Se vi state preoccupando per il diradarsi dei post, non c'è niente di cui preoccuparsi. Sono riuscito ad andarmene in vacanza per un paio di settimane, scegliendo nuovamente l'ormai abituale meta di Favignana, nelle Egadi. Ho con me una di quelle chiavette USB per la connesione a Internet, ma sono molto deluso per la scarsa copertura del mio operatore Vodafone, riesco a collegarmi in rete solo con grande difficoltà.
In compenso la ricezione FM in modalità tropo ducting di difficoltà non ne ha. Sono qui da tre giorni e ho già avuto modo di osservare la varietà e variabilità delle condizioni. L'altro ieri Spagna, ieri Corsica, oggi Libia (nuova stazione, Ashababiya su 88.8 MHz) con alcune maltesi. Mi sembra di vedere il sorrisino di chi mi scrive per perorare la causa della radiofonia "convenzionale" minacciata dalla nuova radio via Internet: ecco l'umile FM capace di trasformare un piccolo ricevitore in un juke box di stazioni in cinque o sei lingue, oltretutto così divertenti da inseguire sulla spiaggia di Cala Rotonda. Fosse per il wireless, UMTS o quant'altro, non si sentirebbe niente. E in fin dei conti è proprio così, per quanto possa essere fascinosa - persino per uno come me - l'idea di un iPhone come terminale radiofonico universale, quando ci si scontra con difficoltà come quelle che sto sperimentando in questi giorni (io che dimentico troppo spesso di essere un "netizen" urbanizzatissimo che di digital divide parla per sentito dire), un medium come la radio dimostra tutta la sua insuperabile praticità.
Leggevo nella mail di questi giorni, faticosamente scaricata qui a Favignana, un comunicato del braccio infrastrutturale del colosso giapponese NEC, dove si osserva che entro il 2012 ci saranno (non ho capito se nella sola Europa) oltre cento milioni di abbonati alla larga banda mobile e che dagli smartphone entro quella data transiterà un terzo del traffico di Internet. In Brasile, avverte una società di ricerche specializzata, l'uso del telefonino come risorsa di accesso alla larga banda avrà in questi anni una crescita geometrica perché per molti rappresenta una alternativa praticamente obbligata. A quel punto, i problemi di scarsità di copertura radio (che ironia!) e le lacune a livello di "backhaul" cioè di capacità di connessione tra le celle radio e le dorsali si faranno sentire davvero ed è difficile prevedere come reagirà il pubblico pagante nelle aree geografiche meno privilegiate.
Nel frattempo, sulle spiagge di sassi e gli scogli delle Egadi mi godo le esoteriche (la faccia dei pochi bagnanti che mi guatano mentre maledico le stazioni che non si lasciano identificare sono impagabili) delizie della propagazione troposferica, con un apparecchio concettualmente vecchio di settant'anni - perfino l'RDS che mi serve per riconoscere molte non identificate ha un quarto di secolo - alimentato per intere giornate con quattro pilette, dando la caccia a segnali governati dai capricci delle condizioni meteo. Oggi ascoltavo una stazione delle isole Baleari che invitava gli ascoltatori a sintonizzarsi sull'FM e sullo stream Web per seguire le cronache sportive del Real Mallorca. Stream Web? Ma quando mai: piuttosto, non toglietemi il tropo.
[NdR, la parte in rosso è stata aggiunta ora le 12.50 di giovedì 30: il messaggio originale è stato troncato a causa della cattiva connessione con Blogger]
In compenso la ricezione FM in modalità tropo ducting di difficoltà non ne ha. Sono qui da tre giorni e ho già avuto modo di osservare la varietà e variabilità delle condizioni. L'altro ieri Spagna, ieri Corsica, oggi Libia (nuova stazione, Ashababiya su 88.8 MHz) con alcune maltesi. Mi sembra di vedere il sorrisino di chi mi scrive per perorare la causa della radiofonia "convenzionale" minacciata dalla nuova radio via Internet: ecco l'umile FM capace di trasformare un piccolo ricevitore in un juke box di stazioni in cinque o sei lingue, oltretutto così divertenti da inseguire sulla spiaggia di Cala Rotonda. Fosse per il wireless, UMTS o quant'altro, non si sentirebbe niente. E in fin dei conti è proprio così, per quanto possa essere fascinosa - persino per uno come me - l'idea di un iPhone come terminale radiofonico universale, quando ci si scontra con difficoltà come quelle che sto sperimentando in questi giorni (io che dimentico troppo spesso di essere un "netizen" urbanizzatissimo che di digital divide parla per sentito dire), un medium come la radio dimostra tutta la sua insuperabile praticità.
