15 luglio 2009

La NASA scrive i protocolli di una Internet nello spazio

Sempre stimolanti gli argomenti trattati dalla trasmissione Future Tense, prodotta da American Public Media per Public Radio. Uno degli ultimi numeri della serie, trasmesso il 13 luglio e disponibile in podcast, parla del progetto della NASA e della University of Colorado Boulder per la realizzazione di una estensione spaziale di Internet, una rete IP via radio capace di connettere veicoli spaziali e sonde in un contesto "ad alta latenza", dove il trasporto dei dati da un punto all'altro può richiedere tempi molto lunghi (si pensi soltanto ai satelliti artificiali in silenzio a causa della schermatura di un pianeta o di un satellite naturale).
Quella che segue è la presentazione del progetto DTN (Delay/Disruption Tolerant Networking) sul sito dell'ateneo americano, in cui viene presentato il framework software di BioNet. Anche IRTF, la Internet Research Taskforce, ha un gruppo aperto dedicato allo sviluppo dei protocolli di comunicazione che verranno utilizzati da una Internet dove non è possibile assicurare in modo continuo la connettività "end to end". Dove in altre parole non si può sapere a priori se il destinatario di un pacchetto IP è connesso alla infrastruttura o temporaneamente indisponibile.

Delay/Disruption Tolerant Networking, DTN: The University of Colorado is working with NASA to build the Interplanetary Network (IPN) which extends the functionality of the terrestrial Internet into outer space. The advanced communications technology, termed Delay Tolerant Networking or DTN, will enable NASA and other space agencies to communicate with space-borne assets necessary to explore the Moon and Mars.
BioNet is a software framework that provides Plug-and-Play operation for hardware and software used in the computerized control of automated systems including those used in aerospace vehicles. BioNet’s unique advantage is that it enables all digital devices and networks “to talk to each other” enabling interoperability, reducing costs and eliminating vendor lock-in.

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