11 settembre 2012

La radio della setta. L'epopea delle onde corte nella storia trasmettitore spento da 15 anni.

Mi sono sentito con Andrea Borgnino per mettermi d'accordo sul Prix Italia di Torino e dal dialogo scaturisce anche una di quelle storie tipiche di un mondo oggi in evidente declino ma ancora denso di episodi e personaggi che solo le grandi epopee possono vantare. Per più di mezzo secolo le trasmissioni sulle onde corte hanno occupato uno spazio molto importante della storia recente, a partire dalla propaganda che ha condizionato gli anni precedenti alla Seconda Guerra e fino al crollo del muro di Berlino, quando il concetto di "audience internazionale" ha cominciato a migrare definitivamente verso i mezzi di comunicazione considerati più propriamente "di massa". La storia che abbiamo ripercorso con Andrea è questa.
Nel 1998 quando la Svizzera decide, prima tra i grandi broadcaster, di chiudere l'impianto di Schwarzenburg


i trasmettitori Brown Boveri da 250 kW vengono smantellati. Quattro o cinque anni prima due dei trasmettitori della Radio Svizzera Internazionali erano finiti in Corea del Nord (!), ma uno di quelli decommissionati nel '98 finirà invece un paio di anni dopo negli Stati Uniti, nelle mani di una setta religiosa molto controversa, le Assemblee di Yahwè, un gruppo cristiano convinto della stretta continuità tra Antico e Nuovo testamento e per questo convinto che Dio dev'essere chiamato Yahwè e Gesù, Yehoshua. Il culto è stato fondato da Jacob O. Meyer negli anni 60 e si è sviluppato, a Bethel, in Pennsylvania, soprattutto intorno alle trasmissioni in onde corte prima con il programma Sacred Name Broadcaster poi con un proprio impianto in onde corte, WMLK, a partire dagli anni 80. (Mayer è mancato nell'aprile del 2010).
Oggi il segnale distorto di WMLK non lo si sente più. Da più di dieci anni la stazione sta cercando di mettere in funzione il trasmettitore rilevato dagli svizzeri, finora senza successo. Andandosi a leggere la cronaca raccontata dall'ingegnere della stazione, Gary McAvin (altro nome controverso, non ultimo per varie accuse di abusi), si scopre però che la setta ha acquistato il suo apparato in Italia, dove i pezzi del trasmettitori erano stati stoccati in previsione di una messa in funzione proprio sul nostro territorio. Ma chi all'inizio del nuovo millennio poteva pensare di attivare una stazione a onde corte da 250 kW proprio in Italia?
Sulle prime io e Andrea non ricordavamo nulla. L'imbeccata è arrivata da Roberto Scaglione, altro enciclopedico cronista della radiofonia nazionale e internazionale, che ci ha richiamato alla mente il progetto di un'altra organizzazione religiosa, Adventist World Radio, che ancora oggi trasmette in lingua italiana, ogni domenica, il programma informativo di Scaglione e che fino al 2002 aveva nei dintorni di Forlì, una piccola stazione che operava sui 41 metri con una bellissima antenna log periodica (attualmente in vendita). AWR l'organizzazione religiosa della "Chiesa avventista dei santi del settimo giorno" fu il primo acquirente di uno dei trasmettitori di Schwarzenburg dopo la dismissione voluta dal governo confederale. L'apparecchiatura doveva servire per realizzare in Italia, ad Argenta nel ferrarese, il nuovo polo trasmissivio europeo di Adventis World Radio, che era presente soprattutto in Asia Pacifico. Il sito era stato identificato e i contatti con le autorità erano stati avviati. Ma per diverse ragioni alla fine non se ne fece nulla e il trasmettitore di Argenta (descritto in questa vecchia pagina del sito di AWR) non venne mai attivato. Forse i dubbi degli abitanti di Argenta in relazione a un apparato che avrebbe generato un sacco di elettrosmog e i grossi problemi e i costi dell'alimentazione elettrica influirono sul naufragio del progetto. O molto più semplicemente la Chiesa Avventista aveva capito che già allora era molto più pratico affittare uno spaio on air su trasmettitori a onde corte gestiti da altri.
Tutta l'elettronica venne così impacchettata a spedita in Pennsylvania, dove ancora attende di tornare in vita per diffondere il messaggio, inquietante ma salvifico della setta del reverendo Meyer. La triste metafora di un mondo che ormai non possiamo più salvare se attraverso il ricordo. Per meglio corroborarlo nella non facile materia della lunga storia della tecnologia delle onde corte, c'è l'imprescindibile guida di Ludo Maes sugli "SW countries", un catalogo ragionato degli impianti trasmissivi che sono o sono stati in funzione nel mondo. Il sito compagno, Transmitters.be, contiene tutti i dettagli dei trasmettitori a onde corte e dei loro produttori.

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