Leggevo nella mail di questi giorni, faticosamente scaricata qui a Favignana, un comunicato del braccio infrastrutturale del colosso giapponese NEC, dove si osserva che entro il 2012 ci saranno (non ho capito se nella sola Europa) oltre cento milioni di abbonati alla larga banda mobile e che dagli smartphone entro quella data transiterà un terzo del traffico di Internet. In Brasile, avverte una società di ricerche specializzata, l'uso del telefonino come risorsa di accesso alla larga banda avrà in questi anni una crescita geometrica perché per molti rappresenta una alternativa praticamente obbligata. A quel punto, i problemi di scarsità di copertura radio (che ironia!) e le lacune a livello di "backhaul" cioè di capacità di connessione tra le celle radio e le dorsali si faranno sentire davvero ed è difficile prevedere come reagirà il pubblico pagante nelle aree geografiche meno privilegiate.
Nel frattempo, sulle spiagge di sassi e gli scogli delle Egadi mi godo le esoteriche (la faccia dei pochi bagnanti che mi guatano mentre maledico le stazioni che non si lasciano identificare sono impagabili) delizie della propagazione troposferica, con un apparecchio concettualmente vecchio di settant'anni - perfino l'RDS che mi serve per riconoscere molte non identificate ha un quarto di secolo - alimentato per intere giornate con quattro pilette, dando la caccia a segnali governati dai capricci delle condizioni meteo. Oggi ascoltavo una stazione delle isole Baleari che invitava gli ascoltatori a sintonizzarsi sull'FM e sullo stream Web per seguire le cronache sportive del Real Mallorca. Stream Web? Ma quando mai: piuttosto, non toglietemi il tropo.
[NdR, la parte in rosso è stata aggiunta ora le 12.50 di giovedì 30: il messaggio originale è stato troncato a causa della cattiva connessione con Blogger]
4 commenti:
torniamo al tormentone del chipset da 2$ con pilette AA (o AAA)....
+troposcatter -umts !!!!
lasciamo l'iphone ai tecnofighetti del parco sempione !!!!!
Ma dai, credo che anche in "Tasmania" avresti avuto le stesse condizioni wireless (forse). La prossima volta vai in Costa Brava ;-)
grande uomo...sono rimasta senza conclusione... :-) serene vacanze a te e famiglia! una folle che naviga nel web!
Caro Andrea, un po' più attaccato allo stivale ma ugualmente in vacanza ci sto pure io :-) E anch'io con UMTS o EDGE o GPRS a seconda del luogo (ma perlomeno qui in paese le cose stanno abbastanza bene) e con operatori diversi dal tuo (TIM per il netbook Asus, Wind per il Treo 650 che non ho mollato neanche dopo l'arrivo del Nokia multimediale).
Se è difficile l'uso col GPRS lo è a volte anche in UMTS per via, credo, dell'intasamento delle connessioni specie di sera (mi ricorda un po' quando i primi tempi coi modem da 28,8, se il gestore aveva già tante connessioni non c'era verso...). E pure io mi ributto nell'analogico - e come ti scrissi via mail, lontano dai disturbi e dalle intermodulazioni FM locali, anche un ricevitore "scanner" a larga banda qual'è lo Yaesu VR-120, riesce a far sentire pure diversi broadcast in onde corte!
Uno dei temi che vedo ricorrenti - e a cui penso spesso pure io - è il soppesamento pregi-difetti tra analogico e digitale. Due cose aggiungo a quanto si dice già: una, il consumo delle batterie - lo scannerino le tiene per settimane, il Nokia manco una giornata - e ... non fidatevi mai del SEGNALE ORARIO emesso da radio che sentite via Internet! :-)
Ovviamente questo per via dei tempi di propagazione dello streaming, che si misurano in secondi o decine di secondi...
Per il resto, goditi sole e mare! E le aperture tropo che a me - da radioamatore sfaticato qual sono - fanno sentire odore di DX anche collegamenti con ripetitori FM in gamma 2 metri non proprio dietro l'angolo. Ognuno si diverte con quel che lo fa divertire! :-)
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