una "receta para la censura". A mediados de la semana pasada, su aprobación quedó pendiente, aunque nada garantiza que haya sido descartado.
La clave parece estar en unas palabras de Chávez en marzo, cuando dijo a sus funcionarios que "si no fuera por estos medios, que están en manos de la oligarquía y atacan y mienten y manipulan tanto, el apoyo al gobierno, a la revolución, estaría en mucho más del 80 por ciento". Desde ese regaño público, el ministro de obras Públicas y presidente de la Comisión Nacional de Telecomunicaciones (Conatel), Diosdado Cabello, empezó a actuar en el caso de las radiodifusoras, y luego la Fiscal anunció su proyecto de ley de delitos mediáticos. "Recibimos la instrucción de acabar con el latifundio mediático, y lo vamos a hacer. Si la oligarquía no cede en sus privilegios por las buenas, el pueblo la va a obligar por las malas", dijo Cabello hace un mes ante el Congreso.
El gobierno asegura que la decisión sobre las radios, que el Colegio Nacional de Periodistas calificó como "despótica", fue un acto administrativo dictado por irregularidades en los permisos para operar. Pero pocos dudan que tiene una inspiración política. Como dijo a SEMANA Marcelino Bisbal, director del posgrado de comunicación social de la Universidad Católica Andrés Bello, "son demasiadas casualidades juntas. Hay una línea de conducción política para acallar aquellos medios que hoy todavía siguen siendo críticos con este gobierno".
Chávez quiere para su gobierno lo que llama "la hegemonía comunicacional", pero aunque ha conseguido controlar el legislativo y el judicial, el llamado cuarto poder, como se conoce a la prensa, ha resistido sus embates. Durante estos 10 años el gobierno ha creado nuevos medios oficiales, impulsó una legislación restrictiva y asestó un gran golpe con el cierre de Rctv, el canal más antiguo de Venezuela, pero no ha sido suficiente. "El gobierno maneja cifras y sabe que los niveles de audiencia y el nivel de lectura de los diarios gubernamentales son relativamente bajos. Requiere silenciar ciertos medios que tienen una audiencia importante", asegura Bisbal.
El cierre de las radios, y en especial de la cadena CNB, le apuntaría a debilitar esas voces opositoras, pues a través de esa señal se solía transmitir Aló, ciudadano, un popular programa de opinión de Globovisión abiertamente crítico con la gestión del gobierno. Desde cuando se cerró Rctv no hay canales de cobertura nacional, a excepción de la radio y, según explicó a SEMANA Carlos Correa, director de la ONG Espacio Público, "sin la radio va a ser muy difícil dar un mensaje a nivel nacional". A esos temores se suma un secreto a voces que asegura que el gobierno ya decidió cerrar Globovisión, como ha amenazado en varias ocasiones, pero está buscando reducir el costo político. Y clausurar ese canal sin temer la reacción de las emisoras privadas de radio será mucho más fácil.

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Divergencias hunden ley sobre delitos mediáticos

POR SERVICIOS DE EL NUEVO HERALD CARACAS - La presidenta de la Asamblea Nacional venezolana, Cilia Flores, ratificó el jueves que el proyecto de ley de delitos mediáticos no será discutido por el Parlamento debido a divergencias surgidas, lo cual confirma que la polémica propuesta queda por ahora enterrada.
"La ley que era propuesta por la fiscal del Ministerio Público no tuvo consenso y no es proyecto de ley que esté en nuestra agenda legislativa'', aseguró Flores en una declaración que reprodujo la Agencia France Presse.
La presidenta del Parlamento recalcó que muchos de los aspectos planteados en la propuesta de la fiscal ya están regulados en el Código Penal actual, donde se contempla el delito de injuria o calumnia.
"Lo importante es que se cumpla lo que ya está establecido en esa legislación. Ya esa ley existe, no es que nosotros estabamos inventando, o que la fiscal estaba inventando el agua tibia, ya existen regulaciones'', agregó Flores.
Flores también descartó, "de momento'', que ese organismo otorgue, por cuarta vez, poderes legislativos especiales al jefe del Estado, Hugo Chávez, quien recientemente señaló que podría solicitarlos.
"No está planteado en este momento'' aprobar una llamada ley habilitante para Chávez, declaró Flores a los periodistas en la sede de la Asamblea Nacional, de 167 miembros, casi todos afectos al gobierno "revolucionario''.
Chávez, que asumió el cargo de presidente de Venezuela por primera vez en febrero de 1999, ha pedido y obtenido poderes especiales en tres ocasiones, con los que decretó un total 125 leyes, entre ellas las que permitieron el proceso de nacionalización en el sector energético.
La primera "habilitante'' la obtuvo Chávez en 1999, cuando aprobó 50 decretos leyes; la segunda en el 2001 y le permitió decretar otras 49, y la tercera en el 2007, por 18 meses, al cabo de los cuales aprobó otros 26 decretos-ley, de acuerdo a los datos oficiales.
En cuanto a la ley de delitos mediáticos, la semana pasada, la fiscal general Luisa Ortega presentó una propuesta para aprobarla, donde se que prevé penas de hasta cuatro años de cárcel para quien publique una información "falsa'', "manipulada'' o "tergiversada'', que cause ‘‘perjuicio a los intereses del Estado'' o atente contra la "moral pública'' o la "salud mental''.
Esta propuesta provocó protestas e inquietud dentro y fuera de Venezuela y el martes, cuando estaba previsto que la comisión de medios de la Asamblea Nacional debatiera la propuesta, el proyecto pareció quedar enterrado.
El argumento presentado fueron las divergencias surgidas dentro de esta comisión y el hecho de que la fiscal no tiene potestad legislativa.
"Uno puede tener libertad de expresión y expresarse. Pero si uno con esa libertad de expresión incurre en estos delitos, la otra persona tiene todo el derecho de interponer ante los organismos correspondientes las demandas'', declaró Flores.
Según publicó el jueves el diario El Nacional sin citar sus fuentes, una reunión de urgencia celebrada el lunes en la noche en el palacio presidencial de Miraflores decidió que la propuesta "debía detenerse y el tema debía desaparecer ante la opinión pública''.
El diario afirmó que la fiscal "no consultó a nadie ni midió el efecto'' del proyecto que presentó ante la Asamblea Nacional, que pese a estar controlada por el oficialismo fue escenario de divisiones entre diputados.
Las protestas en Venezuela han sido frecuentes en estos días debido a esta polémica propuesta y a la salida del aire de 32 emisoras de radio y dos televisoras locales, que según el gobierno estaban usando su permiso de transmisión de forma ilegal.


