Radio Suisse Romande è scossa da un intricato scandalo di natura sessuale, penale e sindacale a causa di un ex dipendente dell'emittente pubblica elvetica che sostiene di essere stato licenziato per aver osato denunciare un suo collega per pedopornografia. Jorge Resende, immigrato portoghese, padre di tre figlie e informatico di RSR scopre sul computer di un altro dipendente la presenza di fotografie a suo parere inequivocabili. Secondo Resende si sarebbe trattato di immagini di bambine di 8-10 anni in situazioni molto esplicite. Questo succedeva nel 2005 e Resende decide subito di non tacere e di riferire il fatto alla direzione della radio. In seguito a una perizia di parte - Gerard Tschopp, il direttore di RSR, dichiara di aver consultato "tre esperti" (di che cosa, di grazia?) - il datore di lavoro di Jorge risponde che le fotografie in questione non sono pornografiche, assolve l'impiegato accusato e invita Resende a piantarla. Il povero Jorge racconta che a quel punto la sua vita lavorativa diventa un inferno di mobbing. Tutti lo sottopongono a vessazioni e scherni. Fino all'epilogo di quest'anno, quando Resende viene licenziato per violazione del segreto professionale e per grave compromissione della relazione di fiducia.
Jorge però non demorde e comincia a parlare con i giornali. Secondo Le Matin (ma anche il 4 e 10 marzo) il primo a rompere la cortina di silenzio è il quotidinao free 20 minutes, ma della questione comincia a occuparsi anche La Première, il primo programma della radio, che il 3 marzo mette in onda le interviste a Tschopp e all'avvocato difensore di Resende. Sul suo sito personale Resende denuncia questa trasmissione come "carnevalata". In questi giorni la polizia ha deciso di acquisire le immagini e ascoltare sia Resende sia l'impiegato che avrebbe nascosto le foto sul computer. Il distaccamento del sindacato dei giornalisti SSM presso la RSR ha preso le parti di Resende ribadendo che il licenziamento è ingiustificato e sottolineando che da anni il clima sindacale all'interno di RSR è caratterizzato da gravi mancanze conflitti.
Jorge però non demorde e comincia a parlare con i giornali. Secondo Le Matin (ma anche il 4 e 10 marzo) il primo a rompere la cortina di silenzio è il quotidinao free 20 minutes, ma della questione comincia a occuparsi anche La Première, il primo programma della radio, che il 3 marzo mette in onda le interviste a Tschopp e all'avvocato difensore di Resende. Sul suo sito personale Resende denuncia questa trasmissione come "carnevalata". In questi giorni la polizia ha deciso di acquisire le immagini e ascoltare sia Resende sia l'impiegato che avrebbe nascosto le foto sul computer. Il distaccamento del sindacato dei giornalisti SSM presso la RSR ha preso le parti di Resende ribadendo che il licenziamento è ingiustificato e sottolineando che da anni il clima sindacale all'interno di RSR è caratterizzato da gravi mancanze conflitti.
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