Archiviato il ciclo solare numero 23, siamo ormai entrati ufficialmente nel numero 24, ma il sole è ben lontano dall'essere pirotecnico. Anzi, i modelli che cercano di prevedere l'andamento del ciclo producono risultati rivisti costantemente al ribasso. All'inizio di gennaio il Marshall Space Flight Center della NASA ha pubblicato le ultime stime e se i fatti le confermeranno ci troviamo indiscutibilmente in un "minimo di Maunder", una condizione solare caratterizzata da un numero di macchie estremamente basso. Secondo la NASA il picco del ciclo 24 si raggiungerà nel giugno del 2013 e avrà un numero massimo "normalizzato" di sole 59 macchie, contro al valore superiore a 110 calcolato per il massimo del ciclo 23.
Ho trovato a questo proposito un commento sul blog americano di geopolitica Fabius Maximus, in cui queste stime vengono prese in esame alla luce dei potenziali effetti di raffreddamento del clima e di conseguente impatto sui prezzi agricoli:
Summary: Yesterday we asked if food prices will continue to rise, destabilizing the third world? Today we ask the same question, with the Sun as the suspect. This takes us to the frontier of science, beyond the cartoon certainties fed to us by the news media. This is un-news, hidden from the public as these uncertainties challenge the story of human-emitted CO2 as the driver of Earth’s climate. If the sun continues to slow, and if that cools our world, then the resulting cool phase will send food prices on a one-way trip to the moon, which will rock the world. But despite the confident assertions on many sceptic website, this remains just speculation. One of the many shockwaves (low probability, high inpact) scenarios for which we should prepare — but not panic.
Naturalmente la questione della correlazione tra ciclo solare e clima è lungi dall'essere risolta, ma gli scienziati ne discutono da tempo (il post di Fabius Maximus è ricco di riferimenti ad articoli, alcuni dei quali da me già citati in passato). Qui su RP interessano soprattutto le correlazioni, decisamente più strette, ampiamente dimostrate, ma mai del tutto spiegate e forse inspiegabili, tra attività solare, attività geomagnetica e propagazione dei segnali radio. Ma tutto quello che riguarda lo "space weather" esercita un enorme fascino.
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