VOA, la radio via email, contro la censura su Internet

A metà strada tra la cross-medialità e la lotta alla censura su Internet, l'emittente internazionale Voice of America sta studiando l'uso della tecnologia Feed Over Email (FOE) per fare arrivare ai suoi ascoltatori le notizie che nazioni non democratiche come Cina e Birmania bloccano alla fonte controllando i canali Web percorsi dai normali flussi di notizie, podcast e feed RSS. FOE permette di inviare i feed in modalità criptata via e-mail, anche utilizzando servizi come Google Mail o Yahoo Mail. Attualmente in fase di beta-testing (qui trovate per esempio la pagina dedicata al progetto FOE da Google Code), a quanto rivelato in questi giorni dalle agenzie di stampa il sistema dovrebbe prossimamente essere applicato alle notizie diffuse dalla VOA verso la Cina.

U.S. tests technology to break foreign Web censorship
Fri Aug 14, 2009
By Jim Finkle

BOSTON (Reuters) - The U.S. government is covertly testing technology in China and Iran that lets residents break through screens set up by their governments to limit access to news on the Internet. The "feed over email" (FOE) system delivers news, podcasts and data via technology that evades web-screening protocols of restrictive regimes, said Ken Berman, head of IT at the U.S. government's Broadcasting Board of Governors, which is testing the system.
The news feeds are sent through email accounts including those operated by Google Inc, Microsoft Corp's Hotmail and Yahoo Inc. "We have people testing it in China and Iran," said Berman, whose agency runs Voice of America. He provided few details on the new system, which is in the early stages of testing. He said some secrecy was important to avoid detection by the two governments.
The Internet has become a powerful tool for citizens in countries where governments regularly censor news media, enabling them to learn about and react to major social and political events. Young Iranians used social networking services Facebook and Twitter as well as mobile phones to coordinate protests and report on demonstrations in the wake of the country's disputed presidential election in June. In May, ahead of the 20th anniversary of the Tiananmen Square crackdown, the Chinese government blocked access to Twitter and Hotmail. Sho Ho, who helped develop FOE, said in an email that the system could be tweaked easily to work on most types of mobile phones.
The U.S. government also offers a free service that allows overseas users to access virtually any site on the Internet, including those opposing the United States. "We don't make any political statement about what people visit," Berman said. "We are trying to impart the value: 'The more you know, the better.' People can look for themselves."
In addition to China and Iran, targets for the FOE technology include Myanmar, Tajikistan, Uzbekistan and Vietnam, he said. Berman, however, said there would be modest filtering of pornography on the system. "There is a limit to how much (U.S.) taxpayers should have to pay for," he said.

14 agosto 2009

La chitarra radiofonica di Les

Uno dei suoi grandi successi, negli anni 50, fu la canzone Vaya con Dios, cantata insieme alla prima moglie, Mary Ford, durante il suo popolare quarto d'ora radiofonico, il Les Paul Show. Ieri Les se n'è andato per davvero, a 94 anni, ancora una leggenda della chitarra elettrica. Anzi, uno degli artisti/innovatori più apprezzati e riconosciuti per la sua continua ricerca di accorgimenti e effetti. Era figlio di una modesta famiglia del Wisconsin, i Polsfuss, e per la musica abbandonò la scuola, andando a suonare ancora adolescente per KMOX di St. Louis e altre stazioni. Durante la guerra, sempre via radio, intratteneva le truppe alleate. Nel '49 lancia l'idea del "Les Paulverizer", una sua "invenzione" capace di moltiplicare il suono della chitarra (si trattava di registrazioni multi-traccia su dischi di acetato, come spiega CNet). Da lì passò anche alla televisione. I suoi generi erano il country, il pop e il jazz, ma molti lo considerano un grande del rock per i suoi contributi tecnici ed esecutivi all'evoluzione verso la chitarra "solid body". La EMI lo ricorda oggi con questo comunicato stampa.

