22 settembre 2012

Rai, semestre in rosso e morìa delle onde medie: ora tocca a Caltanissetta.

Non passano 48 ore dalla notizia dello spegnimento dell'impianto Radio RAI di Napoli-Marcianise, che il quotidiano La Sicilia annuncia, sull'edizione del 21 settembre, anche lo smantellamento dell'antenna di Caltanissetta, l'imponente traliccio di oltre 280 metri da cui venivano irradiati i programmi dell'onda lunga (spenti nel 2004). Da allora a Caltanissetta sono in funzione solo i 567 kHz dell'onda media, ma immagino che con la dismissione dell'impianto (che si trova su uno dei tre colli della città, all'indirizzo di via Antenna) anche questa frequenza cesserà di trasmettere, a meno che - ma l'ipotesi mi sembra poco verosimile - la struttura da abbattere sia quella della vecchia onda lunga e i 567 non proseguano in servizio su un'altra antenna.


Che dire? Forse sulla decisione pesa anche la collocazione dell'impianto nel pieno del circondario urbano e le solite considerazioni di inquinamento elettromagnetico. Ho discusso sulla questione onde medie con gli amici della RAI in occasione del Prix Italia e da quanto mi sembra di capire il piano di graduale dismissione proseguirà, fino a lasciare in attività in Italia una quindicina di antenne in onde medie (in alcuni casi si tratta di strutture piuttosto nuove). Difficile dire se a quel punto il percorso di allontanamento dall'infrastruttura in onda media si arresterà, ma ho idea che quella sarà solo una tappa intermedia. Per quanto possiamo essere convinti che le onde medie della RAI possano ancora svolgere una funzione utile e malgrado l'indubbia presenza di uno zoccolo duro di ascoltatori fissi e mobili, sono troppi i fattori di obsolescenza di una tecnologia sempre più "vecchia" (almeno nella sua concezione di antenna molto potente e bacino di ascolto molto esteso, soprattutto di notte). Poi c'è il non trascurabile aspetto della situazione economica dell'azienda pubblica e dell'Italia in generale. Proprio mentre ero a Torino i dipendenti della RAI ricevevano con la mail una copia della relazione semestrale chiusa al 30 giugno (la trovate qui grazie a Prima Comunicazione). I risultati, anche a fronte dell'impegno per gli Europei di calcio (oltre 100 milioni di spesa), sono pessimi. Il risultato operativo netto vede una perdita di 129 milioni, la posizione finanziaria netta è negativa per 168 milioni. Malgrado una crescita delle entrate da canoni e una riduzione dei costi esterni, il crollo della pubblicità (meno 14%) e le altre spese, sportive o meno, hanno determinato un forte peggioramento rispetto al primo semestre 2011. C'è da scommettere che sull'offerta RAI si concentreranno in questi mesi le attenzioni dei "revisori della spesa". La radiofonia, intesa come programmi e infrastruttura, farà per forza la fine del vaso di coccio. Cominciamo a dire arrivederci alle ambizioni del DAB (un argomento sconosciuto ai più e privo di ogni peso elettorale) e prepariamoci ad assistere a nuovi, spiacevoli tagli.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come orgoglioso Siciliano emigrato,ed ascoltatore radio, mi sento una fitta al cuore... "Caltanissetta 1" per me era un vero conforto,una compagnia, soprattutto nelle ore serali era come se , almeno mentalmente, mi ritrovassi un pò a casa. Sono.. anzi ormai devo dire ero... un accanito ascoltatore dei 567 Khz... sono stati spenti pure questi nel corso di questo mese di settembre 2012.
E' un pezzo della mia vita che si spegne.
Antonino

Franco Martelli ha detto...

E' triste vedere che pezzi della storia radiofonica itaiana vengono smantellati così, senza avvertire il pbblico (che pure paga il canone) e senza un'apparente logica (perchè Caltanissetta sì e Perugia no? -tanto per fare un esempio).

La rete AM Rai è vittima dell'incuria...la stessa incuria che fa sì che numerosi impianti AM rimangano accesi di notte nche quando dovrbbero essere spenti (controllato stanotte... ce ne sono almeno 4/5 in questa situazione).

Ed aggiungiamoci anche che l'impegno di Rai Way negli ultimi anni si è rivolto al DTT...la radio è stata dimenticata..

Per quanto mi riguarda, sarebbe più dignitoso spengerla del tutto la rete AM Rai piuttosto che assistere a questo stillicidio....

Franco (30/9/2012)