EMI Music Remembers the Life and Legacy of Music Legend Les Paul

Guitarist and Inventor Les Paul Dies at Age 94

HOLLYWOOD, Calif., Aug. 13 -- EMI Music joins the rest of the world in mourning the legendary musician, inventor and innovator, Les Paul, who passed away this morning at the age of 94. Today, the flag atop the Capitol Records tower in Hollywood has been lowered to half-staff in remembrance of Paul, one of EMI Music's most legendary and innovative recording artists, who first signed with Capitol Records in 1948 and was instrumental in the development of both the Capitol label and Capitol Studios.
Born Lester William Polsfuss in Waukesha, Wisconsin on June 9, 1915, Les Paul was one of the foremost influences on 20th Century sound as one of America's most popular, influential, and accomplished electric guitarists, as well as an early innovator in the development of the solid body guitar. His groundbreaking design would become the template for Gibson's best-selling electric, the Les Paul model, introduced in 1952. Today, countless musical legends still consider Paul's iconic guitar unmatched in sound and prowess. Among Paul's most enduring contributions are those in the technological realm, including ingenious developments in multi-track recording, guitar effects, and the mechanics of sound in general.
Les Paul signed with Capitol Records in 1948. His Capitol recordings garnered him a string of hits, notably 1948's "Brazil," with its six multi-tracked guitar parts, "Vaya Con Dios," and 1951's million-sellers "Mockin' Bird Hill" and "How High the Moon."
1949 saw the birth of "The Les Paul Show" on radio, and by year's end Paul and his frequent musical collaborator, Mary Ford, had married. Between recordings and broadcasts, Paul found time to invent a synthesizer and an effects-generating machine he dubbed the "Les Paulverizer," a wacky contraption that is wittily depicted in Paul and Ford's classic CBS Radio-hosted banter as a beast-like appendage, heavily strapped to the back of its user. Since then, the technology of the "Les Paulverizer" has been put to use every day by producers and musicians from every genre, from classical to punk rock.
When Capitol Records' famous Vine Street building was being built in Hollywood, with its unique "stacked records" design, Paul joked that the idea of a round building was wholly impractical, because it lacked a corner in which to prop a broom. As the final touches were being put on Capitol's new studios, Paul visited and consulted on the design of the studios' now-legendary subterranean echo chambers.
Paul retreated from recording in the late 1970s, turning his focus to live performance, a weekly ritual he enjoyed at New York City's Iridium Jazz Club until his recent hospitalization. Over the years, other world-famous musicians often sat in for a song or two during Paul's two Monday night sets, including Paul McCartney, Tony Bennett and Keith Richards, and Paul also encouraged aspiring players who toted their guitars to his shows, selecting them from the audience to join him onstage for a song.
In 2005, celebrating his 90th birthday, Paul released Les Paul & Friends: American Made World Played with Capitol/EMI, featuring collaborations with a veritable who's who of the electric guitar, including dozens of illustrious fans like Keith Richards, Buddy Guy, Billy Gibbons, Jeff Beck, Eric Clapton, and Joe Perry. Les Paul won two Grammy Awards for tracks on the album, for Best Pop Instrumental Performance and Best Rock Instrumental Performance.
Les Paul and Mary Ford were inducted into the Grammy Hall of Fame in 1977, and Paul was honored with The Recording Academy's Trustees Award in 1983. In 2001, when he earned his fifth Grammy award for his technical achievements, Hillel Resner of Mix Online wrote, "If the music industry has a Ben Franklin, surely that man is Les Paul." In 1988, Paul was inducted into the Rock and Roll Hall of Fame. The Smithsonian Institution has honored Paul with the John Smithson Bicentennial Medal, and in 2008, the Rock and Roll Hall of Fame paid tribute to Paul with a week-long celebration of his life.
Les Paul is survived by his three sons Lester (Rus) G. Paul, Gene W. Paul and Robert (Bobby) R. Paul, his daughter Colleen Wess, son-in-law Gary Wess, long time friend Arlene Palmer, five grandchildren and five great grandchildren.
A private funeral service will be held in New York. A service in Waukesha, WI will be announced at a later date. Details will follow and will be announced for all services. Memorial tributes for the public will be announced at a future date.
The family asks that in lieu of flowers, donations be made to the Les Paul Foundation, 236 West 30th Street, 7th Floor, New York, New York 10001.